Vai al contenuto

Roma vuole l’Europa che conta. Le ambizioni delle squadre capitoline di centrare un piazzamento nella prossima Champions League passano dalla 31a giornata, che vedrà scontrarsi per le stesse posizioni in classifica anche Atalanta e Juventus, con il Napoli che aspetta l’Inter capolista e il Milan alle prese con l’ottimo Genoa di Ballardini. La Roma scenderà in campo domenica alle 18.00 in casa dei granata, alle 15.00 invece all’Olimpico toccherà alla Lazio di Simone Inzagi, che affronta i giallorossi allenati dal fratello Pippo. Gli undici di Fonseca arrivano all’appuntamento con il Toro dopo il successo di Europa League contro l’Ajax, ma nonostante i 90’ in più nelle gambe rispetto agli avversari di giornata i risultati degli ultimi otto confronti tra le due formazioni pendono nettamente a loro favore in virtù di sette successi e almeno tre reti realizzate in cinque di questi incroci. Anche ampliando il lasso temporale i giallorossi possono sorridere: nell’era Cairo infatti solo contro la Juventus (17 in 22 gare) il Torino ha registrato più sconfitte in Serie A che contro la Roma (16 in 23). Altrettanto vero però che i padroni di casa, da quando in panchina siede Davide Nicola, viaggiano ad una media di 1.27 punti a partita (con Giampaolo era dello 0.72): 14 punti in 11 sfide. Basti pensare che esaminando un’ipotetica classifica di Serie A da quando è subentrato, i granata sarebbero decimi (pur con una gara da recuperare). I protagonisti più attesi della gara sono Andrea Belotti da una parte, Borja Mayoral dall’altra. Il “Gallo” ha firmato sei sigilli contro i capitolini (inclusi tre nelle ultime tre sfide in campionato), ma finora è stato più incisivo all’Olimpico (cinque firme sono infatti arrivate in trasferta). L’attacco degli ospiti sarà invece affidato ad uno tra Dzeko e Mayoral, anche se il rendimento dello spagnolo in Serie A dice sette reti – come il bosniaco – ma con 259 minuti in meno disputati.

Nella Capitale invece, tre ore prima di Roma e Torino, scenderanno in campo Lazio e Benevento. I precedenti in Serie A sono tre e nel parziale i biancocelesti sono imbattuti grazie a due vittorie e un pareggio (nel match d’andata). Difficile pensare che il confronto tra Aquile e Streghe lasci a bocca asciutta in termini di gol, visto che nelle tre sfide di Serie A tra le due formazioni entrambe sono sempre andate a bersaglio (16 reti in totale, ben 5.3 di media). Più attenzione però dovranno metterla gli undici di Filippo Inzaghi, perché la tradizione della difesa del Benevento contro la Lazio non ha numeri incoraggianti: solo contro Roma (14 in quattro partite) e Inter (13 in quattro), i campani hanno subito più gol (12 sigilli in tre sfide per i biancocelesti). Vietato distrarsi per 90’ minuti; ma anche oltre se si considera che da quando Simone Inzaghi ha iniziato la sua prima stagione intera alla guida dei biancocelesti (2016/17) soltanto il Napoli (28) ha messo a segno più gol nell’extratime (26 reti all’attivo per i capitolini, includendo quella di Milinkovic-Savic al Verona nell’ultimo turno). A proposito di Milinkovic-Savic, potrebbe essere proprio lui il pericolo numero uno per la retroguardia giallorossa: il centrocampista serbo ha preso parte a 15 gol in questo campionato (sette reti, otto assist) e non ha mai fatto meglio in una singola stagione di Serie A. Dalla parte opposta proverà ad andare a bersaglio Gianluca Lapadula, che ci è riuscito una sola volta nelle ultime 23 presenze, ma che ha dolci ricordi dell’ultima sfida con i rivali di giornata nella Capitale, quando andò a referto nella sconfitta 4-2 con la maglia del Lecce.

 

Foto di testa (Sergej Milinkovic Savic) e contenuto a cura di Redazione Opta

 

Related Posts

None found