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Dino Crisis è un videogioco survival horror sviluppato e pubblicato da Capcom nel 1999. Nato per PlayStation, l’anno dopo sono uscite due versioni alternative, una per Sega Dreamcast e una per Microsoft Windows.

TRAMA

La storia di Dino Crisis si svolge nel 2009, su un’isola remota chiamata Ibis Island. Qui il dottor Edward Kirk, uno scienziato di fama mondiale creduto morto nel 2006, sta conducendo pericolosi esperimenti. L’ente militare Secret Operation Raid Team (S.O.R.T.) invia una squadra per arrestare lo scienziato, ma l’operazione risulta decisamente più complessa del previsto quando l’agente Regina, la protagonista, viene assalita da un velociraptor. A questo punto, si scopre che la struttura è invasa da pericolosi dinosauri.

GAMEPLAY

Dino Crisis condivide molti elementi dei capitoli di Resident Evil che lo precedono. Ad esempio, le azioni disponibili per la protagonista, la telecamera fissa e le meccaniche tipiche di quel genere di survival horror. In Dino Crisis, però, il combattimento non è sempre la scelta migliore.

I dinosauri sono infatti più veloci e aggressivi degli zombie di Resident Evil e possono mettere KO la protagonista abbastanza facilmente o consumare le rare e preziose munizioni che lei ha a disposizione. Aggirare il problema si rivela spesso la decisione più saggia. Regina inoltre non ha una barra della vita e il giocatore dovrà intuire il suo stato di salute osservando il modello, quali posizioni assume e come cammina.

Il gioco è inoltre ricco di enigmi da risolvere e obbliga il giocatore a prendere alcune decisioni delicate, in particolare quando quando la squadra S.O.R.T. è in disaccordo su come procedere. Sono proprio queste scelte che conducono verso uno dei 5 finali alternativi del gioco.

COMPARTO TECNICO

Anche il comparto tecnico pesca a piene mani da Resident Evil. In modo particolare, questo succede con le animazioni dei protagonisti e con alcuni suoni, come ad esempio quelli delle porte che si aprono. Tuttavia, a differenza del suo predecessore, Dino Crisis non usa sfondi prerenderizzati. Al loro posto ci sono ambienti realmente 3D che hanno contribuito al suo successo iniziale.

Alla sua uscita, l’aspetto visivo del gioco è stato apprezzato dalla critica che ha elogiato la bellezza dei modelli, dell’illuminazione e premiato la scelta degli ambienti 3D. Questi ultimi, assieme alla telecamera fissa, danno un contribuiscono fortemente ad aumentare la sensazione di paura.

IL SUCCESSO, IERI E OGGI

Dino Crisis cavalca la moda dei dinosauri degli anni 90 lanciata da Jurassic Park, unendola alla formula del mystery che spaventa collaudata con Resident Evil. Questo binomio lo ha resto un successo commerciale in grado di polarizzare la critica e affascinare il pubblico allo stesso tempo. Il titolo ha venduto quasi due milioni e mezzo di copie, una buona parte in Giappone dove è diventato un best seller.

Grazie al successo del primo capitolo, Capcom ha realizzato due sequel. Dino Crisis 2 per PlayStation è uscito nel 2000, caratterizzato da maggiori elementi di azione. Un anno dopo, il publisher ha voluto aumentare questo approccio con Dino Crisis 3, pubblicato per Xbox in modalità definitivamente action.

Oggi, a 25 anni dall’uscita del primo capitolo, Capcom stessa ha pubblicato un sondaggio per raccogliere pareri su un eventuale ritorno del brand. Ad oggi risultano circa duemila voti favorevoli: non sembra quindi una vana speranza aspettarsi quantomeno un remake del classico titolo per PlayStation.

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