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Euro 2020 è alle porte e tutte le selezioni nazionali hanno ormai deciso i convocati e disputato le ultime amichevoli preparatorie. Anche questa volta non sono mancate le assenze e le esclusioni eccellenti, per differenti motivi; andiamo allora a comporre l’ideale top 11 degli “assenti”.

top 11 assenti euro 2020

Marc-André ter Stegen (Germania – Barcellona)

L’ex bambino prodigio del Borussia Mönchengladbach, reduce da una stagione poco brillante come il suo Barcellona, salterà l’Europeo a causa di un’operazione al ginocchio che ha sostenuto il 18 Maggio. La Germania è però indubbiamente coperta nel ruolo, grazie al totem Neuer e ad un secondo di qualità come Kevin Trapp; completa il reparto lo spericolato Leno.

Virgil van Dijk (Olanda – Liverpool)

Altro assente causa motivi fisici: ad inizio stagione il pilastro difensivo del Liverpool di Klopp ha rimediato un infortunio al legamento anteriore del ginocchio nel derby contro l’Everton disputato a Ottobre. VVD ha saltato il resto della stagione per riabilitazione e il recupero procede bene. Per tornare in tempo al prossimo ritiro dei Reds ha però dovuto rinunciare ad Euro 2020. Mister De Boer non dovrebbe avere problemi con gli “italiani” De Vrij e De Ligt, anche se quest’ultimo ha accusato problemi all’inguine e ha saltato le ultime amichevoli.

Sergio Ramos (Real Madrid – Spagna)

Sarà un’estate movimentata per quello che viene considerato da molti il miglior centrale puro del mondo, ma non dal punto di vista agonistico. Nell’ultima stagione non ha avuto la giusta continuità causa infortunio, e Coach Luis Enrique ha, a malincuore, dovuto rinunciare alla colonna centrale dei Blancos. Non sono mancate le speculazioni dietro a questa scelta: dall’assenza di giocatori del Real nei convocati alla troppa “catalanità” dell’allenatore. Anche la voce di rinuncia di Euro 2020 per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo si è rivelata infondata. Ramos potrà concentrarsi solo ed esclusivamente sul suo futuro, dopo i saluti ufficiali al Real Madrid tornerà al Siviglia o proverà l’esperienza PSG?

Gianluca Mancini (Roma – Italia)

Il primo assente per motivi squisitamente tecnici è il centrale titolare della Roma di Mourinho. La sua esclusione è però legata ad un altro allenatore portoghese, quel Fonseca che nella capitale ha concluso un biennio pieno di rimpianti e soprattutto di gol subiti (139 in totale). Gianluca era stato inserito nella lista dei pre-convocati, ma alla fine Roberto Mancini ho optato per l’esperienza della coppia Chiellini-Bonucci, l’entusiasmo di Bastoni e la sorpresa Toloi. Il derby romano nel gruppo azzurro sarà tra Acerbi e Spinazzola (consideriamo anche Florenzi).

Theo Hernandez (Milan – Francia)

Per la serie problemi di abbondanza. La Francia di Deschamps è la grande favorita per la vittoria finale e può permettersi di lasciare a casa il treno del Milan, reduce da una stagione clamorosa tra gol, assist e sgroppate sulla fascia. Non è bastato, i neo campioni d’Europa Kanté e Zouma, Pogba ma anche Rabiot, Pavard, Kimpembe e Digne sono alcuni dei nomi tra difesa e centrocampo che gli sono stati preferiti. A rappresentare la famiglia Hernandez ci sarà il fratello Lucas ma la scelta di privarsi di Theo potrebbe rivelarsi un rimpianto.

Marco Reus (Borussia Dortmund – Germania)

Una carriera costellata di infortuni per l’uomo simbolo del BVB, che in questa occasione sceglie di rimanere a casa semplicemente per far rifiatare il suo fisico. Low ha preso atto della sua decisione, del resto anche questa stagione per Marco è stata sfiancante e piena di acciacchi muscolari, ma conquistare un Europeo sarebbe stato bello per un giocatore si fortissimo ma troppo poco vincente.

Saul Niguez (Atletico Madrid – Spagna)

Altra esclusione eccellente per le Furie Rosse, che lasciano a casa uno dei principali interpreti dell’Atletico del Cholo Simeone, fresco campione di Spagna. Troppa concorrenza là in mezzo, oltre al trio del Barça Busquets-Rodri-Pedri, intoccabili per Luis Enrique, e a spuntarla come centrocampista di sacrificio è stato il compagno di club Koke, mentre il napoletano Ruiz e Thiago Alcantara saranno i “creativi”. Anche lui peraltro è al centro di voci di mercato, lo vedremo in Italia o raggiungerà Guardiola in Premier?

Jordan Vertout (Roma – Francia)

Il prolifico centrocampista della Roma, idolo assoluto dei fantallenatori, resta fuori da Euro 2020. Anche lui “vittima” dei problemi di abbondanza dei transalpini, potrà concentrarsi sulla nuova sfida che lo attende: conquistare il suo nuovo mister Josè Mourinho.

Mason Greenwood (Manchester United – Inghilterra)

Tanta sfortuna per il nuovo prodotto del settore giovanile dello United. L’infortunio che gli ha già fatto saltare l’europeo Under21 non è stato ancora smaltito e lo ha costretto a lasciare il ritiro di Southgate. Presumibilmente avrebbe fatto da sfondo ai vari Kane, Sancho e Rashford; perdere un torneo continentale per un infortunio non fa mai piacere, ma il tempo è dalla sua parte.

Moise Kean (Everton/PSG – Italia)

Anche questa volta non ci siamo fatti mancare l’esclusione che fa discutere l’Italia calcistica. Il giovane attaccante scuola Juve e scuderia Raiola, dopo la bella esperienza all’Everton e i primi goal europei col Paris Saint-Germain, sembrava avviato a far parte del gruppo azzurro dopo l’inserimento nei pre-convocati. Invece Moise non ha convinto Mancini, sia tecnicamente (non riesce a fare da “pendolo” tra attacco e centrocampo) che caratterialmente (l’atteggiamento passivo e rinunciatario contro il debole San Marino non è passato inosservato). Anche lui ha tempo, ma la sensazione è che debba lavorare sulla testa.

Zlatan Ibrahimovic (Milan – Svezia)

Assenza pesantissima per la ritrovata Svezia di Janne Anderson, costretta a rinunciare al più grande calciatore svedese a causa dell‘infortunio al ginocchio che non gli ha consentito di terminare la stagione. Ibra ha dimostrato di poter ancora dire la sua, anche solo come uomo spogliatoio, ma in un torneo breve ma intenso come l’Europeo bisogna avere a disposizione quanti più uomini possibile. Siamo certi che non mancherà il suo supporto da casa, ovviamente in stile Zlatan.