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Il settore dei videogame è in preda alla nostalgia. Qualche giorno fa Bandai Namco ha annunciato la versione battle-royale (e quindi competitiva) per lo storico titolo Pac-Man, ribattezzata per l’occasione e per il numero massimo di partecipanti Pac-Man 99.

Adesso è Atari che propone un'”operazione revival” con la vendita di oggetti virtuali legati a due videogame altrettanto iconici e datati: Centipede e Pong. In realtà, più che di momento nostalgico si tratta di una furba operazione di mercato. Sì perché, in questo momento, gli NFT (Non Fungible Tokens) vanno alla grande. Di cosa stiamo parlando?

Di oggetti virtuali, come appunto elementi grafici di un videogame, meme, ma anche creazioni artistiche virtuali (opere digitali) e non “sostituibili”, ovvero che possono essere considerati rari se non addirittura unici. Il sistema che garantisce tale scarsità/unicità è la tecnologia blockchain, la stessa sulla quale sono fondate la criptovalute.

In questo modo, tutti gli appassionati di videogame arcade – i veri nostalgici della situazione – possono assicurarsi attraverso aste pubbliche un certa immagine di Donkey Kong, di Mario Bros e via dicendo.

Con un’asta iniziata il 30 marzo e conclusa il 2 aprile scorso, Atari ha dato il via alla Capsule Collection, costituita da una serie di “memento” per commemorare Dona Bailey e Al Alcorn, ingegneri di Atari che sono stati fortemente coinvolti nello sviluppo rispettivamente di Centipede e Pong. Nel caso di questa collezione, le blockchain di Ethereum e Harmony comunicheranno in modo incrociato per garantire l’originalità degli NFT.

I primi oggetti messi in vendita sono stati il Centipede Flagship (serie limitata di uno), un cabinet fisico Centipede Coin-Op originale restaurato e funzionante accompagnato da un cabinet NFT Centipede Coin-Op completamente interattivo con l’autografo digitale di Dona Bailey. Un pezzo speciale, quindi, in quanto composto anche da un elemento fisico, e per questo messo all’asta con un prezzo di partenza piuttosto alto. Il pezzo più raro della collezione Pong è stato invece un NFT 3D del mobile Pong originale con un autografo digitale di Al Alcorn. Altri articoli digitali erano rappresentati da serie limitate di 20 pezzi ciascuna. (fonte esportsmag.it)

Insomma, la voglia per gli NFT impazza ma rimane il dubbio se si tratti di qualcosa di “solido” o di una bolla in rapida crescita ma con la possibilità di un altrettanto rapido scoppio. E questo, forse, vale anche per le criptovalute. Una materia complessa che lasciamo volentieri agli esperti.

Il nostro consiglio è solo uno: se non è la nostalgia a muovere i vostri acquisti ma la voglia di business, comprate oggi e rivendete domani!

 

Foto di testa: lo storico Centipede di Atari (credits giochi123.net)

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