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La BMW mette un piede dentro agli eSports. Anzi due.

Il primo risale al 2017, quando il colosso automobilistico tedesco aveva sponsorizzato uno dei tornei più importanti a livello europeo: le finali estive delle Eulcs (European League of Legends Championship Series).

Questo primo interessamento nei confronti del mondo dei videogiochi competitivi si è riacceso un mese fa, quando BMW ha annunciato un accordo di partnership con gli statunitensi di Cloud9, uno dei team di esporters più forti al mondo.

Da qui la partnership è stata estesa nei giorni scorsi anche ad altre quattro squadre al top del ranking mondiale: Fnatic (Regno Unito), Funplus Phoenix (Cina), G2 Esports (Germania) e T1 (Corea del Sud). Tutte queste squadra fanno di League of Legends il loro gioco di punta, ma l’interesse di BMW è anche per le competizioni di Dota 2, Fifa, Fortnite e Rocket League alle quale i team prenderanno parte.

Qual è il senso di questa operazione? A spiegarlo è Jens Thiemer, Senior Vice President Customer e Brand BMW: “Gli esports mostrano a tutti noi come l’intrattenimento sportivo possa continuare a prosperare e svolgere un ruolo chiave. Il nostro impegno è quello di diventare un partner sostenibile e globale; prima, durante e dopo questi periodi di incertezza. Consideriamo gli esports un valore aggiunto notevole per le nostre attività di marketing: il mondo del gioco competitivo può aiutarci a diventare un emotional brand, con il quale le persone possono relazionarsi” (fonte EsportsMag.it).

Certamente la casa automobilistica potrà beneficiare della crescita stellare che questo settore ha registrato negli ultimi anni, ma sull’altro piatto della bilancia c’è l’intento dichiarato di rendere ancora più ampia e differenziata l’audience degli eSports: “Il nostro obiettivo a lungo termine è rendere il nostro portfolio di team familiare per i settori dello sport e dell’intrattenimento in generale”, ha commentato sempre Jens Thiemer.

I cinque team, storici rivali sulle piattaforme di gioco online e nelle finali dal vivo, saranno “United in Rivalry”: questo il motto voluto dalla casa automobilistica per l’operazione, da usare anche come hashtag #unitedinrivalry su Instagram, Twitter, Facebook, WeChat nella sfida mediatica tra le squadre, ad indicare uno spirito di sana rivalità nelle varie competizioni, sotto l’egida – non solo economica – dello stesso brand.

A dire la verità la cifra della sponsorizzazione non è stata comunicata. Di certo c’è che l’accordo prevede anche alcune iniziative da parte di BMW a favore dei team. Innanzitutto, l’azienda tedesca metterà a disposizione la propria conoscenza tecnologica nello sviluppo di hardware e software per i giocatori. Oltre a questo, ci sarà anche una fornitura di veicoli ufficiali, brandizzati “ad hoc” per ogni squadra con il logo e i colori del team in stile fumetto.

 

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