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Christopher Nolan, il famoso regista britannico campione d’incassi, ha recentemente dichiarato il proprio interesse per il mondo dei videogiochi. L’occasione si è presentata ai Game Awards 2020, dove la presenza di Nolan è stata subito notata dal giornalista Geoff Keighley che non ha perso tempo ed è riuscito a strappargli una video intervista.

“Abbiamo pensato spesso a degli adattamenti videludici” ha raccontato Nolan nell’intervista poi pubblicata su Youtube. “Avevamo progetti su un videogioco ispirato a Inception, ci abbiamo anche lavorato parecchio prima di interrompere tutto”.

L’interesse del regista, sceneggiatore e produttore inglese per i videogame è una sorpresa fino a un certo punto. I suoi film sono infatti considerati tra i più “visionari” degli ultimi tempi, sia per le trame (spesso sviluppate in collaborazione con il fratello Jonathan) che per le tecniche di regia e fotografia utilizzate. Parliamo di film quali Memento, The Prestige, la Trilogia del Cavaliere Oscuro, Inception, Interstellar, Dunkirk e il recentissimo Tenet, titoli che tutti insieme hanno realizzato 4,7 miliardi di dollari al botteghino.

E per coloro che li conoscono, l’ipotesi di una trasposizione in forma di videogame non risulterà certo astrusa. Vale per Inception in particolare, se si pensa all’intricata trama che ruota attorno ad alcuni esperti di spionaggio attraverso i sogni; oppure per il futuristico e parzialmente distopico Interstellar, dove si racconta la possibilità di “un eroico viaggio interstellare verso i confini più lontani della nostra comprensione scientifica”. Ma anche lo storico Dunkirk potrebbe dare vita ad uno shooter in stile Medal of Honor, così come l’idea al centro di Tenet potrebbe essere un ottimo punto di partenza per un e-game in salsa action-fantascientifica-mistery. La trilogia di Batman, invece, è l’unica che dispone già di una florida copertura videoludica.

Insomma, le idee per un nuovo gioco elettronico ci sono. Ciononostante Nolan ci va ancora cauto, perché sembra avere chiara la difficoltà per realizzarne uno che sia davvero buono: “fare film è difficile e fare videogiochi ancora di più: non basta adattare un film, serve anche creare qualcosa che possa stare in piedi da solo” ha detto sempre nell’intervista rilasciata a Keighley. Salvo poi aggiungere: “Sono molto interessato all’industria dei videogame, è un mondo fantastico che mi interessa parecchio“.

Una cosa è certa: uno come lui, nel momento in cui dovesse decidere di entrare in questo settore, farà sicuramente le cose in grade. Fans del “genere Nolan” siete avvisati.

 

 

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