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Archiviata l’ennesima estate bollente caratterizzata da colpi di mercato da veri e propri oscar, dal 15 agosto 2025 al 24 maggio 2026, venti squadre si sfideranno in un torneo che è molto più di un campionato: è un film d’azione lungo nove mesi, con trame imprevedibili, eroi e cattivi, colpi di scena e finali da brividi. Sul palco c’è il Liverpool, campione in carica, che vuole bissare il trionfo con una rosa rinforzata e fame di vittorie. Ma non mancano i rivali pronti a rovinargli la festa: l’Arsenal di Arteta e il Manchester City di Guardiola sono lì, affilano le armi e puntano dritti al trono. Alle loro spalle, il Chelsea rinato, il Newcastle ambizioso e il Manchester United – come ogni anno da quando sir Alex se n’è andato – in fase di rilancio sognano il colpo grosso.

Poi ci sono le outsider di lusso: Aston Villa e Tottenham, pronte ad approfittare del minimo passo falso per infilarsi nella lotta al vertice. E in fondo alla griglia, con il coraggio dei debuttanti e la speranza dei miracoli sportivi (il Leicester di Ranieri ritorna subito in mente), ecco le tre neopromosse – Leeds United, Burnley e Sunderland – pronte a dare battaglia per restare tra i grandi. Con il mercato ancora aperto fino al primo settembre e un calendario pensato per garantire più fiato durante il Natale, l’equilibrio potrebbe restare intatto fino all’ultima curva. Prepariamoci: la Premier è pronta a regalarci adrenalina, gol spettacolari e quelle storie che solo il “campionato più bello del mondo” sa scrivere.

Tic-tac, tic-tac: manca sempre meno!

Dunque il campionato inglese ripartirà venerdì 15 agosto e si concluderà domenica 25 maggio, seguendo il consueto formato: 38 giornate e 20 squadre in lotta dal primo all’ultimo turno. Sarà un’annata intensa, con le sfide di Premier che si intrecceranno con Champions League, Europa League, Conference e FA Cup. Tra gli appuntamenti più attesi ci sono i big match che potrebbero indirizzare la classifica come Liverpool – Manchester City alla nova giornata (19 ottobre) e alla 28esima (15 marzo) oppure Arsenal – Manchester City all’11esima (2 novembre) e alla 31esima giornata (5 aprile). Le pause per le nazionali si terranno dall’8 al 16 settembre, dal 6 al 14 ottobre, dal 10 al 18 novembre e dal 23 al 31 marzo. Occhi puntati anche sul Boxing Day (26 dicembre), che regalerà sfide di lusso come Chelsea – Arsenal e Manchester United – Newcastle. L’ultima giornata, il 25 maggio, vedrà tutte le partite in contemporanea: 90 minuti che potrebbero essere decisivi per il titolo, 90 minuti da cardiopalma!

I Favoriti

Liverpool – Il campione che vuole il bis

La stagione scorsa dei Reds è stata praticamente perfetta. Arne Slot, dopo il trionfo, non si è adagiato sugli allori. Il mercato ha portato innesti di qualità assoluta, uno su tutti Florian Wirtz. Il gioco di Slot, verticale e aggressivo, trova nuovo carburante in una rosa più profonda, capace di affrontare campionato e Champions League con maggiore equilibrio. La sfida principale sarà mentale: riconfermarsi in Premier è una montagna che solo i grandi club sanno scalare, ma il Liverpool è lì, pronto a scrivere la storia!

Arsenal – Il progetto di Arteta arriva alla maturità

Il percorso di crescita dei Gunners è chiaro e progressivo. L’Arsenal, già secondo l’anno scorso, ha investito in modo mirato: Gyökeres per dare peso e varietà all’attacco, Zubimendi per solidità in mediana, e Madueke per imprevedibilità sulle fasce. La rosa è giovane ma con sempre più esperienza internazionale, e Arteta ha dimostrato di saper gestire la pressione. Il punto interrogativo resta la capacità di reggere la corsa su tre fronti e di rispondere nei momenti di crisi. Ma il potenziale è altissimo, e l’Emirates Stadium sogna un titolo che manca da 21 anni.

Manchester City – Guardiola e la rivoluzione silenziosa

L’uscita di scena di Kevin De Bruyne segna la fine di un’era, ma Guardiola non è uomo da piangersi addosso. Il City ha rinnovato con l’arrivo di Tijjani Reijnders, Rayan Cherki e del portiere James Trafford, oltre al ritorno di Rodri – che però starà fuori circa due mesi colpa di un infortunio nella preseason – che restituisce equilibrio al centrocampo. Il tecnico catalano sta plasmando una nuova identità tattica, forse meno dipendente dal possesso esasperato e più incline alla verticalità. L’adattamento non sarà immediato, ma l’organico resta tra i più forti al mondo. Scartarli dalla corsa al titolo sarebbe un errore da dilettanti.

Gli Outsider di lusso tra Europa e sogni di gloria

Chelsea – L’era Maresca inizia a fare sul serio

Dopo anni turbolenti, i Blues hanno ritrovato un’identità. Con Enzo Maresca in panchina, il Chelsea ha conquistato la Conference League e il Mondiale per Club, dimostrando solidità e gioco. Il progetto mira a riportare il club stabilmente in Champions, ma se la squadra saprà mantenere costanza e concentrazione, potrà inserirsi anche nella corsa al titolo. Il vero nodo sarà la gestione della profondità di rosa e la tenuta difensiva nei big match. Stamford Bridge, però, è tornato a crederci.

Newcastle United – Ambizione e identità

Con un progetto tecnico chiaro e risorse economiche notevoli, il Newcastle è pronto a un altro passo avanti. Eddie Howe ha creato una squadra intensa, capace di pressare alto e mantenere equilibrio. L’esperienza della Champions dello scorso anno servirà a consolidare mentalità e consapevolezza. Se le big dovessero inciampare, i Magpies hanno le carte per approfittarne, anche se la lotta su più fronti richiederà una gestione perfetta delle energie.

Manchester United – Amorim e la nuova era

I Red Devils affrontano una stagione di transizione, ma con segnali incoraggianti. Ruben Amorim, nuovo tecnico, porta idee fresche e un approccio propositivo. L’arrivo di Matheus Cunha e la valorizzazione dei giovani talenti fanno pensare a un progetto a medio termine. Difficile vederli subito campioni, ma potrebbero essere la mina vagante della stagione, capaci di togliere punti pesanti alle rivali dirette.

Aston Villa – La solidità come arma

La squadra di Unai Emery ha costruito il proprio successo su organizzazione e compattezza. Con una rosa equilibrata e un’idea di gioco chiara, l’Aston Villa può confermarsi tra le prime della classe e sognare l’accesso alla Champions. La continuità sarà la chiave.

Tottenham Hotspur – Variabile impazzita

Reduce dal trionfo in Europa League, il Tottenham di Ange Postecoglou ha ritrovato fiducia. Il gioco offensivo e dinamico, unito a un gruppo in crescita, lo rende un avversario scomodo per chiunque. Se saprà gestire i momenti di calo, può inserirsi in alto.