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Con il comunicato della notte è stata ufficialmente fondata la Superlega e in tutta Europa è scoppiato il caos. Da Macron a Boris Johnson, passando per tutto il calcio tedesco: tutti sembrano essere contro questo nuovo progetto. Parole molto forti contro la Superlega e contro Agnelli da parte di Ceferin, presidente della Uefa.

All’indomani del comunicato ufficiale della nascita della Superlega è subito scattata la polemica a tutti i livelli. Nella sfera politica si sono espressi molto duramente contro questo progetto il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron. Johnson ha esplicitamente dichiarato che farà tutto ciò che è in suo potere per impedire la realizzazione di questa competizione. Messaggio simile quello di Macron, che in più ringrazia i club francesi di non aver aderito a questo piano. In Germania è arrivata la prima netta presa di posizione anti-Superlega da parte dei club, in particolare Bayern Monaco e Borussia Dortmund, le due società teutoniche invitate a far parte dei soci fondatori. Iniziano a palesarsi anche le reazioni di alcuni calciatori o ex calciatori: Gary Neville, in primis, ha attaccato pesantemente le squadre fondatrici, accusandole di star uccidendo il calcio per la loro avidità. Altre prese di posizione contrarie, anche se non così taglienti sono arrivate da Ander Herrera a Mesut Ozil, passando anche, e soprattutto, per una storia su Instagram piuttosto enigmatica di Bruno Fernandes, trequartista del Manchester United, proprio uno dei soci fondatori. Le prime reazioni dei tifosi non si sono fatte attendere, soprattutto in Inghilterra. Fuori dalle sedi del Liverpool è comparso uno striscione che recita letteralmente: “Shame of you. R.I.P. LFC, 1892-2021”.

A concludere il giro di prese di posizione contrarie c’è stata la conferenza stampa di Alexander Ceferin, presidente Uefa. Dopo le ovvie minacce di provvedimenti arrivate nella giornata di ieri (ancora prima dell’ufficialità), ha parlato proprio il leader della Uefa, con il supporto della FIFA. Ceferin si è scagliato contro questo progetto, definendolo “egoistico e senza senso”. Le sue parole: “La Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro questa proposta orrenda, portata avanti da pochi club europei spinti soltanto dall’avidità. Il mondo del calcio è unito, i governi sono uniti, siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso. I calciatori che parteciperanno alla Superlega non disputeranno né il Mondiale né l’Europeo e non potranno rappresentare le squadre nazionali”. Sull’aspetto economico: “L’Uefa distribuisce il 90% dei ricavi reinvestendoli nel movimento. Per l’Uefa non è solo una questione di soldi, per la Superlega sì. Fa gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualcuno questo concetto non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche”. Infine delle forti accuse ad Andrea Agnelli, ex personalità di vertice in Uefa e presidente ECA e ora vice presidente della Superlega: “È la più grande delusione di tutti. Non ho mai visto una persona mentire così tanto. Ho parlato con lui sabato, mi ha detto che erano solo voci, poi ha detto che mi avrebbe richiamato e invece ha spento il telefono. L’avidità è così forte, ma siamo diversi. Avevano tutti firmato la nostra riforma quindi non so se devo veramente dire cosa penso di loro”.

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