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Santiago Gimenez, giocatore di origini argentine ma con nazionalità messicana, sta stregando i dirigenti dei club più importanti d’Europa a suon di gol in questa stagione, che si sta rivelando magica per l’attaccante del Feyenoord. Infatti, nelle 11 partite giocate quest’anno, tra Eredivisie e Champions League, il classe 2001 ha messo a segno ben 15 reti e 2 assist, arrivando ad avere una media goal degna dei grandi attaccanti. Ma scopriamo meglio di che tipo di giocatore stiamo parlando.

I primi passi

Santiago Gimenez è un figlio d’arte, infatti, il padre è Christian “Chaco” Gimenez, che è stato un centrocampista particolarmente conosciuto non solo in Argentina ma soprattutto in Messico, dove ha trascorso la maggior parte della sua carriera fino al ritiro nel 2019. Era doveroso fare questa introduzione perché il padre di Santiago, oltre al ruolo paterno, è il suo mentore nonché il suo agente (come sottolinea anche l’attaccante del Feyenoord nelle ultime interviste).

Proprio in virtù del forte legame con il Messico, Santiago, nato a Buenos Aires, ha deciso di rifiutare l’Argentina accettando la chiamata della selezione maggiore messicana, dichiarando di sentirsi messicano avendo vissuto nel paese nordamericano fin dall’età di 3 anni, con la quale ha già collezionato 20 presenze e 4 reti. Cresciuto nel settore giovanile del Cruz Azul, Santiago Gimenez è sbarcato in Europa nell’estate del 2022 dietro un investimento da 6 milioni di euro fatto dal Feyenoord. Attaccante prodigio, in famiglia viene anche chiamato con il soprannome di “Bebote”. Prima di arrivare in Europa, la sua carriera è stata un rapido crescendo di emozioni. Dall’esordio con la squadra dove è cresciuto, Cruz Azul, il 28 agosto del 2019 contro il Club Tijuana, fino alla vittoria del Torneo di Clausura 2021 davanti al Santos.

Che giocatore è?

Santiago Gimenez è un centravanti moderno e completo, dotato di un grande mancino. Parliamo di un attaccante molto dinamico che ama spaziare su tutto il fronte offensivo. La sua fascia preferita è la destra (anche se gli piace spaziare ovunque nella metà campo offensiva) dove può accentrarsi e concludere nello specchio con il piede forte. Per certi versi ricorda nelle movenze Domenico Berardi, con la stessa capacità di saltare l’uomo e poter inventare col suo mancino qualcosa di insidioso. Rispetto all’attaccante del Sassuolo, predilige meno la fascia e più la vicinanza allo specchio, come dimostrano i numeri impressionanti in fase realizzativa.

Inoltre, è molto abile nel gioco aereo, è dotato di buona fisicità e di un potente colpo di testa. Un calciatore che per caratteristiche potrebbe perfettamente adattarsi al sistema di gioco di una squadra che tende a schierare due attaccanti, e quindi, grazie alla capacità di riuscire a farsi trovare tra le linee e più in generale a supporto dei compagni, sarebbe ideale come partner d’attacco. Nonostante la giovane età sente la porta come pochi, spinto anche dalla ferocia agonistica che mette in campo partita dopo partita.

Parliamo del resto di un attaccante capace di avere un numero di reti superiore alle proprie presenze stagionali, in grado di segnare all’esordio in Champions League e mostrare come nel calcio moderno una prima punta debba essere quanto più tecnica possibile per poter emergere.

Le pretendenti

Gimenez sta macinando goal e alzando l’asticella, come sta aumentando dato dopo dato e rete dopo rete la sua valutazione, oramai inaccessibile per le squadre di medio-alto livello d’Europa. Secondo l’ultimo aggiornamento trasmesso dal Transfermarkt, il valore del cartellino di Santiago Gimenez si aggira sui 25 milioni di euro. Una cifra che in realtà non combacia perfettamente con la valutazione che il Feyenoord fa del ragazzo. Per lasciare andare l’attaccante messicano, infatti, gli olandesi chiedono circa 50 milioni di euro anche in virtù del contratto in scadenza nel giugno 2027.

Dunque, Santi Gimenez sembra già destinato a essere uno dei tormentoni del prossimo calciomercato estivo. Nonostante manchino ancora diversi mesi al nuovo anno e due stagioni prima dell’avvio delle trattative, i dati realizzativi e la capacità di essere re dell’area in Olanda e ora anche in Champions League, proiettano il giocatore al ruolo di grande “nuovo desiderio” delle grandi europee.

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