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Volata vincente di Primoz Roglic che è il vincitore della quarta tappa del Tour de France 2020, la prima con arrivo in salita: Alaphilippe resta in giallo

La quarta tappa del Tour de France 2020 parte da Sisteron e arriva in salita a Orcieres-Merlette dopo 4 GPM, 3 dei quali di terza categoria e uno di quarta categoria con una salita finale al 7% per 7 km, una salita regolare che però ha fatto la differenza. La corsa si apre subito con una fuga a 6 con Benoot (Sunweb), Politt e Neilands (Israel), Pacher (B&B-Vital Concept), Burgaudeau (Total Direct Energie) e Vuillermoz (AG2R) che arrivano anche a sfiorare i 4′ di vantaggio sul resto del gruppo. A 50 km dal traguardo, i sei fuggitivi mantengono 2’40” di vantaggio mentre la Quick-Step tira il gruppo davanti a Jumbo Visma e Ineos per tentare di recuperare il distacco dai battistrada. L’andatura si fa dunque un po’ più serrata e il gruppo della maglia gialla si fraziona, perdendo prima i velocisti (Nizzolo e Kristoff i primi seguiti poi da tutti gli altri) ma anche qualche nome inaspettato come Poels, braccio destro di Landa anche se l’olandese è stato vittima di cadute nelle prime tappe.

A 26 km dal traguardo, colpo di scena e grande spavento per Benoot che va dritto in curva e finisce oltre il guard rail: il belga, però, riesce a risalire in sella ma paga un distacco importante dai compagni di fuga che, vista l’asperità delle salite, iniziano a ridursi fino a diventare 3 a 20 km dal traguardo con Neilands (Israel), Pacher (B&B-Vital Concept) e Vuillermoz come terzetto in testa alla corsa. Lo stesso Neilands allunga rispetto ai due compagni di fuga ma il gruppo dimezza il divario e, a 12 km dalla fine, il vantaggio del battistrada è inferiore al minuto mentre ai -7,5 arriva il ricongiungimento. La Deceunick-Quick Step mantiene l’andatura costante per i primi km dell’ascesa finale ma, ai 4,5km dal traguardo, ci pensa Pierre Rolland della B&B Hotels – Vital Concept a tentare l’affondo ma il gruppo lo rimonta in 500 metri, spegnendo sul nascere l’azione del francese anche grazie al ritmo imposto da Van Aert che asssottiglia il gruppo di testa e non permette ulteriori affondi. Si arriva così in volata ristretta come ci si attendeva alla vigilia: ai 500 metri ci prova Martin della Cofidis ma Roglic lo recupera e semina tutti gli avversari e alza le braccia al cielo per la terza volta al Tour. Secondo, invece, Pogacar mentre arriva terzo è Martin, che precede Quintana e Alaphilippe, con Angel Lopez e Bernal sesto e settimo. Alaphilippe resta in giallo con 4” di vantaggio su Yates mentre Roglic sale al terzo posto con 7” di ritardo, davanti al connazionale Pogacar, quarto a 11 secondi dal francese.

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