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Natale 2023: Arsenal al comando con 40 punti e Liverpool secondo, assieme all’Aston Villa, a quota 39.

Per un attimo sembra di tornare indietro di 35 anni, quando Gunners e Reds si contesero fra il 1988 e il 1991 ben quattro titoli della vecchia First Division: finì con due trionfi a testa.

Tre decenni e un lustro dopo, il campionato più bello del mondo, la Premier League, ci riconsegna questo testa a testa: la banda di Arteta a dettare il passo e gli uomini di Klopp in scia, senza niente togliere al valoroso Aston Villa di Unay Emery che sogna di essere il terzo incomodo, fra i due litiganti.

Lo scontro diretto di sabato 23 dicembre lascia tutto inalterato: 1-1 ad Anfield Road e in attesa del tour de force fra Boxing Day e capodanno, sono i londinesi a guardare tutti dall’alto in basso. Toccando ferro però, perché la cabala è nemica dell’Arsenal, che quando chiude al comando a Natale poi spesso altri ( Liverpool compreso, ma anche i Reds hanno un conto aperto con la Dea Bendata ) ne approfittano.

Vediamo nel dettaglio.

Natale in testa, primavera da sconfitti

Da sempre il campionato inglese è una corsa ad ostacoli che ci ha regalato crolli clamorosi di chi a lungo ha tirato il gruppo in testa alla classifica: dalla First Division, alla Premier League, la storica è ricca di Natali con il titolo in tasca e poi, di primavere con il nulla cosmico in mano, per chi gioiva durante le feste.

Lo sanno bene i “Cannonieri” del Nord di Londra che nella loro storia recente, negli ultimi 20 anni, si sono trovati ben tre volte al comando, nell’ultimo turno prima di Natale e poi a maggio, il successo in Premier è svanito. Nel 2002-03, con il Manchester United che da febbraio in poi cambia passo e beffa i Gunners.

Storia che si ripete nel 2007-08: altro primo posto sotto l’albero di Natale e cinque anni dopo quella seconda piazza finale, Henry e soci chiuderanno addirittura terzi, sempre con lo United a trionfare. Infine, l’ultima volta, la scorsa stagione: un mondiale a stravolgere i calendari, l’anno che sembra propizio per la truppa di Arteta, ma dopo l’illusione natalizia, arriva la doccia gelata di marzo: crollo Arsenal e sorpasso decisivo del City, con Saka e soci secondi, per il 19^ anno consecutivo di digiuno da titolo inglese.

Una situazione che conosce bene anche il Liverpool. I Reds ben quattro volte hanno chiuso al comando Natale, negli ultimi due decenni: nel 2008-09 e alla fine esultò quel volpone di Sir Alex Ferguson con i Diavoli Rossi. Nel 2013-14, quando nel finale di stagione il City approfittò di due passi falsi degli uomini allora allenati da Brendan Rodgers e mise la freccia per il trionfo.

Un film che si ripeterà anche nella stagione 2018-19 e nella season 2020-21: Liverpool Re sotto l’albero di Natale e Manchester City Campione d’Inghilterra a maggio. Una maledizione nella maledizione.

Quei Vecchi duelli anni ’80

Come detto in precedenza, l’attuale testa a testa in classifica tra Arsenal e Liverpool, riporta alla mente i duelli che hanno caratterizzato gli ultimi anni della First Division: dalla stagione 1987-88 alla stagione 1990-91. Due successi dei londinesi, con quello clamoroso del 1989 ottenuto all’ultimo minuto dell’ultima giornata in casa del Liverpool e annesso sorpasso verso la gloria.

Altrettanti trionfi Reds, ultimi squilli per un club che dovrà attendere qualcosa come 30 anni prima di tornare sul tetto d’Inghilterra. In quegli anni così particolari per il calcio d’oltre manica, fu l’ultima grande rivalità, prima del rivoluzionario ingresso della Premier League sulla scena calcistica.

Oltre 30 anni dopo, Arsenal e Liverpool sono lì a contendersi il primo posto, sotto il famoso albero di Natale. Rispetto a tre decenni fa, la situazione è sicuramente più complessa ed aperta anche altre squadre: Aston Villa, Tottenham e Manchester City (una gara in meno), possono inserirsi per la volata al titolo, nella seconda parte della stagione.

Il tempo ci dirà chi può ambire alla gloria e chi invece avrà passato un altro Natale sognando, per poi svegliarsi di colpo a Primavera, con il nulla cosmico in mano e l’amaro in bocca.

Sediamoci in poltrona e godiamoci lo spettacolo.