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La Serie B tornerà in campo solo a metà gennaio, al termine di una mini sosta di circa 20 giorni.

19 giornate andate in archivio e dunque al giro di boa è tempo di pagelle. Una sorta di primo quadrimestre scolastico che merita i voti, tra chi ha stupito, chi ha recuperato e chi invece ha deluso senza sé e senza ma, fino a questo momento.

Voti alti per due squadre che dominano la scena e sono guidate da due Campioni del Mondo come Grosso al Frosinone e Pippo Inzaghi alla Reggina. C’è la scossa di un altro eroe di Berlino: Alberto Gilardino da traghettatore a salvatore del Genoa.

Occhio poi a Bisoli e D’Angelo: entrambi entrati a stagione in corso hanno cambiato pelle e classifica a SudTirol e Pisa. Menzione speciale per il Bari che da neo promossa sogna la Serie A, mentre hanno deluso per ora Benevento e Spal guidate da altri due iridati come Cannavaro e De Rossi.

Il Cagliari cerca la scossa con Ranieri, il Palermo insegue continuità nei risultati, con il Perugia che prova ad uscire dall’ombra di una classifica che mette paura, mentre il Cittadella non è più quella fantastica macchina delle passate stagioni.

Questi sono solo alcuni spunti del nostro pagellone per la Serie B.

Grosso e Inzaghi sentono profumo di Serie A

I voti più alti del girone di Andata non possono che andare alle prime due della classe. Frosinone e Reggina hanno letteralmente dominato la scena, con i ciociari imprendibili fin dalle prime battute e i calabresi in versione Diesel: partiti piano, gli amaranto sono stato un crescendo di emozioni e punti in classifica.

Fabio Grosso e Pippo Inzaghi sono i rispettivi artefici di questi due piccoli capolavori. L’ex terzino ha imposto alla sua squadra un gioco solido e che non teme alcun rivale: un calo nella seconda parte, quasi inevitabile, ma 39 punti valgono il primo posto meritato.

La formazione dell’ex punta del Milan ha dimostrato anche carattere infinito: battuti 3-0 al Granillo dallo stesso Frosinone, gli uomini dello Stretto hanno risposto con due vittorie ed un pari. 36 punti complessivi e una seconda posizione da blindare verso quell’eldorado che si chiama Serie A.

Voto 8,5

Gli uomini che hanno cambiato il destino

Prendete Sudtirol e Pisa ad inizio stagione. Due squadre incapaci di fare punti. Poi all’improvviso ecco i due cambi in panchina: per la matricola esce di scena Leandro Greco ed entra Pierpaolo Bisoli che mette assieme 13 risultati utili di fila, prima di cadere per la prima volta in stagione.

La formazione di Bolzano da ultima in classifica ha chiuso il girone di andata con 26 punti in classifica e dentro la zona playoff. Un recupero mostruoso e che trova nell’attuale tecnico il suo mentore. Forse qualche pari di troppo, ma in fondo è pur sempre la prima storica stagione fra i cadetti.

Discorso molto simile sotto la Torre pendente. Il Regno poco edificante di Rolando Maran dura appena sei giornate, in cui i nerazzurri si trovano sul fondo della classifica. C’è il ritorno di Luca D’Angelo sulla panchina toscana e come per magia la squadra è tutta un’altra storia.

Tredici risultati utili di fila per il neo allenatore, 14 per la squadra che non perde complessivamente dal 10 settembre (0-1 casalingo vs Reggina) e il Pisa vola come non mai. Dalla finale playoff persa lo scorso anno contro il Monza, al quinto posto attuale con 29 punti. Un miracolo, se osserviamo l’andamento delle prime sei giornate.

In questo gruppo merita una menzione anche Alberto Gilardino. Al termine della 15° giornata, dove il Genoa perde in casa 1-0 con il Cittadella, il club solleva dall’incarico Alexander Blessin e affida “momentaneamente” la guida della squadra ad Alberto Gilardino. Un traghettatore, in attesa che la società trovi la giusta figura da mettere in panchina.

Succede però che il Campione del Mondo 2006 in quattro gare raccoglie 10 punti, con la vittoria a Bari a chiudere il 2022 e il successo casalingo contro la capolista Frosinone. A questi si aggiungono il pari esterno ad Ascoli e la vittoria interna contro il Sudtirol.

Risultati e prestazioni che valgono la conferma per Gilardino che da allenatore a tempo si prende con merito la panchina del Grifo.

Voto 7.5

Bari e Parma, Nobili alla ribalta

Ci sono due Nobili “Decadute” che sognano di tornare in Serie A.

Il Bari neo promosso sta letteralmente stupendo tutti e con Mignani in panchina si trova lì a ridosso delle migliori della classe, dopo aver occupato anche le primissime posizioni. I pugliesi con 30 punti sono ad un tiro di schioppo dalla promozione diretta e si candidano ad un ruolo da protagonisti. Supportati da un San Nicola che fa registrare primati su primati di pubblico pagante.

Il Parma, dopo il pessimo campionato della passata stagione, sta cercando il riscatto. Manca una continuità di risultati per la truppa di Fabio Pecchia che lo scorso maggio ha riportato in Serie A la Cremonese dopo 26 anni di attesa. I Ducali hanno 27 punti e se iniziano a collezionare strisce di vittorie possono davvero ambire alla promozione nel massimo campionato.

Voto 7

Un tridente particolare

Ternana, Ascoli e Modena sono un tris di squadre che alternano risultati interessanti a cadute inaspettate che lasciano un pò di amaro in bocca.

In particolar modo le Fere che ad un certo punto della stagione hanno guadagnato la vetta della classifica, per poi infilare risultati negativi che sono costati la panchina a Cristiano Lucarelli e sostituito da Aurelio Andreazzoli. Gli umbri viaggiano a quota 26 punti e occupano l’ultimo slot che immette ai playoff.

I bianconeri marchigiani sono un’altra squadra che non riesce a dare continuità ai risultati. Cristian Bucchi in panchina è alla ricerca della formula perfetta e con 25 punti l’Ascoli attende sornione appena fuori dalla zona playoff: ci sarà la zampata decisiva? Probabile.

Infine, i gialloblu da neo promossi hanno patito ad inizio stagione il salto di categoria. Con calma olimpica Attilio Tesser, grande esperto della cadetteria, ha atteso che la sua squadra completasse la maturazione e poi ecco una sfilza di risultati che hanno portato il Modena dalle parti bassi a ridosso della post season con 25 punti.

Voto 6

Delusioni a nastro

La prima parte della stagione ci consegna anche una serie di squadre che a livello scolastico sarebbero state rimandate. Formazioni che per un motivo o l’altro hanno deluso ampiamente, rispetto a quelle che erano le attese della vigilia.

Brescia, Cagliari, Benevento, Como e Palermo rientrano in questa categoria. Le Rondinelle dopo una partenza decisa si sono persi nelle ultime settimane, con Ruiz che paga per tutti e Aglietti al suo posto. I sardi hanno alternato risultati su risultati e proprio nel periodo natalizio Liverani è deposto a favore di Claudio Ranieri che 35 anni dopo torna in Sardegna per cercare l’ennesimo miracolo.

Nemmeno la cura di Fabio Cannavaro sta risollevando in maniera netta il Benevento. I sanniti da Caserta al Campione del Mondo continuano a faticare e si trovano con due lunghezze di vantaggio sulla zona calda.

Il Como era partito con altre ambizioni, ma tre cambi in panchina non hanno sovvertito per ora l’effetto sperato: da Giacomo Gattuso a Massimiliano Guidetti, fino ad arrivare a Ivo Longo. I lariani con 22 punti sono lontani dalla zona alta della classifica.

Infine il Palermo neo promosso vive di alti e bassi. Dai rosanero ci attendevamo qualcosa di più, considerando anche l’importanza della piazza. Eugenio Corini sta provando nuove soluzioni e nell’ultimo mese i siciliani sembrano aver imboccato la strada giusta. 24 punti però sono un margine che non consente molti passi falsi.

Voto 5,5

A rischio bocciatura

Il nostro pagellone del campionato Cadetto si chiude con quelle squadre che stanno navigando nella zona retrocessione della classifica. Ovvero, quei Club che rischiano davvero la retrocessione in Serie C.

Spal, Venezia, Perugia, Cittadella e Cosenza hanno passato un brutto Natale e nel nuovo anno devono assolutamente cambiare pelle. L’alternativa è il declassamento.

Fra queste, la delusione più cocente è la Spal che per il secondo anno di fila si trova a combattere nella parte calda della classifica e nemmeno un campione del Mondo come Daniele De Rossi sta riuscendo a dare la scossa ad una rosa che merita sulla carta ben altre posizioni.

Voto 4,5