Da quando Nico Paz ha cominciato a far vedere a tutto il mondo di cosa è capace, l’Inter ha messo gli occhi su di lui, tanto che i primi contatti con il Como, che ne possiede il cartellino, risalgono a febbraio.
Ma le condizioni che lo hanno fatto approdare la scorsa stagione sulle rive del lago, imposte dal Real Madrid, sono molto sbilanciate a favore della squadra spagnola e la trattativa non è certo tra le più semplici.
Il cartellino di Nico Paz
Nonostante si parli incessantemente di una eventuale trattativa che deve passare per forza dalle prese di posizione del Real Madrid, occorre mettere in chiaro subito che il cartellino di Nico Paz è a tutti gli effetti del Como.
In sede di trasferimento alla società lariana, però, la squadra spagnola ebbe la brillante idea di premunirsi in caso di esplosione del fantasista argentino, tanto che mise sul tappeto l’opzione di ricompra in tre fasi a tre investimenti diversi, fissando il costo a 8 milioni per il 2025 ( opzione scaduta ), 9 milioni per il 2026 e 10 milioni per il 2027.
Il tutto ingarbuglia e non di poco un eventuale trasferimento del jolly offensivo sudamericano, ma la novità è che l’Inter è tornata alla carica.
Il tramonto del 3-5-2?
Il fatto che la società nerazzurra avesse scelto per la panchina Cristian Chivu in modo da dare continuità al modulo posto in essere da Simone Inzaghi negli anni precedenti, il famigerato 3-5-2, sembra che possa diventare un falso paradigma.
L’acquisto di Bonny, l’età fin troppo avanzata di alcuni dei protagonisti del centrocampo delle ultime ottime stagioni dei nerazzurri, qualcuno che reclama la cessione, fanno propendere per una possibilità che fino a qualche settimana fa sarebbe stata solo un’utopia, il cambio di modulo.
In effetti se c’è una cosa che si poteva rimproverare, passateci il termine, all’ex allenatore dell’Inter, è stata la difesa a oltranza del suo 3-5-2, tanto che i detrattori dell’allenatore piacentino, hanno sempre pensato che in determinate occasioni si sarebbe potuto usare come base questo schieramento ma, nel caso di partite nate male, si è notata la poca lucidità nel ragionare in maniera diversa.
Chivu chiede un trequartista
Fatta salva questa precisazione, l’elemento che maggiormente diventa il centro nevralgico di un eventuale cambiamento, è ovviamente il neo allenatore della squadra nerazzurra, Cristian Chivu, che all’indomani dell’arrivo di Bonny dal Parma e di Sucic e Luis Henrique e il riscatto di Zalewski, ha probabilmente intravisto la possibilità di cambiare qualcosa.
Il 3-5-2- di Inzaghi non prevedeva il trequartista puro, con Calhanoglu che veniva chiamato in causa spesso in costruzione e per questo partiva praticamente da mediano davanti alla difesa, tenendo i 4 compagni di reparto, se non in linea, poco davanti a lui per scatenare poi il gioco tra mezze ali e corsie esterne.
Adesso Chivu, il trequartista, invece, lo vorrebbe, anche perché con Asllani siamo ai titoli di coda e nessun altro in rosa ha le caratteristiche che servirebbero per giocare dietro le punte.
Torna l’idea Nico Paz
Tra tutte le opzioni disponibili sul mercato, quella di Nico Paz appare la più affascinante e se sotto traccia le due società non hanno mai finito di dialogare ( Zanetti è molto amico del padre di Nico Paz, Pablo ), di concreto non è mai successo nulla.
C’è da fare i conti con le clausole che mettono tra gli attori protagonisti delle trattative riguardanti il fantasista argentino il Real Madrid, che, a parte il già citato diritto di ricompra dal Como in tre fasi, tra le altre cose ha anche il 50% del ricavo in sede di eventuale trasferimento del giocatore ad altra squadra che non sia il Como.
Transfermarkt parla di un valore di mercato che si aggira intorno ai 35 milioni, che si attesta come il più alto dallo scorso marzo, per una valutazione che non è mai scesa, anche e soprattutto grazie al rendimento di un giocatore che non ha quasi mai tradito le attese, alla luce dei 6 gol e 9 assist prodotti in 35 partite.
Como attivissimo
C’è un altro scoglio in una eventuale trattativa tra le squadre in questione, quello della frenetica attività in entrata della squadra lariana, che appare tra quelle che in Italia sta operando maggiormente per far sognare i propri tifosi.
Ciò significa che a livello societario, anche in virtù delle promesse fatte a Fabregas per non abbandonare il Lago di Como ( anche in questo caso si era parlato di Inter prima dell’arrivo di Chivu ), le finanze non mancano e la proprietà indonesiana della Djarum appare poco incline a fare sconti.
Nico Paz è inoltre un pupillo dell’allenatore spagnolo e la trattativa con l’Inter si farà solo nel caso in cui arrivasse un’offerta che non si può rifiutare, in virtù del fatto che deve metterci bocca anche il Real Madrid, non certo una delle società con le quali sia più semplice trattare.
Non è tanto un problema di costo del cartellino e di guadagno sulla vendita, quanto su quei diritti di ricompra che i blancos possono esercitare nei prossimi due anni, cosa che all’Inter non può andare a genio.
Staremo a vedere gli sviluppi.
