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Solo qualche ora fa, il Belgio aveva paventato la decisione – ancora da ratificare – di finire anzitempo la stagione e di assegnare così il titolo alla prima in classifica senza la disputa dei playoff: la risposta dell’UEFA dell’ECA, però, rischia di far saltare il banco

Una presa di posizione piuttosto netta e per certi versi condivisibile quella che trapela dalla lettera firmata dal presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin, quello dell’European League Lars-Christer Olsson e a quello dell’ECA, oltre che della Juventus, Andrea Agnelli. I massimi vertici europei hanno condiviso un messaggio a tutti i club d’Europa, chiedendo esplicitamente di non sospendere adesso i campionati: “Qualunque decisione di sospendere i campionati nazionali in questo momento sarebbe prematura e non giustificata”, si legge nella lettera che appare sia come accusa al Belgio, che appunto ieri aveva manifestato la volontà comune di tutti i club di finire anzitempo la stagione, ma anche come monito per tutti gli altri campionati europei. Ma c’è un’altra cosa che rischia di mettere ancora più nei guai i club del campionato belga: l’UEFA e l’ECA avvisano le Federazioni annunciando che “un eventuale titolo assegnato senza completare il campionato nella sua interezza potrebbe pregiudicare la partecipazione alle coppe delle squadre classificate nella stagione successiva”.

Parole forti quelle dell’UEFA e dell’ECA che, se confermate dai fatti, potrebbero anche decidere di escludere il Bruges, squadra al momento prima nel campionato belga e vicina al titolo, dalla prossima Champions League. Un segnale decisamente duro anche per i campionati top, tra cui c’è anche la Serie A, ormai divisa tra coloro i quali vorrebbero riprendere a giocare ad ogni costo (Lotito e De Laurentiis in primis) e quelli che puntano alla sospensione, come Inter, Milan ed altre società che al momento rappresentano la maggioranza. In conclusione della lettera, l’UEFA e l’ECA hanno aggiunto che sono stati istituiti due gruppi di lavoro diversi per provare a stilare nuovi calendari da un lato e dall’altro circa i risvolti legali, normativi e finanziari che un eventuale prolungamento della stagione oltre il 30 giugno potrebbe causare. Al momento, dunque, la posizione dell’UEFA è chiara: si deve ritornare a giocare ad ogni costo, anche se lo si dovesse fare a giugno, luglio o agosto ma i campionati vanno finiti. Non resta che sperare che possa essere questo l’epilogo, il che vorrebbe dire che il Coronavirus sarebbe un lontano ricordo: ma i numeri attuali e la capillarità a livello mondiale lasciano davvero poche speranze.

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