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L’Atalanta si presenta a Valencia per il ritorno degli ottavi di Champions League (visibile in chiaro su Canale 5), ma l’argomento cardine è sicuramente il coronavirus.

C’è ansia nel mondo dello sport per l’emergenza coronavirus, tanto che molte manifestazioni rischiano di essere o annullate o rimandate, come ad esempio gli Europei e le Olimpiadi. In Italia si è deciso per il blocco dei campionati almeno fino al prossimo 3 aprile, ma ancora vige l’assoluta incertezza sul come comportarsi dopo. Anche nel caso in cui, da qui a là, il problema venga ridimensionato perché ci sarebbero troppe partite da recuperare. Ad ogni modo, le squadre impegnate a livello europeo proseguiranno nel loro cammino in Champions e in Europa League, pur senza avere magari il ritmo partita dei tempi migliori. Tra queste vi è anche l’Atalanta, che stasera sarà impegnata al Mestalla di Valencia, rigorosamente a porte chiuse, nel ritorno degli ottavi di Champions League, dopo che l’andata è terminata con un sonoro 4-1 in favore degli orobici.

All’arrivo dei nerazzurri all’aeroporto spagnolo, i giocatori nerazzurri sono stati presi d’assalto dai giornalisti locali, in barba a ogni divieto di eccessiva vicinanza, al punto dal far perdere le staffe a uno apparentemente pacato e scherzoso come il Papu Gomez. “Non potete fare un’intervista ora – ha detto il capitano dell’Atalanta – Ma cosa state facendo?”. Questo, però, non ha placato la curiosità e l’insistenza dei reporter, i quali, per tutta risposta, si sono sentiti poi apostrofare “pagliacci” dall’argentino. Un po’ più moderato nei toni Duvan Zapata, che alla domanda “siete preoccupati per il coronavirus?” si è limitato a rispondere con un ironico e stizzito: “ma che domanda è?!”.

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