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Forse non è una rivalità sentita come quella che esiste tra altre squadre di Serie A, ma di certo quello che hanno vinto Juventus e Milan durante la loro nobile storia calcistica, origina gioco forza quella ricerca di superarsi l’un l’altra per accaparrare più vittorie, trionfi e trofei possibile. 

Le bacheche strabordano

Juventus e Milan hanno combattuto sul campo in occasioni, dopo lo vedremo, quasi leggendarie e certamente iconiche, ma quella tensione che si sente quando ad affrontare bianconeri e rossoneri in campo c’è l’Inter, non si avverte durante uno Juventus-Milan o Milan-Juventus che sia. 

Da una parte, quella bianconera, ci sono 36 scudetti, 14 Coppe Italia, 9 SuperCoppe italiane, 2 Champions League, 1 Coppa delle Coppe e 3 Coppe UEFA o Europa League, più un Campionato di Serie B. 

Dall’atra, quella rossonera, gli scudetti sono 18, accompagnati da 5 Coppe Italia, 7 SuperCoppe italiane, 7 Champions League, 2 Coppe delle Coppe e 5 SuperCoppe UEFA più due Campionati di Serie B. 

Una serie di trofei che inorgoglirebbero i tifosi di ogni squadra del mondo, anche se il peso specifico delle vittorie dell’una o dell’altra, sono sempre l’argomento più pepato delle discussioni tra i fans di Juve e Milan. 

Tanti tifosi e tanta storia

La Juventus, storicamente, è la squadra che vanta più tifosi sul suolo nazionale.

Secondo un sondaggio effettuato da Stage Up e Ipsos e pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, tra i 25 milioni che si dichiarano tifosi di una squadra di calcio italiana, la Juventus continua a spopolare in un campione che abbraccia appassionati di calcio dai 14 ai 64 anni. 

I bianconeri vantano un totale di circa 8,8 milioni di tifosi sullo stivale, più del doppio dell’Inter, 3,9 milioni e dello stesso Milan, 3,65 milioni. 

Di tutte le partite della Serie A, quello tra Juventus e Milan, è il match che si gioca quasi ininterrottamente da più tempo, visto che la prima volta che queste due squadre si affrontarono ufficialmente, fu nel lontano 28 aprile del 1901. 

Storicamente rappresentata dalla Famiglia Agnelli, il cui nome è legato a doppio filo con la tradizione del calcio torinese bianconero, la proprietà del Milan è invece stata oggetto di una diversificazione della proprietà, che solo negli ultimi decenni ha avuto in Silvio Berlusconi un presidentissimo di lungo corso, che è coinciso, peraltro, anche con la migliore stagione di vittorie della compagine rossonera. 

Le due famiglie hanno messo in risalto la propria rivalità imprenditoriale, trasferendola sul rettangolo verde, allorquando il Cavaliere è sceso letteralmente in campo, sfidando, con ottimi risultati, quella che sembrava una dinastia targata Agnelli, che durava da tanti anni. 

Questo dualismo ha portato a tanti successi in Europa, a dire il vero più da parte del Milan che della Juventus, vera e propria squadra schiacciasassi del Vecchio Continente in quel periodo, mentre la Juve ha messo le mani su tutta una serie di titoli nazionali, inclusi quelli dell’ultimo decennio che l’ha vista trionfare per ben 9 volte di fila. 

La finale di Champions del 2003 e le vittorie del Milan

Ma se vogliamo andare fino in fondo e trovare una sorta di Zenit che ci possa spiegare cosa è stata la rivalità tra Juventus e Milan, dobbiamo tornare indietro di poco meno di vent’anni per rivivere la finale tutta italiana della Champions League del 2003. 

Uno spettacolo che dipinse di BiancoNero e RossoNero l’Old Trafford di Manchester, che, nella sera del 28 maggio, ospitava la Finale numero 48, la prima in assoluto, e per adesso l’unica, giocata da due squadre italiane

Fu una partita molto nervosa, non tanto per gli episodi in campo, visto che furono solo tre gli ammoniti in 120 minuti di battaglia, quanto per la chiusura delle difese piuttosto arcigne quella sera, in cui Paolo Maldini fu eletto, per l’ennesima volta, il migliore in campo. 

Il grosso rimpianto della Juventus, fu quello di non aver potuto contare sul giocatore che in quella stagione era considerato uno dei punti cardine del centrocampo bianconero, Pavel Nedved, uno dei pochi a poter reggere l’urto di gente come Gennaro Gattuso e Clarence Seedorf, veri e propri portatori d’acqua della mediana milanista completata, in quella partita, da Andrea Pirlo. 

Poche furono le occasioni da una parte e dall’altra, ma in tanti si ricordano ancora oggi il gol annullato ad Inzaghi nei primi minuti per un fuori gioco di Rui Costa e l’incrocio dei pali colto da Antonio Conte verso la fine del primo tempo. 

La partita si chiuse solo ai rigori grazie al penalty decisivo realizzato da Andriy Ševčenko, dopo gli errori di Seedorf e Kaladze da una parte e quelli di Trezeguet, Zalayeta e Montero dall’altra. 

È la vittoria più importante della squadra rossonera contro i rivali della Juventus.

Nelle finali ufficiali, invece, il Milan ha festeggiato altre due volte, in quella di Coppa Italia del 1973 e in quella di SuperCoppa Italiana, del 2016. 

Curiosamente, anche in queste due occasioni, il Milan la spuntò ai calci di rigore. 

La Coppa Italia è bianconera

Dall’altra parte è invece giusto ricordare le sei volte che fu la Juve a sollevare il trofeo nelle partite decisive. 

Per scovare la prima bisogna tornare indietro addirittura al 1942, quando fu assegnata la Coppa Italia in due partite, andata e ritorno, esattamente come successe nel 1990, nel 2016 e nel 2018. 

Le altre due vittorie con la zampata della zebra, portano la data del 2003 e del 2018, che portarono nella bacheca della Vecchia Signora, due SuperCoppe italiane. 

In Campionato le due squadre si sono incontrate 204 volte in tutto e il bilancio è in favore della Juventus, che ha portato la posta piena a casa in 80 occasioni, lasciando il campo sconfitta per 61 volte a fronte dei 63 pareggi. 

Delle 26 gare disputate in Coppa Italia, invece, i bianconeri hanno chiuso vittoriosi per 11 volte contro 7 dei milanesi e 8 pareggi. 

In gare ufficiali, 234, 92 sono i successi della Juve e 68 quelli del Milan, rispettivamente con 335 e 303 gol segnati.

E la storia continua…