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Nell’aprile scorso, in pieno lockdown, è nato OIES, l’Osservatorio Italiano Esports. Con un’intuizione precisa e uno sguardo attento alla crescita degli eSport nel nostro Paese, incentivata anche dallo stop imposto alle attività live dalla pandemia, Enrico Gelfi e Luigi Caputo hanno creato un “aggregatore” per i soggetti che già operano nel mondo dei videogiochi competitivi e per quelli che invece vogliono entrarvi.

In sostanza, l’OIES è una piattaforma B2B per aziende, agenzie e squadre, un punto d’incontro per soggetti diversi uniti però dalla consapevolezza che quello degli eSport è ormai un business maturo anche in Italia.

Questa in sintesi la finalità dell’Osservatorio, nelle parole di Luigi Caputo, giornalista e co-founder della web agency Sport Digital House insieme a Enrico Gelfi: “l’Osservatorio Italiano Esports… si pone come aggregatore di tutti gli stakeholder che attraverso questo strumento possono conoscersi ed entrare in contatto più velocemente, consentendo l’evoluzione della community italiana. Insomma, ognuno procede in modo autonomo, con piccoli progetti, ma noi vogliamo dimostrare che se tutti potessero dialogare attraverso un’unica piattaforma si realizzerebbe il vero salto di qualità”. (fonte esportsmag.it)

Com’è comprensibile che sia, i servizi dell’OIES non sono gratuiti. Ci sono quote diverse d’iscrizione a seconda che il soggetto sia un professionista piuttosto che un’azienda, così come esistono pacchetti per servizi con costi diversi a seconda che si tratti di consulenza legale, networking o ricerche di mercato, solo per fare qualche esempio.

Ma questo non ha certo spaventato gli interessati che, nell’arco di pochi mesi, sono entrati nell’OIES. Tanti e di primo piano. Tra le aziende ci sono infatti TIM, Panasonic, Arena, UBI Banca, Unibet e altre. Tanti i centri media, le agenzie (Infront, giusto per fare un nome) e gli studi legali.

Lo sport è rappresentato dalla Lega Calcio e dalla Lega Pro, da quella del Basket, del Football Americano e dal CSI (Centro Sportivo Italiano), mentre le società sportive che già hanno aderito all’Osservatorio ci sono Inter, Udinese, Sampdoria e la Pallacanestro Varese. C’è poi il team esportivo del Monza Calcio che si affianca ad altre squadre italiane di videogame competitivi: Exeed, Mces, Notorius Legion e Outplayed.

A quest’ultimo elenco si è aggiunto nei giorni scorsi uno dei team esportivi più prestigiosi del Belpaese. Parliamo di QLASH, la società creata dai due ex professionisti di poker (e team PokerStars) Luca Pagano e Eugene Katchalov. Fondata nel 2016, QLASH vanta una bacheca ricca di titoli, una delle migliori Gaming House al mondo – comprensiva di alloggi, palestra e aree gaming – ed un portfolio di partner che la collocano tra i team di eSport più interessanti del panorama europeo.

Così Luca Pagano, CEO di QLASH, ha commentato l’ingresso della società esportiva nell’OIES: “Gli Esports non sono un fenomeno passeggero o una moda, sono invece il prodotto della rivoluzione culturale delle nuove generazioni. In una fase di fortissimo sviluppo come quella che sta interessando gli Esports in Italia, è fondamentale fare network, evangelizzare le sue specifiche caratteristiche e le relative opportunità. Sono convinto che la piattaforma OIES sarà strumentale per il consolidamento di tutta l’industria Esports italiana”.

Altrettanta soddisfazione è emersa dalle parole di Luigi Caputo ed Enrico Gelfi: “L’ingresso di Qlash ci rende orgogliosi perché innalza significativamente la quota e il prestigio dei rappresentanti degli esports maker associati alla nostra piattaforma. Ma non ci fermiamo qui! Stiamo lavorando per accogliere altri team di rilievo del panorama italiano, con l’obiettivo di aggregare la maggior parte dei player di questo settore”.

 

Foto di testa: Enrico Gelfi (sinistra) e Luigi Caputo (destra) (credits esportsmag.it)

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