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Ancora una volta, sarà una finale all’insegna del Far East quella del Worlds 2020 di League of Legends. A contendersi il titolo ci sono infatti due team che rappresentato le potenzialità del mondo esportivo dell’Estremo Oriente: da un lato i sudcoreani del Damwon Gaming, dall’altro i cinesi del Suning.

Una finale interessante che oppone una delle squadre che hanno iniziato le finali di Shangai tra le favorire, i Damwon Gaming appunto, ad un outsider assoluto, interpretato in questa occasione dai Suning.

Il team della Corea del Sud ha iniziato l’avventura dei Worlds dalla seconda fase, quella dei Group Stage, alla quale si era qualificato di diritto come vincitore dell’LCK (il campionato ufficiale sudcoreano di LoL). Inseriti nel gruppo B insieme ai cinesi del JD Gaming, al team americano (anche se composto solo da player europei) Rogue e ai PSG Talon, squadra proveniente dalle qualifiche e che rappresenta la scena oceanica di LoL anche se di fatto è proprietà del Paris Saint Germain, i Damwon Gaming si sono facilmente imposti con 5 vittorie e 1 sola sconfitta, quest’ultima per opera dei JD Gaming, ma a qualificazione già ottenuta.

Ai quarti di finale i Damwon Gaming hanno schiantato i connazionali del DRX con un secco 3-0. E poi è arrivata la semifinale, forse la sfida più attesa dell’intera competizione, che ha visto il team sudcoreano affrontare il team europeo dei G2 Esports. Vincitori nel LEC Summer 2020 nonché vicecampioni del mondo nel 2019, i G2 Esports rappresentavano la speranza che una squadra europea potesse interrompere il dominio orientale che dura ormai dal 2011, anno in cui a vincere furono i Fnatic (che a Shangai sono usciti ai quarti per mano dei Top Esports).

Così non è stato. I Damwon hanno vinto per 3-1, dimostrando più concentrazione e determinazione della squadra guidata da Rasmus ‘Caps’ Winther, uno dei top tre player al mondo. In realtà, fatale è stata la sconfitta rimediata dai G2 Esports nello spareggio per il primo posto del gruppo A proprio contro i Suning, i quali hanno così potuto evitare lo scoglio dei Damwon Gaming in semifinale.

Ma questo da solo non può spiegare l’impresa compiuta dalla squadra cinese, che fa parte – insieme all’Inter Calcio – del Suning Group fondato da Stephen Zang. Il team Suning di LoL, infatti, oltre ad essere “soltanto” il terzo nella graduatoria cinese, è composto da giocatori ancora molto poco conosciuti, da qualche veterano proveniente da altri Paesi del Far East e da esordienti assoluti con storie tutte da raccontare. Come quella di Huangfeng, abbandonato dai genitori quando aveva solo 10 anni e che ha trovato nei videogiochi una ragione di vita, nonché di sostentamento. (fonte esportsmag.it)

In un certo senso, i Suning hanno già vinto i loro Worlds, indipendentemente da quello che sarà il risultato della finale. Nei playoff, infatti, gli outsider hanno battuto altre due squadre cinesi ben più titolate: nei quarti di finale i già citati JD Gaming e in seminale i Top Esports, altra squadra favorita per la conquista dei Worlds 2020 che questa estate aveva eliminato i Suning nella semifinale del campionato cinese. In entrambi i casi, i Suning si sono imposti per 3-1 grazie ad un maggiore gioco collettivo e alla capacità dei singoli di mettersi al servizio della squadra.

E sarà proprio questa l’arma dei Suning alla quale dovranno stare più attenti i Damwon Gaming nella finale. Oltre a un dato statistico che vede, per tre volte negli ultimi quattro anni, il terzo seed di una regione vincere il campionato del mondo di LoL.

L’ultima partita si gioca sabato 31 ottobre, con start alle 11:00 CET e diretta streaming come sempre su PG Esports.

 

 

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