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Manca solo l’ultimo passo alla Fiorentina per aggiudicarsi il posto nei gironi di Conference League.

L’andata con il Twente è stata positiva, anche se la vittoria di misura al Franchi lascia aperta ogni possibilità e la gara di giovedì in Olanda (fischio di inizio alle ore 19:00 allo stadio De Grolsch Veste) sarà dura per Italiano e i suoi ragazzi.

Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere su questi ultimi novanta minuti di grandi emozioni.

La gara di andata

L’unico precedente tra le due formazioni è stata proprio la gara di andata di questa finale di qualificazione per l’Europa League, una partita che i Viola hanno dominato anche in maniera ben più netta di quanto dica quel rosicato 2-1 finale.

Tantissime occasioni per la squadra di Italiano, con 13 conclusioni verso la porta di cui almeno 4 nello specchio (solo una per il Twente invece, quella del gol appunto).

Una gara che gli olandesi hanno tenuto anche grazie a un alto tasso di aggressività, sancito da quei 21 falli contro i soli 9 della Fiorentina (più bilanciato però il conto dei cartellini, 4-3 per gli olandesi).

Peccato perchè l’uno-due di Nico Gonzalez e Cabral che alla mezz’ora aveva già messo la squadra di casa in posizione ottimale, lasciava presagire una ripresa senza patemi, riaperta purtroppo dal gol di Cerny al 64′ che tiene ancora decisamente aperta la porta della qualificazione per il Twente.

Stato di forma: come arriva il Twente

La sconfitta contro la Fiorentina è stata anche la prima e unica della nuova stagione per gli olandesi, che hanno cominciato alla grande con la semifinale di Conference League dove si sono sbarazzati senza problemi del Cukaricki (7-2 il conto totale).

Bene anche in campionato, con due vittorie in altrettanti incontri in Eredivisie con quattro reti segnate e la porta ancora inviolata dopo cento ottanta minuti di gioco.

Certo parliamo pur sempre di una squadra che ha chiuso quarta nel campionato olandese e ha una rosa di un valore complessivo (circa 35 milioni) che non raggiunge probabilmente la valutazione del solo Nico Gonzalez. Ma si sa che in campo poi, questo gap spesso non significa tutto.

Stato di forma: come arriva la Fiorentina

Dopo una serie di amichevoli finite male che avevano in qualche modo preoccupato sulla condizione dei Viola, la squadra ha poi cominciato con il piede giusto in campionato (battendo la Cremonese all’ultimo respiro) e poi anche nell’andata di Conference dove ha portato a casa una vittoria importante, pur di misura.

Nell’ultimo derbu toscano in quel di Empoli però, sono riaffiorati alcuni problemi soprattutto offensivi, con una gran mole di gioco (anche questa volta possesso palla del 63% dopo il record del 75% alla prima giornata) che però ha portato solo a 2 tiri nello specchio (19 quelli totali) e nessuna rete all’attivo.

Italiano dal suo canto continua a mescolare le carte proprio nel suo tridente offensivo, alternando Cabral e Jovic al centro, così come Gonzalez e Ikonè da una parte, e Saponare e Sottil (che sembra l’unico veramente in forma al momento) dall’altra.

C’è quindi forse solo bisogno di portare tutti alla condizione giusta per vedere la vera Fiorentina, e certo dovesse riuscire a qualificarsi, non mancheranno occasioni e partite, con un calendario davvero fittissimo da qua al Mondiale.

Le probabili formazioni

Non dovrebbero esserci troppe variazioni per Jans, rispetto alla formazione della gara di andata (il Twente non ha del resto disputato altre partite da allora).

In attacco sarà sempre Van Wolfswinkel a fare da punta centrale (ancora a secco nelle tre partite di Conference però), con alle sue spalle la linea a tre sulla trequarti composta da Rots, Vlap (2 gol e 1 assist invece) e Misidjan.

Sulla mediana saranno i soliti Sadilek e Zerrouki, mentre per la linea di difesa oltre a Propper in mezzo troveremo uno tra Pleguezuelo o Hilgers. Pochi dubbi sulle fasce dove prenderanno posto Brenet a destra e Smal a sinistra.

  • Twente (4-2-3-1): Unnerstall; Brenet, Hilgers, Propper, Smal; Zerrouki, Sadilek; Rots, Vlap, Misidjan; Van Wolfswinkel.

Qualche dubbio in più per Italiano, che davanti a Terrazziano dovrebbe però mettere il duo Milenkovic più uno tra Igor (favorito) o Nastasic. Sulle fasce quasi certo l’impiego di Biraghi da una parte e Dodò dall’altra.

A centrocampo sarà Amrabat a prendere in mano la regia (dopo aver lasciato il posto a Mandragora ad Empoli), coadiuvato quasi sicuramente da Duncan e Bonaventura.

Nel tridente offensivo non può mancare Sottil (tra i più attivi in questa fase e tenuto a riposo un tempo nell’ultima di campionato), con Nico Gonzalez probabilmente sull’altro lato, mentre in mezzo è ballottaggio puro tra Cabral (favorito anche perchè in gol all’andata) o Jovic.

  • Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Dodò, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Duncan; Gonzalez, Jovic, Sottil