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Non rappresenta certamente l’ultimo treno, visto che non siamo nemmeno a metà della stagione, ma la partita di domenica sera al Santiago Bernabéu, quella che chiuderà il 17° turno insieme al posticipo del lunedì tra Cadice e Granada, potrebbe dare una mazzata difficile da assorbire da parte degli uomini di Simeone in caso di sconfitta contro quelli di Carlo Ancelotti.

Occasione da non perdere

Il Derby di Madrid rappresenta quest’anno la partita probabilmente più importante in chiave titolo della Lega, anche e soprattutto in virtù della clamorosa crisi di gioco e risultati che sta investendo il Barcellona del dopo-Messi.

Dopo un inizio stentato, il Real Madrid ha cominciato a mettere fieno in cascina ed è reduce da ben 5 vittorie consecutive in campionato, che hanno permesso ai blancos di accumulare un vantaggio in classifica di ben 8 punti sulla più diretta inseguitrice che in questo momento risponde al nome del Siviglia, che ha comunque una partita da recuperare.

Un match in meno rispetto al Real, lo ha giocato anche l’Atletico, che viaggia a quota 29 punti in classifica, quarto e con 10 punto di ritardo dagli odiati cugini in maglia bianca.

L’occasione è quindi propizia per provare a ricucire parte dello svantaggio, visto che con due potenziali vittorie, quella della partita di domenica sera e quella del recupero, il divario tra le due squadre scenderebbe sensibilmente, addirittura a 4 punti.

L’arrivo di Griezmann e di De Paul, sembravano aver aumentato il potenziale della squadra del Cholo dopo la trionfante stagione dello scorso campionato, quando l’AM riuscì a spezzare un’egemonia di 7 campionati vinti da Real e Barcellona, ma, almeno fino ad oggi, così non sembra essere.

I “Colchoneros” hanno dovuto affrontare alcune inaspettate battute d’arresto, come quella del pareggio contro il Levante ultimo in classifica per 2-2 e la sconfitta recente dell’ultimo turno di campionato contro il Maiorca.

Inoltre l’Atletico ha patito più del previsto per il passaggio del turno di Champions League, colto solo all’ultima giornata dopo la sconfitta interna col Milan del penultimo turno, alla quale l’Atletico ha rimediato con la vittoria larga in quel di Porto.

Le chiavi del match

L’ormai proverbiale pragmatismo della squadra allenata da Simeone, ha comunque prodotto risultati importanti negli ultimi anni, ma occorre sempre fare i conti con l’esigenza di un calcio sempre più votato all’attacco, in cui la fase offensiva, gioco forza, emerge su quella difensiva, anche in virtù della crescita di tutta una serie di attaccanti dotati di caratteristiche fisiche che sprigionano potenza e velocità sempre più volte meno contenibili dalle difese avversarie.

Dal punto di vista prettamente tattico, i due allenatori rimangono fedeli ai loro moduli, 4-3-3 per Ancelotti e 3-5-2 per Simeone, con alcuni elementi della squadra praticamente intoccabili.

Nelle ultime uscite il mister italiano non ha praticamente mai rinunciato ai tre di centrocampo ai quali si affida maggiormente, Modric, Casemiro e Kroos, mentre la punta centrale, Benzema, è una sorta di totem che sta dimostrando di vivere una stagione da mille e una notte.

Dall’altra parte Suarez sarà ancora una volta indisponibile, per cui il duo d’attacco sarà formato da Griezmann e Cunha, con particolari licenze offensive assegnate all’Ex Udinese Rodrigo De Paul.

Un allenatore dell’esperienza di Simeone sa benissimo che non ci sono tantissimi punti deboli da sfruttare in un gruppo che gioca ormai da parecchio tempo insieme come quello del Real Madrid. Uno di questi coccia con l’atteggiamento tattico preferito dall’allenatore argentino, quello di provare a ripartire dopo aver conquistato la palla sulla propria metà campo.

È risaputo, infatti, che la capacità di mettere in fuorigioco gli attaccanti avversari, è uno dei pochi crucci della squadra di Ancelotti, insieme ai duelli aerei e l’idiosincrasia verso i giocatori di qualità delle squadre rivali. Ma per fare tutto questo l’AM dovrà prendere il pallino del gioco in mano, perché è difficile che il potenziale offensivo del Real non riesca, prima o poi, a mettere almeno un pallone alle spalle di Oblak.

Interessante, sotto questo aspetto, il dato dei gol realizzati nelle ultime 8 partite dell’Atletico Madrid, visto che in 7 di queste, sono stati segnati almeno 3 gol.

Dall’altra parte il Real Madrid dovrà approfittare delle croniche disattenzioni difensive di questa stagione, tra le quali i falli commessi in zone piuttosto pericolose del campo, in questo senso le posizioni di Modric e Kroos saranno determinanti.

Probabili formazioni e dove vedere la partita

Real Madrid 4-3-3: Courtois; Mendy, Alaba, Militao, Carvajal; Kroos, Casemiro, Modric; Asensio, Benzema, Vinicius

Atletico Madrid: 3-5-2: Oblak; Felipe, Hermoso, Kondogbia; Llorente, Lemar, Koke, De Paul, Carrasco; Cunha, Griezmann

La partita è riservata agli abbonati DAZN, a partire dalle 21,00 di domenica 12 dicembre.