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Domani, l’UEFA discuterà di quando disputare i prossimi campionati Europei che, con ogni probabilità, non inizieranno a giugno per l’emergenza coronavirus.

Si attende solo l’ufficialità, ma è altamente probabile che i prossimi campionati Europei per Nazionali verranno rimandati. Si tratta solo di stabilire a quando. Per questo motivo, domani (martedì 17 marzo), i 55 Paesi facenti parte dell’Uefa (assieme a i rappresentanti dei club, le leghe europee e i sindacati dei calciatori), discuteranno, in videoconferenza, del futuro prossimo del calcio. L’argomento cardine, però, sarà Euro 2020, che avrebbe dovuto iniziare il 12 giugno all’Olimpico di Roma e concludersi il 12 di luglio al Wembley di Londra. Ricordiamo, infatti, che questi sarebbero i primi itineranti per tutta Europa. Una macchina organizzativa da 2.5 miliardi di euro.

Al momento, le opzioni al vaglio sono due: lo slittamento a metà luglio o agosto, o il rinvio alla prossima estate. In entrambi i casi, però, non mancano le problematiche: il primo porterebbe a una concomitanza con le prossime Olimpiadi di Tokyo (anch’esse a rischio), oltre al sacrificare la seconda edizione della Nations League (ma questo è il problema minore); il secondo, invece, dovrebbe far convivere l’evento con il campionato Europeo U21 maschile, l’Europeo femminile e soprattutto con il Mondiale per club a 24 squadre assegnato alla Cina. Ed è proprio questo rischia di essere l’ago della bilancia per evitare dissidi con la Fifa che lo organizza. Qui, dunque, entra in gioco una terza ipotesi, ovvero quella di novembre in una sorta di anticipazione dei mondiali qatarioti del 2022.

“Cercheremo di arrivare alla fine di questo campionato – ha dichiarato ai microfoni di Mediaset il presidente della Figc, Gabriele Gravina – perché è più giusto e corretto dare una definizione ai tanti investimenti e sacrifici delle nostre società. C’è la discriminante legata all’Europeo, per il quale gli investimenti e le aspettative sono molto alte. Martedì affronteremo questo tema: il principio primario è la tutela della salute. L’Italia è in questo momento due settimane più avanti, gli altri probabilmente non hanno ancora l’esatta dimensione delle cose. Proporremo alla Uefa di soprassedere alla disputa dell’Europeo”.

Con buona pace del CT azzurro, Roberto Mancini, che alla trasmissione 90° Minuto ha dichiarato di avere già in testa un elenco di sicuri partecipanti più qualche dubbio da sciogliere l’ultimo minuto. Tra questi, ci sarà sicuramente quel Nicolò Zaniolo (infortunatosi ai legamenti crociati a gennaio) che, a questo punto, potrebbe approfittare dello slittamento della manifestazione per arrivare tirato a lucido.

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