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Snocciolare le statistiche di Italia-Belgio è il modo migliore di stemperare la tensione prima e durante la partita. Se lo farete bene, sciorinando ogni numero con la giusta dose di saccenza e arroganza non vi possiamo però assicurare un dopo-partita sereno.

Quindi prendete carta e penna, fate lo screenshot o un copia incolla (che non si può, vi controlliamo…) e segnatevi queste perle di saggezza in vista del quarto di finale che sappiamo da un mese di dover giocare.

Precedenti diretti di Italia-Belgio

Cominciamo leggeri con qualcosa che può far andare di traverso lo spritz pre-partita a gran parte degli amici assiepati attorno alla tv.

Ricordate a tutto il tavolo che quella che sta per iniziare sarà la quinta sfida tra Italia e Belgio in una grande manifestazione, con bilancio fortemente favorevole ai nostri colori: 3 Vittorie e 1 Pareggio che però ci costò piuttosto caro proprio agli Europei casalinghi del 1980, dove lo 0-0 di Roma del 18 Giugno ci sbarrò la strada verso la finalissima spalancandola ai belgi che verranno poi sconfitti dalla Germania Ovest.

Altra chicca per farsi tirare dietro qualche arachide: anche contro l’Austria l’Italia era 4 partite senza perdere tra Europei e Mondiali, che sono poi diventate 5 dopo sabato sera. Il Belgio può entrare in questo esclusivo club, ma la capolista delle nostre vittime preferite nelle grandi competizioni è sempre la nostra amica Germania, che sta addirittura a quota 9 partite senza vincere contro di noi in una grande competizione. Esiti ai rigori esclusi ovviamente.

La legge dei grandi numeri per gufare il Belgio

Ad un certo punto potremmo appollaiarci verso capotavola iniziando il rito “gufatorio” contro i nostri avversari di serata. Questo ci attirerà le simpatie degli astanti, e qualche bibita offerta se la serata butta bene.

Iniziamo con qualcosa di leggero. Il Belgio ha vinto 7 delle ultime 8 partite agli Europei: unica sconfitta nei quarti di Euro 2016 contro il Galles. Quindi è stra-favorito.

Poi da quando in panca c’è Martinez si triturano avversari come il ghiaccio da mettere nel mojito: nessuna nazionale da Settembre 2016 (data di approdo del tecnico sulla panchina dei diavoli rossi) ha messo insieme tante vittorie (ben 47) e tanti gol (175). Hanno già un piede in semifinale.

Poi manca Hazard si, ma quello sbagliato perché quello davvero forte è Thorgan: lui è il vero motore dell’ultimo Belgio avendo partecipato a sei degli ultimi sette gol messi a segno dalla sua nazionale. Campione assoluto che ci segnerà come minimo una doppietta in venti minuti.

Aggiungiamo infine che il Belgio ha eliminato il Portogallo detentore del titolo nella fase ad eliminazione diretta, cosa che significa quasi sempre alzare la coppa: successe alla Spagna nel 1964 battendo l’Urss in finale e alla Cecoslovacchia contro la Germania sempre in finale nel 1976. In epoca più moderna alla Danimarca nel 92 battendo in semifinale l’Olanda e alla Grecia nel 2004 battendo nei quarti la Francia.

Unica eccezione? Naturalmente l’Italia nel 2016 che eliminò la Spagna agli ottavi perdendo ai rigori dalla Germania nel turno successivo. Ma questo forse è meglio non ricordarlo…

Statistiche da non dire sull’Italia

A proposito di cose da non dire sulla nostra nazionale ecco una selezione di 5 fiammanti statistiche saccenti che potrebbero attirarci solo maldicenze varie ed assortite.

  1. L’Italia non subisce più di 1 gol in una gara agli europei dalla finale di Euro 2012 contro la Spagna, dove abbiamo fatto il pieno con 4 reti subite;
  2. L’Italia non ha mai fatto registrare più di 4 vittorie consecutive agli Europei. Con quella sull’Austria, benché avvenuta ai supplementari, siamo proprio a quota 4…
  3. Nessun giocatore dell’Italia ha mai segnato in 3 partite consecutive agli europei e Matteo Pessina è a quota 2. L’ultimo a farcela, ma erano i mondiali del 1998, fu Bobone Vieri (4 gol consecutivi contro Cile, Camerun, Austria e la Norvegia di Flonaldo agli ottavi);
  4. È la quarta volta consecutiva che l’Italia arriva ai quarti degli europei e nei tre precedenti si è sempre arrivati ai rigori: con la Spagna nel 2008 (sconfitta), con l’Inghilterra nel 2012 (vittoria) con la Germania nel 2016 (sconfitta). Per alternanza quindi…
  5. Mancini e Martinez si sono incrociati 8 volte da allenatori e tutte in Inghilterra in Manchester City-Wigan. Per 7 partite il mancio ha vinto senza mai subire gol ma l’unica vittoria di Martinez è stata pesante: 1-0 in finale di FA Cup nel 2013, nell’unico caso in cui a vincere il trofeo fu una squadra poi retrocessa nella stessa stagione.