eSports uniti nella protesta per l’uccisione di George Floyd

Il caso che insieme alla pandemia sta sconvolgendo gli Stati Uniti ha fatto scendere in campo anche gli eSports.

Il riferimento, ovviamente, è all’uccisione di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis (Minnesota), avvenuta pochi giorni fa. L’afroamericano, dopo essere stato immobilizzato in seguito ad arresto, è stato trattenuto a terra in maniera tale da causarne il soffocamento. Le immagini catturate dal cellulare di un coraggioso passante hanno fatto il giro del mondo, con Floyd che cerca in tutti i modi di gridare “sto soffocando!” al poliziotto che preme il ginocchio sul suo collo.

Ne è seguita un’ondata di proteste, e purtroppo anche di violenze, che ha investito diverse città degli States e coinvolto tutti i settori della società. Tra questi, come anticipato, anche il mondo degli eSports che si è unito alla protesta.

Tantissimi sono i casi di aziende del settore dei videogiochi, di team, di influencer e di giocatori che hanno espresso sdegno per l’accaduto e solidarietà ai parenti di Floyd e alla comunità afroamericana. Alcuni publisher hanno deciso di sospendere eventi programmanti da tempo, come nel caso di EA Sports che ha rimandato a data da destinarsi la presentazione di Madden NFL 21 con questo comunicato ufficiale: “Supportiamo la comunità afroamericana/nera di cui fanno parte amici, giocatori, colleghi e soci. La nostra attenzione si volge ora verso le azioni che possiamo intraprendere per cambiare il pregiudizio che affligge la nostra nazione e il nostro mondo“.

Analoga la posizione di Riot Games che ha postato su Tweeter il proprio pensiero: “Al pari dell’intera nazione, i nostri cuori sono pesanti dal momento che la speranza sembra persa e la fiducia spezzata. Riot Games è solidale con la comunità Nera contro qualunque atto di ingiustizia, razzismo, pregiudizio e odio. Il silenzio non è un’opzione. Facciamo in modo che le nostre voci si alzino e che le nostre azioni rendano concreta la parola ‘progresso’. E’ questo il momento per essere uniti attraverso le nostre capacità, talento e impegno nel modo più efficace possibile. La comunità di colore merita di più. Le vite degli afroamericani contano”.

Non è mancato anche un comunicato da parte di Twitch, la piattaforma di streaming numero uno per il gioco: “Le persone di colore hanno sofferto sotto il peso oppressivo del razzismo in America, non possiamo rimanere in silenzio ignorando il loro dolore. Vi chiediamo di unirvi e di supportare la causa in ogni modo, che si tratti del vostro tempo, talento o denaro. Non permettiamo che l’ingiustizia ci impedisca di creare una comunità migliore per il futuro”.

Molte squadre esportive hanno fatto sentire il loro appoggio, a cominciare da 100Thieves, Cloud9, Dignitas, Evil Geniuses, FlyQuest, Golden Guardians, Immortals, Team SoloMid, Team Liquid, eUnited, Rogue, Faze Clan. Tra i giocatori/influencer più famosi spicca il tweet di  Tyler “Ninja” Blevins che ha deciso di sospendere le attività di streamer:

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Insomma, gli operatori del mondo virtuale dimostrano grande attenzione alle ingiustizie di quello reale, nessuno escluso.

 

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