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Un anno in Serie B non è stato solo un passo indietro, ma un cammino di “penitenza”, crescita e, soprattutto, riflessione per i neroverdi. Il Sassuolo, retrocesso nel 2024, ha vissuto il suo personale purgatorio nella serie cadetta italiana. Ma è proprio in quel contesto che la squadra capitanata da un certo Fabio Grosso ha ritrovato coesione, spirito e identità. Ora, con la promozione conquistata, si apre una nuova fase: il ritorno tra i grandi. Ma la Serie A non è il paradiso: è un campo di battaglia dove la salvezza va conquistata giornata dopo giornata, step by step. La società lo sa, e per questo ha scelto una strategia cauta, ripartendo dallo zoccolo duro che ha guidato l’ascesa. In attesa dei rinforzi promessi, vediamo come si presenta il Sassuolo della prossima stagione.

La formazione del Sassuolo 25/26

SASSUOLO – modulo 4-2-3-1 – All. Fabio Grosso

Sassuolo 2025-2026

Una squadra costruita sulla continuità, sulla fedeltà di Berardi e sulla voglia di riscatto di molti rientranti. Ma che attende ancora qualche innesto per completare il percorso verso la “salvezza”.

I nuovi acquisti già conclusi

Il mercato del Sassuolo, a oggi, è fatto di ritorni: niente colpi ad effetto, ma tanti volti noti pronti a rimettersi in gioco. Antonello Venditti aveva ragione: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“, è il caso di Andrea Pinamonti, reduce dal prestito al Genoa, è il nome più rilevante: se non partirà, sarà il titolare dell’attacco ma al momento tutto rimane aperto. Non solo lui, Stefano Turati, rientrato dal Monza, sarà con ogni probabilità il nuovo numero uno, dopo l’addio di una bandiera come Consigli. E ancora : Ruan (dal Brasile) e Caligara rappresentano alternative utili per allungare la rosa e dare fiato al gruppo storico. Non sono “nuove anime”, ma compagni tornati dal proprio “esilio calcistico”. E nel purgatorio di chi lotta per salvarsi, ogni risorsa conta.

Unico dubbio in questi giorni resta legato al futuro di Armand Laurienté. L’attaccante francese era a un passo dal trasferimento al Sunderland: aveva già raggiunto l’Inghilterra per sostenere le visite mediche, ma l’operazione è saltata all’ultimo momento a causa di problemi sorti tra le parti. Sul giocatore restano vigili altri club, soprattutto all’estero, e non si escludono nuovi sviluppi nelle prossime settimane. La permanenza al Sassuolo appare comunque improbabile: il club si prepara a valutare nuove offerte, in attesa di una soluzione che soddisfi tutte le parti.

I sogni di mercato

Per completare la risalita verso la salvezza di questa stagione che verrà, serve ancora qualcosa. Il nome più evocato resta Giovanni Simeone, obiettivo dichiarato per l’attacco: il Sassuolo lo vorrebbe come alternativa o sostituto diretto di Pinamonti, che resta in bilico come dicevamo prima. La concorrenza del Genoa sul giocatore del Napoli è forte, ma i neroverdi sono pronti a rilanciare. In alternativa si monitora il danese Casper Tegnstedt, che la stagione scorsa abbiamo visto a Verona. Non solo: occhio a Patrick Cutrone che è in uscita dal Como e non rientra più nei piani di Cesc Fabregas.

La società sta sondando anche altri profili utili a completare la rosa. Piace Drissa Camara, centrocampista svincolato dal Parma: giovane, fisico e dinamico, potrebbe portare nuova energia al reparto centrale, che è quello che oggi appare più scoperto. Inoltre, è molto duttile giocando anche sulla trequarti all’occorrenza.

Tra le idee per rinforzare la trequarti offensiva, il Sassuolo ha messo nel mirino anche Andrea Colpani, rientrato al Monza dopo il mancato riscatto da parte della Fiorentina. I neroverdi si sono già mossi per sondare il terreno, in concorrenza con la Lazio. Il profilo di Colpani, offensivo e versatile, si inserirebbe perfettamente nello scacchiere di Fabio Grosso, offrendo qualità tra le linee e alternative a Thorstvedt nel ruolo di trequartista. Si tratta ancora di un’idea, ma il Sassuolo osserva con attenzione in attesa di sviluppi. Sul piano difensivo l’esperto, duttile e abituato alla Serie A, Mazzocchi, potrebbe trovare a Sassuolo lo spazio che al Napoli è venuto meno negli ultimi mesi. L’interesse è concreto, e la trattativa potrebbe accendersi nei prossimi giorni.

Punti di forza e di debolezza della formazione

La forza del Sassuolo sta nel suo zoccolo duro: la società non ha rivoluzionato l’organico ma ha scelto di fidarsi di chi ha vissuto la B. La conferma di Fabio Grosso sulla panchina garantisce coerenza tattica e conoscenza del gruppo. Ma il vero simbolo della continuità è Domenico Berardi. Dopo l’infortunio al tendine d’Achille, il capitano neroverde è pronto a riprendere il suo posto al centro del progetto. A ribadirne l’importanza è stato lo stesso presidente, che ha dichiarato: “È la nostra bandiera: come società c’è sempre il desiderio di continuare con lui perché è un campione. Però mi lasci dire una cosa: il desiderio maggiore da parte mia è che Berardi possa ritornare utile alla Nazionale. Dall’infortunio ha recuperato bene e il mio desiderio è che possa rientrare nel giro azzurro perché credo che in questo momento anche l’Italia abbia bisogno di lui”.

Parole che vanno oltre la dimensione societaria, indicando in Berardi non solo un punto fermo per la salvezza, ma anche un possibile valore aggiunto per l’intero calcio italiano. In un Sassuolo che cerca stabilità, avere ancora al centro il suo capitano rappresenta più di una certezza: è un atto d’amore e di fiducia nel futuro.

Punti di debolezza

Il rischio è che l’esperienza in A manchi, soprattutto in mezzo al campo. Ghion e Boloca hanno talento ma devono dimostrare continuità. In difesa, serve leadership: Odenthal e Muharemovic possono crescere, ma qualche errore da “gioventù” va messo in conto. E poi c’è l’incognita Pinamonti: resta o parte? In ogni caso, l’attacco ha bisogno di alternative solide. Il purgatorio è finito, ma per non sprofondare di nuovo, il Sassuolo dovrà completare la sua “salvezza” anche fuori dal campo, con un mercato oculato e mirato.