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A 123 anni di distanza, la storia del calcio si ripete. Nel 1898 il Genoa Cricket and Football Club fu la prima società calcistica a fregiarsi del titolo di campione d’Italia. Ieri il Genoa Esports si è “cucito sulla maglia” il primo scudetto di calcio virtuale, quello della eSerie A TIM in formato Pro Evolution Soccer.

Dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa della pandemia (il programma prevede infatti una fase dal vivo), ieri negli studi televisivi di Infront a Milano è andata in scena la Final Eight del torneo. Un’attesa durata più di sei mesi, iniziata nell’inverno scorso con la fase di qualifica dei giocatori e culminata nella sfida tra le ultime 8 squadre sopravvissute a gironi e eliminatorie. Un’attesa compensata da un grande spettacolo il cui merito va a tutte le squadre che hanno messo in mostra un livello davvero alto di gioco.

Il  risultato del Genoa è il frutto della collaborazione con Pro2Be Esports, società specializzata nella gestione di e-giocatori che ha messo a disposizione della società i  due fratelli Accurso: Rosario, nel ruolo di giocatore, e Emanuele, il coach. E domani la società rossoblu ha la possibilità di realizzare un clamoroso bis nella Final Eight di FIFA21, dove a rappresentare il Grifone ci sarà Gabriel “Gabry” Llaho, uno dei migliori player in circolazione per il titolo targato EA Sports.

Ma per ora i festeggiamenti riguardano il team di PES e in particolare “NPK_02” – questo il nick di Rosario Accurso – che ieri si è dimostrato “inamovibile” anche per  Nicola “Nicaldan” Lillo, giocatore, coach e icona della e-nazionale italiana di PES. Ed è proprio questa la sfida che ha dato il via al Winner Bracket delle Final 8. (il tabellone completo è disponibile qui).

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Fiorentina-Genoa è la prima semifinale del WB. Per chi facesse paragoni con i rispettivi team della Serie A reale, ricordiamo che il torneo di Pro Evolution Soccer si gioca nella cosiddetta modalità livellata, ovvero il format del gioco sviluppato da Konami dove gli overall sono modificati e bilanciati per rimanere in un range da 83 a 88. In altre parole, le qualità tecniche dei singoli sono piuttosto livellate, mentre restano le differenze di tipo fisico. Oltre, naturalmente, a quelle tattiche e di abilità con il joypad che riguardano invece i due player in carne e ossa.

Il Winner Bracket si gioca sulla distanza delle due partite: passa chi complessivamente fa più gol, senza la regola del valore doppio per quello realizzato “fuori casa”. In caso di parità viene disputato un terzo match con eventuali tempi supplementari e rigori per decidere il vincitore.

E l’equilibrio è proprio la chiave della sfida tra “Nicaldan” e “NPK_02”. Da un lato la difesa fisica dei viola e la manovra efficace nelle ripartenze, dall’altro la concretezza del Genoa. Il primo match finisce 1-1, con vantaggio della FIorentina nel primo tempo e pareggio del Genoa nel secondo. Stesso risultato nella seconda sfida, con segnature invertite. Si rende necessario lo spareggio. Il primo tempo si chiude ancora sull’1-1, ma nel secondo la manovra del Genoa, fatta di tanti passaggi di prima, matura il vantaggio. Il resto lo fa il portiere rossoblu Paleari che salva tutto. Finisce 1-2 a favore del Genoa che accede direttamente alla finale del WB. Nicola Lillo, invece, è costretto a ripartire dal Loser Bracket.

La seconda semifinale è Torino-Cagliari, ovvero Alessandro “JOCK_86” Impero vs Giuseppe “Spagnols88” Spagnolello. La partita di andata finisce 1-0 per il Toro con gol di Belotti e belle parate di Milinković-Savić. “Jock” schiera il portiere serbo per sfruttarne la statura con il sistema livellato. Nel ritorno i granata terminano il primo tempo avanti 1-0. Si torna dallo spogliatoio e Joao Pedro pareggia, ma all’85’ arriva il terzo gol personale del “gallo” che chiude la sfida sul 3-1 aggregato. Il primo posto in finale se lo contendono quindi Genoa-Torino. Il Cagliari deve tentare il recupero nel LB.

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Passiamo allora al tabellone dei “perdenti”, dove si gioca in modalità partita secca. A cominciare da Sassuolo-Juventus. Per i bianconeri c’è uno dei più forti player di PES a livello internazionale: quell'”Ettorito97” (al secolo Ettore Giannuzzi) campione del mondo di PES in 1v1 nel 2011 (cioè a 14 anni!) e nel 2018 e in CO-OP sempre nel 2018, nonché campione olimpico WESG nel 2019. L’altro joypad è invece nella mani del debuttante – ma molto promettente – Stefano “Stejinn77” Segatori. Sulla carta dovrebbe essere un match facile per il pro bianconero ma, come nel calcio, anche negli eSports nessun risultato può essere dato per scontato, soprattutto in una fase finale. “Ettorito97” trova il vantaggio al 35′: assist nell’area di porta per Bernardeschi che lascia sfilare la palla mandando fuori tempo l’uscita del portiere e poi segna di tacco alla Bettega. Seguono due pali colpiti dai bianconeri. Il match sembra a senso unico ma al 57′, in pratica alla prima vera occasione, Berardi fa il pari sfruttando un buco nella difesa di Ettorito. Passano due minuti e Chiesa da kickoff – senza glitch! – riporta avanti il team torinese. 5 minuti dopo la Juve si fa trovare di nuovo impreparata: contropiede e Raspadori fa il 2-2. Si va ai supplementari. E’ nuovamente Chiesa a spezzare l’equilibrio e subito dopo il gol Giannuzzi passa al 4-5-1, alzando le barricate difensive, anche perché la stamina dei suoi giocatori è quasi azzerata. “Stejinn77” invece inventa un WM classico, che però non cambia più nulla. La Juve vince 3-2. Il Sassuolo è il primo team eliminato della F8, mentre all’orizzonte si delinea un Ettorito97 vs Nicaldan.

La seconda partita del LB è Bologna-Benevento, Patrizio “IronPatt” Poliandri vs Mattia “Teclis-88” Pallotta. Va in vantaggio il Benevento, ma il Bologna non molla. Poliandri trova il pari e poi al 75′ il gol del sorpasso di Musa Barrow: passaggio smarcante e l’attaccante rossoblu fa 30 metri da solo, scarta il portiere e insacca. 2-1 finale per il Bologna che va a sfidare il Cagliari. Il Benevento termina qui la sua esperienza nella eSerie A TIM.

Iniziano le semifinale del LB. L’attenzione è tutta per la sfida tra i due top player italiani, Ettore Giannuzzi (Juventus) e Nicola Lillo (Fiorentina). E’ un dentro-fuori, o uno o l’altro. E’ anche una sfida tra un campione nella gestione della palla (Nicaldan) e uno specialista nel rubarla (Ettorito97). La partita è inevitabilmente equilibrata. Alla mezz’ora arriva il passaggio lob per Kouamè che insacca sull’uscita del portiere. 1 a zero per i viola. Dal 70′ in avanti è forcing della Juve che trova il pari con Bonucci all’86’. Si va ai supplementari. Nicaldan riesce a tornare in vantaggio grazie a Vlahovic. Poi è tensione sofferenza pura per entrambi. I giocatori sono stanchi e gli interventi duri si susseguono. A 5 minuti dalla fine CR7 si infortuna ma Ettorito97 non ha più cambi ed è costretto a continuare in 10! Non ci sono più chance: la Fiorentina batte la Juventus 2-1 e rivede la luce per il titolo.

Sulla sua strada c’è però il Bologna di IronPatt che nel frattempo si è sbarazzato del Cagliari di Spagnols88. Nella fase a girone il Cagliari aveva battuto due volte su due il Bologna. Questa volta, la più importante, Patrizio Poliandri si prende la rivincita e, dopo aver iniziato sotto per 0-1, chiude con un 4-2 che lo manda alla finale del LB contro Nicaldan.

Dopo la pausa cena, in campo ci sono quindi Fiorentina e Bologna. Il primo tempo è movimentato da occasioni per entrambe le squadre, ma finisce a reti inviolate. Al rientro dagli spogliatoi, arriva una punizione dal limite per i felsinei. Il tiro finisce sulla barriera ma Soriano recupera il pallone e insacca con un tiro da fuori area. Nicola Lillo mette sul tavolo la sua esperienza, ma la difesa di IronPatt lo imbriglia per 20 minuti (virtuali), fino a quando arriva il pari di Kokorin. Ma non è finita. Assist che apre il contropiede di Musa Barrow. L’attaccante arriva davanti al portiere, cede la palla a Sansone che insacca a porta ormai vuota. Negli ultimi 10 minuti Nicaldan ci prova ma il tempo è contro di lui. Vince il Bologna 2-1 che vola alla finale per il titolo dove troverà la vincente tra Genoa e Torino.

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Riflettori di nuovo puntati sul Winner Bracket. La prima sfida è un assolo di NPK_02 che non lascia chance a JOCK_86. Il risultato finale è Genoa 6 – Torino 0. Per i granata serve il miracolo nel ritorno. Alessandro Impero ci prova, si porta sul 3-1 ma ovviamente deve rischiare i massimi per segnare altri 4 gol. Saltano gli schemi e fioccano gli errori. Accurso ne approfitta e segna due gol in rapida successione. Sul 3 a 3 è game over e il quarto e ultimo gol del Toro vale solo a salvare la faccia dei granata. Punteggio finale: Genoa-Torino 9-4. NPK_02 è il primo finalista di PES.

Per conoscere il nome dell’altra finalista è necessario attendere la partita secca (Loser Bracket) tra Bologna e Torino. E’ la sfida tra un giocatore che si muove sulle ali dell’entusiasmo, IronPatt, e JOCK_86 reduce dalla batosta appena subito contro il Genoa. I postumi sono ancora lì. Bologna subito in vantaggio nel primo tempo. Nella seconda parte il Toro reagisce ma all’81’ arriva il rigore che consente ad IronPatt di ipotecare la finale. Anche se al 90′ Il Torno accorcia 2-1, la finalissima è servita.

Il primo scudetto della eSerie A TIM è un affare tra Bologna e Genoa: ovvero le due squadre e i due player (Poliandri e Accurso) che senza dubbio hanno giocato meglio. La prima partita inizia con un gol al 12′ del Genoa. Pari del Bologna alla scadere della prima frazione. Il secondo tempo è invece tutto a favore del Genoa: prima Scamacca, poi Piazza chiudono il risultato finale sul 3-1 a favore del Grifone. C’è però la seconda sfida e IronPatt non ha nessuna intenzione di fare da spettatore. Sul finale del primo tempo Federico Santander segna con un tiro a giro da fuori area. Squadre negli spogliatoi sull’1 a zero per il Bologna. Al minuto 65 Masiello regala un corner ai felsinei. Schema con pallone sul primo palo e incornata del giapponese Tomiyasu che fa 2-0. La sfida è riaperta, è necessario lo spareggio.

La tensione è palpabile. A sentirla di più sembra essere il giocatore granata: NPK_02 un po’ alla volta prende il controllo dell’azione. Il gol è nell’aria, ma l’azione che porta al vantaggio del Genoa inizia da una grande parata di Paleari che respinge il rigore calciato da Sansone. Sulla ripartenza la palla finisce a Scamacca che dal centro dell’area insacca con un tocco elegante di esterno. A questo punto ci sono ancora 30 minuti da giocare. Ma Rosario Accurso è troppo attento e il Bologna non ne ha più. Finisce così, con l’1-0 per il Genoa che diventa campione italiano 2020-2021 di Pro Evolution Soccer.

E soprattutto con l’abbraccio e le lacrime dei due fratelli Accurso:

Foto di testa: le congratulazione finali tra Patrizio “IronPatt” Poliandri e Rosario “NPK_02” Accurso (credits eSerie A TIM)

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