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Quando parliamo di Hearthstone, parliamo di un eSport particolare. La ragione è che il gioco prodotto da Blizzard non è uno sparatutto, non è un MOBA, non è uno sportivo. E’ un gioco di carte collezionabili, al pari di Magic: The Gathering Arena e Legends of Runeterra, giusto per citare due titoli famosi, e quindi in grado di attirare un pubblico di appassionati leggermente diverso.

Ma ciò non significa che il field di Hearthstone sia meno importante. Al contrario. Nonostante una flessione registrata negli ultimi due anni, il videogioco sviluppato da Blizzard rimane uno degli eSports più praticati e, a conferma di questo, c’è un titolo di campione del mondo che mette in palio premi con tanti zeri. Il primo vale addirittura 200mila dollari!

E’ questa infatti la cifra, ricavata dal prizepool di 500.000 dollari messo in palio dal publisher, che si è portato a casa Kenta “glory” Sato il 13 dicembre scorso. Il giovane esporter giapponese si è laureato Campione del Mondo 2020 di Hearthstone aggiudicandosi la fase finale del torneo, alla quale hanno preso parte gli ultimi 8 giocatori rimasti in lizza dopo la lunga fase di eliminatorie internazionali. Oltre ai soldi e al titolo di World Champion, Sato è stato inserito nella nella Hall of Champions.

“L’unica parola che mi passava per la testa era ‘felice’. Sono così felice. Quella era l’unica cosa a cui riuscivo a pensare. Era l’unica cosa che potevo dire”, ha dichiarato alla stampa un emozionato Kenta Sato, nell’immediato post-vittoria. E ha poi proseguito ringraziando “… per tutto il supporto che mi è stato dato, non solo in Giappone. C’erano persone anche all’estero che mi sostenevano nei miei allenamenti e nel mio lavoro e questo mi ha reso davvero felice. Voglio solo dire grazie”. (fonte esportsmag.it)

Sia gli allenamenti che la competizione per quest’anno si sono svolti a distanza, a causa della pandemia. La fase finale del torneo, infatti, non si è disputata alla BlizzCon con un pubblico dal vivo come nelle precedenti edizioni, ma “glory” e gli altri finalisti hanno dovuto competere da casa. Un modo diverso, forse meno emozionante, ma per il quale è stato comunque necessario prepararsi al meglio: il giovane campione ha infatti dichiarato di aver trascorso quasi 10 ore al giorno nella fase di preparazione per la volata conclusiva. “Per quanto riguarda gli allenamenti è stato molto più semplice giocare da casa. Non c’era jet lag e il cibo era quello di sempre ma mi è dispiaciuto non poter competere davanti al pubblico della Blizzcon. Da un lato sono triste ma sono sicuro che sarei stato nervoso da morire se si fosse giocato dal vivo”.

I final 8 sono stati divisi in due raggruppamenti da 4. Sato ha chiuso il Gruppo A al secondo posto, lasciandosi alle spalle il cinese “XiaoT” e lo statunitense “bloodyface”, ma dietro al ceco “Jarla”. Dal Gruppo B sono invece avanzati il canadese “Monsanto” (1°) e il russo “Silvername” (2°).

Nella semifinali incrociate, il giocatore nipponico ha spazzato via Jerome “Monsanto” Faucher con un perentorio 3-0. Dall’altra semifinale è emerso Jaromír “Jarla” Vyskočil, alla fine di un teso 3-1 contro Vladislav “SilverName” Sinoto.

Nella finalissima Kenta “glory” Sato si è rifatto nei confronti del forte giocatore europeo nonostante una sfida molto tirata e persino un mirror match (cioè una partita in cui i due giocatori hanno usato lo stesso mazzo per sfidarsi). Il punteggio finale è stato di 3 a 1 per il giapponese che si è così laureato campione del mondo di Heartstone per il 2020.

 

Immagine di testa courtesy of esportsmag.it

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