Vai al contenuto

Certe partite sono talmente belle che non si può neanche tentare di introdurle. Nel loro novero c’è senz’altro Real Madrid v Barcellona, il Clasico spagnolo – ma forse mondiale. Una sfida nella quale orgoglio e pregiudizio, da una parte come dall’altra, si fondono inestricabilmente, dando vita ad un match teso prima, durante e dopo la parola del campo.

  • Si gioca domenica 26 ottobre, a partire dalle ore 16:15 (italiane);
  • Real Madrid v Barcellona, il Classico del calcio spagnolo, è valevole per 10a giornata di Liga;
  • Si può vedere in TV in chiaro su Italia 1, Sport Mediaset (e Infinity, in streaming), ma anche su Dazn.

Come una corda di chitarra pizzicata dalla sapiente mano del suo artista, Real v Barça è la sinfonia della Liga, l’attacco di una storia ancora da scrivere, sotto lo sguardo sapiente ma beffardo di Eupalla, che ne ammira l’evoluzione nel tempo. Eterno è il fascino di questa sfida, che rinnova i suoi protagonisti ma non perde la sua aura.

Un Real v Barça decisivo per la classifica

Certo, non tutti i “classici” hanno avuto lo stesso peso, e non sempre capita che la partita diventi anche una partita decisiva a livello di classifica per entrambe. È questo però il caso di questa stagione, la 2025/26. Il Barcellona arriva alla contesa con 22 punti, frutto di 7 vittorie, un pareggio e una sconfitta (4-1 in casa del Siviglia, due giornate fa) finora. Il Real Madrid di punti ne ha invece 24: ha vinto 8 partite su 9, perdendo solo il derby con l’Atletico de Madrid, in casa dei colchoneros, col punteggio di 5-2.

Che i gol subiti dal Real in questa sfida non vi ingannino, però. La squadra allenata da Xabi Alonso ha infatti subìto meno gol di quelli presi nel singolo match con l’Atletico nelle successive 8 partite: indice non solo di una crescita costante in fase difensiva, nonostante le numerose assenze (rimangono ai box, ancora, Carvajal, Alaba, Rudiger e Mendy), ma del fatto che quella partita è stata una sì rovinosa ma anche isolata caduta, e non quindi un segnale d’allarme generale.

Due squadre formidabili, soprattutto in attacco

Oltre alla difesa, poi, il Real Madrid sta trovando grandi risposte dal suo reparto offensivo. Il primo dato, tattico, testimonia il buon lavoro di Xabi Alonso, se è vero che il Real Madrid è la squadra che segna di più in Europa da recupero alto – o altissimo, nella trequarti campo avversaria praticamente. Tutti i giocatori dell’attacco partecipano a questo pressing iniziale, che sta portando i suoi frutti. Ma le risposte Alonso le sta ottenendo anche a livello d’atteggiamento.

Il talentissimo Guler, quando è chiamato in causa, risponde sempre presente – 4 assist, tutti da 3 punti, finora. Kylian Mbappe, da cui ci si aspettava un ulteriore salto, finora ha risposto presente: 10 reti in 9 partite sono numeri da alieno, quale Kylian effettivamente è, ma ancora doveva dimostrare d’essere qui a Madrid. Anche Vinicius sta andando alla grande con 5 reti segnate finora – una in più del miglior marcatore blaugrana: Ferran Torres.

Il Barcellona di Flick, se dietro rimane ballerino – usiamo un simpatico eufemismo – davanti risponde colpo su colpo ai madrileni. Sono infatti 24 i gol segnati dai blaugrana (miglior attacco con +14 di d.r. col Real Madrid, che ha dalla sua la miglior difesa con 9 gol subiti). Il grande talento del Barça Lamine Yamal, che a 18 anni appena compiuti ha già timbrato 4 volte il cartellino nel Clasico, sarà della partita nonostante i dubbi della vigilia, che ha infuocato con delle dichiarazioni quantomeno rivedibili: “Il Real Madrid? Rubano e si lamentano sempre”. Come se servisse ulteriore pepe su una sfida che è già incandescente di suo. Meglio così, comunque. Per noi s’intende. Prepariamoci a vivere una partita da sogno.