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Da lunedì 25 fino a giovedì 28: l’ultima settimana di maggio è quella decisiva per la ripartenza del calcio italiano. Ecco tutti gli aggiornamenti

Domani inizia una settimana cruciale per il calcio italiano: in giornata, infatti, è atteso l’invio, da parte della FIGC, al Governo del protocollo per la ripresa della Serie A. Un protocollo che dovrà tenere conto di tutti gli aspetti tecnici, medici e organizzativi per quel che concerne la trasferta, il viaggio, il pernottamento e così via. Negli stadi saranno ammesse 300 persone, ognuna delle quali dovrà compilare un questionario sul proprio stato di salute e accertare che le possibilità di contagio siano pari a zero. Un protocollo praticamente fotocopia di quello della Bundesliga, molto dettagliato che dovrà essere valutato dal Comitato tecnico scientifico e da Spadafora, con cui il mondo del calcio si incontrerà giovedì 28 in video-conferenza.

Oltre all’invio del protocollo, martedì si terrà un importante consiglio di Lega, nel corso del quale si tratterà anche il tema legato ai diritti TV. Si dovrà prendere una linea comune, se avanzare con la diffida verso Sky e DAZN per il mancato pagamento dell’ultima tranche – visto che non si sono giocate le partite, i broadcaster si sono fermati – o se adottare una posizione più morbida, per venire incontro alle TV ed avere da loro la tranche una volta ripartito il campionato, anche se molte società rischiano di concludere l’anno in maniera disastrosa con un rosso pesante dal punto di vista del bilancio. Giovedì, invece, toccherà al confronto con Spadafora, giorno nel quale dovrà essere presa una decisione definitiva: si va verso la ripresa del campionato ma restano da capire ancora data e modalità. La sensazione è che si possa iniziare il 13 o il 20 giugno, mentre FIGC e Lega premono per completare tutte e 124 le partite mancanti, con i playoff che, ad oggi, sono solo un piano B. Resta però da sciogliere il tema quarantena, con il mondo del pallone che vorrebbe dimezzare il tempo da 14 a 7 giorni. Nessuno se lo augura ma qualora la curva dei contagi subisse un’impennata nei prossimi giorni, per il calcio si aprirebbero scenari nefasti, ma forse una situazione così drammatica renderebbe lo sport uno degli ultimi problemi.

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