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L’Università di Bologna lancia il Cusb Esports Tournament, il primo evento di videogiochi competitivi interamente gestito da un ateneo italiano.

Due i titoli sui quali gli iscritti al Cusb (Centro Universitario Sportivo Bologna) e con almeno 18 anni d’età potranno misurarsi dal 13 al 26 luglio: FIFA20 e Assetto Corsa. Ovvero calcio e motori, due grandi passioni italiane, alle quali la più antica università del Belpaese ha detto “presente” insieme a due partner d’eccezione: il Bologna Football Club 1909 (la squadra di Serie A) e la Ferrari.

Entrambi metteranno a disposizione del Cusb Esports Tournament visibilità, prestigio e qualche incentivo in più per partecipare: la società di calcio bolognese offrirà ai vincitori la possibilità di passare una giornata a Casteldebole, e di partecipare a una sessione di coaching; Ferrari mette a disposizione l’uso della vettura virtuale 488 GT3 su Assetto Corsa.

A conferma della bontà del lavoro svolto dall’università di Bologna, alla realizzazione dell’evento partecipano anche AK Informatica, azienda leader nel settore informatico e tecnologico, Macron, produttore di punta di abbigliamento sportivo e Technogym, azienda italiana con sede a Cesena che distribuisce in tutto il mondo attrezzature per lo sport e il tempo libero.

Le iscrizioni sono già iniziate il 26 giugno (per registrarsi basta andare sul sito del Cusb dedicato alla manifestazione) e proseguono fino all’inizio delle competizioni, definite secondo questo calendario:

  • Dal 13/7 al 23/7 qualificazioni – FIFA 20
  • Dal 13/7 al 19/7 qualificazioni hotlap – Assetto Corsa
  • Dal 20/7 al 23/7 free practice per i finalisti – Assetto Corsa
  • Il 25/7 semifinali e finali con live broadcast – FIFA 20
  • Il 26/7 grand finale in live streaming – Assetto Corsa

Con questa operazione la storica Università di Bologna apre al futuro, sempre più rappresentato per il pubblico giovanile dagli eSports. Su questo punto è stato molto chiaro il Presidente del Cusb, Piero Pagni: “L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha imposto, dopo il lungo periodo di sospensione, una trasformazione profonda del mondo dello sport. Gli spalti degli stadi vuoti di tifosi alla ripartenza della Serie A di calcio sono forse l’immagine più simbolica del nuovo corso: gli esports diventano così una delle possibili evoluzioni, in grado di attirare un interesse sempre crescente e pure di generare nuove modalità e discipline competitive“.

Ma le intenzioni dell’Ateneo vanno oltre la conclusione del Cusb Esports Tournament: l’idea è quella di formare una selezione bolognese di esporters universitari e di creare un centro di allenamento/intrattenimento aperto a tutti gli iscritti al Cusb. Senza dimenticare l’aspetto accademico, con lezioni e dibattiti dedicati a questo fenomeno emergente. In questo senso il prof. Maurizio Marano, delegato alle attività sportive di Ateneo, ha già costituito un gruppo di studio sugli esports che in questo periodo sta realizzando un ricerca sul tema “Relazioni tra sport ed Esports e l’influenza della quarantena nel periodo Covid-19”.

Secondo Riccardo Gulli, delegato del Rettore per edilizia e sostenibilità, tutto questo impegno nel settore esportivo “nasce come espressione di un più ampio progetto promosso dall’Ateneo nel diffondere una rinnovata attenzione per le pratiche sportive all’interno della comunità studentesca ed inteso ad alimentare un processo formativo incentrato sul miglioramento degli stili di vita e sulla tutela della salute“.

Ultime precisazione: tutti i tornei si giocheranno rigorosamente da casa ma saranno trasmessi dall’inizio (qualificazioni comprese) alle fine in streaming sui canali social del Cusb.

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