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Pochi giorni fa l’Italia degli eSports ha assistito all’accordo tra l’AS Roma e l’organizzazione Mkers, finalizzato a mettere in campo un inedito “team giallorosso” di videogiochi competitivi. L’accordo si è realizzato anche – e forse soprattutto – grazie all’intervento di due grandi giocatori della Roma: l’ex colonna della società capitolina nonché della nazionale italiana, Daniele De Rossi, e Alessandro Florenzi, attualmente in prestito al Paris Saint Germain.

Ma questo non il primo caso in cui grandi professionisti del pallone scelgono di investire nel mondo degli eSports. Il più eclatante è quello di David Beckham, stella del Manchester Utd e della nazionale inglese tra gli anni ’90 e i primi anni Duemila, che ha investito la propria immagine e visibilità nei Guild Esports, diventando co-proprietario della società. Risultato? Un profitto già garantito di 19,78 milioni di dollari in 5 anni per lo Spice Boy.

E ancora, Sergio Aguero che ha creato il proprio team, i KRÜ Esports. O l’apparizione di Paul Pogba nel ruolo di testimonial di Call of Duty, con la sensazione che anche il campionissimo francese sia sul punto di investire negli eSports. Un passo già compiuto dal portierone belga del Real Madrid, Thibaut Courtois.

In sostanza, ai professionisti del calcio interessano i videogiochi competitivi. Non c’è però solo il modello di chi vuole investire in un’organizzazione esportiva o crearne una nuova, ma anche quello di chi crede nel settore dei servizi per questo settore.

E’ questo il caso di due grandi campioni del passato recente, Christian Vieri e Bernardo Corradi, che hanno deciso di costituire un Edutainment Hub, ovvero una società di servizi che mira a promuovere l’aspetto educativo, soprattutto tra i giovani, attraverso il sano intrattenimento. Il nome stesso della società, PLB, è infatti l’acronimo di power, leadership e balance che racchiude la filosofia imprenditoriale. Nel caso degli eSports, questa si traduce in un progetto che vuole accompagnare i giovani appassionati di videogame verso una carriera professionale grazie a contenuti educativi e di intrattenimento.

E proprio su questo binario i due ex- azzurri sono riusciti a coinvolgere ManpowerGroup, azienda “global” del lavoro interinale. Il risultato di questa partnership è l’applicazione del Gaming skills translator, ovvero del sistema utilizzato da Manpower per la valutazione delle abilità individuali e la loro giusta valorizzazione in ambito professionale, al mondo dei gamer.

Il senso dell’operazione è stato chiaramente espresso da Riccardo Barberis, amministratore delegato di ManpowerGroup Italia: “Con questo progetto vogliamo valorizzare le competenze degli appassionati di videogiochi, fornendo loro suggerimenti utili a svilupparle ulteriormente per poterle utilizzare anche in ambito professionale. Il futuro del recruiting si gioca anche sulle transferable skills, competenze che possono essere trasferite da un ambito ad un altro e che possono fare la differenza nel mondo del lavoro. La partnership con Plb ci consente di contare sulla massima competenza ed esperienza nel mondo del digital gaming. È un progetto unico e innovativo che promuove anche lo sviluppo professionale di giovani talenti insieme a Christian Vieri e Bernardo Corradi, nostri Talent Ambassadors. L’obiettivo è infine anche quello di aiutare le aziende a comprendere quanto sia importante valutare anche le soft skills con modalità meno convenzionali e la possibilità di tradurle in competenze spendibili in azienda”.

Oltre ad essere Ambassador di questo progetto, “Bobo” Vieri e Bernardo Corradi (e quindi PLB) avranno un compito formativo molto importante. Saranno impegnati a trasferire la loro esperienza professionale nello sport ai giovani esporters, affinché questi abbiano la giusta forma mentis per avvicinarsi ad un mondo del lavoro sempre più competitivo, sempre più esigente. Il tutto, però, divertendosi.

“PLB darà a tutti gli appassionati di videogiochi un luogo di incontro nuovo dove cercare consigli di esperti, programmi di allenamento e strumenti per migliorare il proprio livello. Vogliamo raccontare ai ragazzi che per trasformare la passione in qualcosa di più serio, serve metodo, impegno, serietà e cura dei dettagli come è stato per noi con il calcio. Plb permetterà a tutti di giocare non per noi ma con noi! Ci divertiremo…”, ha dichiarato Christian Vieri.

Gli ha fatto eco il commento di Bernardo Corradi: “Da padre mi sono reso conto come i videogiochi siano una componente sempre più presente nella vita dei ragazzi e uno strumento di socialità importante. Con Plb vogliamo permettere ai ragazzi più talentuosi di emergere grazie al lavoro e l’impegno costante, ma in modo più allargato a tutti i videogiocatori di migliorarsi giorno dopo giorno. Plb sarà accessibile a tutti, ragazzi, ragazze, giovanissimi e non, perché tutti possono migliorarsi e non importa il punto di partenza ma la voglia di crescere e divertirsi”.

Tra i vari strumenti a disposizione di PLB, ci sono i social sui quali sono già pronte alcune iniziative che coniugano divertimento e costruzione del futuro. In particolare, Christian Vieri ha recentemente presentato la versione Twitch della BoboTv, che diventerà una sorta di “oratorio digitale” dove i giovanissimi potranno trovare il “campo di allenamento” per poter crescere come e-atleti, streamer e caster e dove gli appassionati potranno confrontarsi. La Varsity di PLB darà la possibilità a tutti, a qualunque livello, di interagire con i professionisti del settore, mentre lo Youth Team U18 racconterà la storia di cinque player, selezionati tra i ragazzi e le ragazze che verranno scelti nelle prossime settimane, ed il loro percorso di crescita all’interno del mondo esports, senza le pressioni dei risultati competitivi, ma con il supporto di tanti professionisti e di programmi dedicati.

Insomma, il mondo del lavoro e quello della passione videoludica non sono mai stati così vicini, come nel binomio PLB-Manpower.

 

Fonte e foto di testa: www.esportsmag.it

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