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Il The International 12 ha iniziato la volata finale. Il torneo si concluderà infatti fra quattro giorni (il 29 ottobre), quando verrà incoronato il team campione del mondo 2023 di Dota 2.

In questo momento in gara sono rimaste solo 8 squadre delle 20 iniziali. 4 sono impegnate nelle semifinali dell’Upper Bracket (il tabellone riservato alle migliori 8 classificate al termine delle prime due fasi), le altre 4 cercano la risalita verso la finalissima attraverso il Lower Bracket.

Cominciamo dall’Upper Bracket. Il Team Spirit, favorito n.1 per la vittoria finale, ha superato i quarti di finale battendo 2-1 i Virtus.pro. I campioni del mondo hanno però dovuto faticare contro i corregionali (entrambe le organizzazioni giocano nell’area CSI/CIS, la Comunità di Stati Indipendenti dell’ex Unione Sovietica) che sono addirittura passati in vantaggio rifilando agli avversari un clamoroso 32-9 in 33 minuti! Gli Spirit si sono però dati uno scossone e nei due match successivi hanno fatto valere il loro talento superiore. Va notato che prima della sfida con i Virtus.pro, il Team Spirit non aveva ancora concesso un set nel TI 12 (10-0).

Tutti gli altri incontri sono stati più a senso unico. Tre 2-0 che hanno mandato Team Liquid (vincitori su Talon Esports), LGD Gaiming (su 9pandas) e Azure Ray (su nouns) al round successivo. Le semifinali dell’Upper Bracket sono quindi: Team Spirit vs Team Liquid (due europee anche se giocano in due aree diverse del competitivo di Dota 2) e LGD vs Azure Ray. Quest’ultimo è un derby abbastanza inaspettato, visto che l’eSport di Dota 2 sta attraversando una fase di calo in Cina.

Il quarto di finale tra Azure Ray e nouns ha messo di fronte due team emergenti. Entrambi hanno chiuso al terzo posto i rispetti gironi di qualificazione. Azure Ray con una vittoria, due pari e una sconfitta, ma la squadra cinese ha poi battuto Entity 2-0 nel Seeding Decider. La qualificazione dell’organizzazione europea all’Upper Bracket è stata invece rocambolesca. Zero vittorie, 3 pari e una sconfitta nel girone per i nouns, che poi hanno fatto il miracolo battendo 2-0 i campioni del mondo in carica di Tundra Esports.

La sconfitta contro Azure Ray nel quarto di finale ha relegato i nouns nel Lower Bracket, ma anche in questo caso la giovane formazione ha regalato emozioni.

Credits Valve (via esports.net)

Cominciamo col dire che il Lower Bracket ha mandato in scena la prima grande sorpresa (nonché delusione) del torneo: l’eliminazione di Tundra Esports. I vincitori del TI 2022 non avevano convinto fino a quel momento, ma nessuno si sarebbe aspettato uno 0-2 rimediato contro Entity senza opporre particolare resistenza. Forse l’uscita di scena per problemi fisici di Martin “Saksa” Sazdov non è stata compensata dall’ingresso del due volte campione del mondo Topias “Topson” Taavitsainen: un’icona di Dota 2, ma ormai a fine carriera.

Gli Entity si sono poi arresi 0-2 ai Virtus.pro scesi dall’Upper Bracket. Degli altri team eliminati dal tabellone dei vincitori, solo i nouns hanno raggiunto Virtus.pro nelle prime semifinali (terzo round) del Lower Bracket. Il team composto da un mix di giocatori statunitensi e sudamericani (Perù e Brasile) ha battuto 2-0 TSM e adesso sfida l’organizzazione europea Gaiming Gladiators.

Nell’altra sfida, i Virtus.pro affrontano un’altra squadra dell’area ex-Unione Sovietica: il BetBoom Team. Con giocatori del calibro del veterano Alexander “TORONTOTOKYO” Khertek, di Egor “Nightfall” Grigorenko e del moldavo Vitalie “Save-” Melnic, BetBoom ha finora vinto 11 set e persi solo 5. La battuta di arresto contro 9pandas (1-2) nel Seeding Decider ha relegato il team al Lower Bracket, ma adesso la squadra sembra aver assorbito il colpo e potenzialmente può dare filo da torcere a tutti. Il derby con Virtus.pro è una delle sfide più interessanti tra quelle in programma venerdì 27 ottobre.

Le due semifinali dell’Upper Bracket vanno in scena il giorno dopo.

A questo punto sappiamo già che una delle due finaliste per il titolo sarà europea (Spirit o Liquid) o cinese (LGD o Azure). L’altra arriverà dal percorso più articolato del LB che vede impegnate due formazioni CSI, una europea e una nordamericana.

E sappiamo anche un’altra cosa, anche se in parte già annunciata. L’edizione di quest’anno mette fine alla striscia di montepremi da record nel mondo degli eSports.

Quasi sicuramente il TI 12 offrirà il prizepool più basso dal 2013, dopo il cambiamento nei contenuti del Battle Pass deciso da Valve. Il publisher è infatti passato dal Battle Pass delle passate edizioni, ricco di prodotti amati dai giocatori, ad un Compendium molto modesto in termini di tools. Inevitabile il crollo del crowdfunding che Valve usa per incrementare il montepremi. La cifra per il 2023 dovrebbe aggirarsi intorno ai tre milioni di dollari.

In passato è andata così:

  • The International 1: $1,6 (milioni)
  • The International 2: $1,6
  • The International 3: $2,8
  • The International 4: $10,9
  • The International 5: $18,4
  • The International 6: $20,7
  • The International 7: $24,7
  • The International 8: $25,5
  • The International 9: $34,3
  • The International 10: $40
  • The International 11: $19

Immagine di testa credits Valve

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