Dopo 17 anni di astinenza, il Tottenham Hotspur torna a vincere un trofeo. Nel 2008 si era trattato di una “misera” – si fa per dire – League Cup, l’attuale Carabao, niente a che vedere con il prestigio della vittoria maturata ieri sera al San Mames di Bilbao, che ha decretato il trionfo degli Spurs nella finale di Europa League contro il Manchester United, triste solitario y (non) final.
Protagonisti della vittoria sono stati senza dubbio Postecoglou, che aveva promesso un titolo ad inizio anno («vinco sempre qualcosa al mio secondo anno»), gli italiani Vicario e Udogie, e le vecchie conoscenze della Serie A Romero e Bentancur. Andiamo a vedere con quali voti.
Le pagelle del Tottenham
Guglielmo VICARIO 6 – Poco preciso nel primo tempo, ma attento, nella ripresa rischia di rovinare la festa degli Spurs uscendo male e quasi a vuoto in presa alta. Per sua fortuna, Van de Ven è attento. Sul finale, una buona parata su un tiro da fuori.
Pedro PORRO 6,5 – Annulla Mount per 70 minuti, producendosi anche in un paio di cross insidiosi messi dentro nel primo tempo. A fine partite esplode in un fiume di lacrime. Di gioia meritata.
Cristian ROMERO 7 – Leader assoluto della difesa, regge anche mentalmente la sfida, quando inizia a innervosire Maguire e con lui tutto lo United. Hojlund, in questo duello tra ex atalantini, non la vede praticamente mai.
Micky VAN DE VEN 7,5 – Lo abbiamo scritto poc’anzi: il suo salvataggio sulla linea vale una coppa. Un colpo di reni alla Tamberi, per salvare il colpo di testa di Hojlund ormai diretto in porta. Oltre all’episodio decisivo, una bella partita al centro insieme a Romero.
Destiny UDOGIE 6,5 – Avvio timido, con Diallo che gli mette un po’ di paura negli uno contro uno. Esce però con personalità alla distanza, riuscendo nella ripresa a mettere davanti alla porta Solanke dopo un’ottima chiusura nella sua area di rigore. Dal 90′ Djed SPENCE sv.
Pape Matar SARR 7 – In mezzo al campo fa sentire i tacchetti. Mette al centro, con un colpo di sciabola affilata, il pallone sul quale Shaw svirgola e Johnson tramuta in go. Dal 90′ Archie GREY sv.
Yves BISSOUMA 7,5 – Uomo ovunque di Postecoglu, che non a caso lo elogia ogni volta che può. Sporca ogni singola linea di passaggio del Manchester United e martella con continuità. Solo l’arbitro, tutt’altro che all’inglese, ne frena l’incontenibile energia.
Rodrigo BENTANCUR 6,5 – Un paio di bei palloni nel primo tempo, poi come tutta la squadra si pianta a protezione dell’1-0 e da lì non si scolla più. D’altra parte ormai l’esperienza di questo ragazzo è quella di un veterano.
Brennan JOHNSON 7,5 – Johnson è una sorpresa solo per chi non lo conosce abbastanza. Giovane, ma già molto forte, approfitta dello svarione di Shaw e punisce i diavoli rossi. È decisamente lui l’uomo partita, nonché uno dei più importanti della storia degli Spurs. Dal 79′ Kevin DANSO 6.
Dominic SOLANKE 6 – Forse quello che ha faticato maggiormente nel Tottenham ieri sera. Là davanti ne vede poche e quando Udogie lo imbecca nell’unica palla buona (vedi sopra) incespica col controllo.
RICHARLISON 7 – Si piega sulle ginocchia, stremato dai crampi, a 20’ dalla fine (sic!). Nella resa, l’ardore di una partita giocata con grandissimo cuore, e uno spirito che fa la differenza nelle finali. Dal 66′ Heung-min SON 6 – Non giocava dai quarti contro l’Eintracht, d’andata. Ma in quanto simbolo Spurs non poteva certo mancare alla festa. Postecoglu si affida al suo estro e alla sua personalità per preservare un vantaggio tanto esiguo quanto d’oro. Il suo ingresso, dal punto di vista tecnico, rispecchia una lunga assenza dal campo. Ma dal punto di vista umano, il destino gli consegna ciò che a lui (e all’amico Kane) non era riuscito in passato: vincere col Tottenham, dopo 10 anni di onorato servizio spursy.
All. Ange POSTECOGLOU 7 – Solitamente, aveva detto, al secondo anno Postecoglou vince trofei. Aveva cambiato l’avverbio con “sempre”, e due sere fa in conferenza aveva risposto per le rime a un giornalista che gli aveva quasi dato del clown. Ad una difesa attesa molto alta come sempre, ha risposto con precauzione. A chi gli imputava troppi gol presi, ha blindato la porta con un clean-sheet. Sarà addio, a fine stagione? Probabile, ma da condottiero eccezionale. Che è arrivato laddove neanche Conte e Mourinho erano riusciti.
Le pagelle del Manchester United
André ONANA 5,5 – Malino nel primo tempo su un’uscita alta, come il collega Vicario. Sul gol forse poteva avere un pizzico di reattività in più, anche se la deviazione iniziale di Shaw cambia l’ordine delle cose.
Leny YORO 6 – Tiene tutto sommato bene su Richarlison dal punto di vista difensivo. Non commette particolari errori. Spara un tiro in curva a 1’ dal termine.
Harry MAGUIRE 6 – La vera lotta è con Romero, perché su Solanke ha gioco abbastanza facile. Lo United perde ma la partita del centrale inglese non è negativa. E d’altra parte se i Red Devils se l’erano potuta giocare, la partita, era grazie al suo gol contro il Lione.
Luke SHAW 5 – La sua deviazione, per quanto sfortunata, alla fine costa al Man United il trofeo. Un dettaglio non da poco, suo malgrado, in una finale europea.
Noussair MAZRAOUI 5,5 – Fa molto poco in fase offensiva, dietro è attento ma non sempre preciso. Dall’85 Diogo DALOT sv.
CASEMIRO 5,5 – Una prova senza acuti né grande personalità da parte del brasiliano, che in mezzo al campo è sopraffatto dall’intensità di Bissouma, ma anche di Sarr.
Bruno FERNANDES 5,5 – Non è la sua posizione preferita e si vede. Prova comunque a legare i reparti ma lo fa in modo scolastico, da 6 in pagella. Ecco perché merita il 5.5.
Patrick DORGU 5 – Sembra, onestamente, un pesce fuor d’acqua. D’altra parte passare in pochi mesi dalla lotta retrocessione in Serie A ad una finale dell’Europa League non è esattamente un cammino graduale. Dal 90′ Kobbie MAINOO sv.
Amad DIALLO 6 – Mette in crisi Udogie per una buona mezz’ora, ma cala terribilmente nella ripresa.
Mason MOUNT 4,5 – A chi si chiede, vedendolo in campo, dove sia Garnacho, non c’è una controrisposta pronta ed efficace. In effetti è un fantasma. Dal 71′ Alejandro GARNACHO 6 – Il suo ingresso impegna subito Vicario. La sua esclusione dall’undici titolare resta un mezzo mistero, come farà notare il fratello in una storia Instagram.
Rasmus HOJLUND 5 – I due centrali del Tottenham lo annullano. La sua reazione è altrettanto nulla. Dal 71′ Joshua ZIRKZEE 6 – Al di là di un giallo un po’ stupido, ma esagerato, le sue giocate aiutano lo United nell’assalto – chiamiamolo così – finale. Ma senza particolari giocate di qualità.
All. Ruben AMORIM 5 – La sua squadra parte bene, sembra concentrata ed è ben messa in campo. Ma alla lunga si spegne. Rimane incomprensibile la scelta di tenere fuori Garnacho per 70’. Ne deve mangiare ancora, il portoghese, di fish & chips. Va solo capito se ancora allo United.