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Oggi si giocano le prime due partite del torneo che andrà a incoronare la miglior squadra al mondo tra i diversi campioni continentali.

Ci siamo. È arrivato il momento del Mondiale per Club, competizione storicamente prevista per dicembre, tra le tante rinviate e spostate a causa della pandemia di Covid-19 che ha scombussolato i calendari. Il torneo mette di fronte le sette vincitrici delle maggiori coppe continentali, più la squadra trionfante del campionato riguardante il Paese ospitante, in questo caso il Qatar. In quel di Ar Rayyan, si sfideranno oggi Il Tigres Uanl, squadra messicana campione del Nord e Centro America, contro l’Ulsan Hyundai, i sudcoreani vincitori dell’Afc Champions League, alle ore 15 italiane, mentre alle 18:30 i Diavoli Rossi dell’Al-Ahly, egiziani e vincitori della Champions Africana, saranno di scena contro l’Al-Duhail, campione del Qatar nell’ultima edizione del campionato locale. L’Al-Duhail è arrivato al secondo turno per forfeit, difatti la prima partita, quella che avrebbe dovuto dare il la alla competizione, è saltata per il rifiuto dell’Auckland City, formazione neozelandese nominata campione dell’Ofc Champions League, impossibilitata a partire dalla propia nazione per le politiche sulla quarantena imposte dal governo. Come di consueto, i pezzi grossi entreranno in gioco nelle semifinali, con il Palmeiras contro la vincente di Tigres-Ulsan e il Bayern Monaco a sfidare una tra Al-Duhail e Al-Ahly. I verdi di San Paolo hanno vinto la loro seconda Libertadores neanche una settimana fa, battendo nel derby paulista il Santos grazie a un gol al minuto 99 di Breno. Tante “vecchie glorie” del campionato italiano hanno potuto festeggiare nel Palmeiras lo storico successo, a partire da Felipe Melo, ex Fiorentina, Juve, e più recentemente Inter, Gustavo Gomez, due anni al Milan tra il 2016 e il 2018 con 18 presenze in Serie A, Luiz Adriano, anche lui ai rossoneri, dove non ha propriamente lasciato il segno, e Alan Empereur, un’intera carriera in Italia per il difensore di Ipatinga, cresciuto nel vivaio viola e protagonista in A e B con le maglie di Salernitana, Foggia, Bari e Verona, squadra da cui è attualmente in prestito proprio al Palmeiras.

In tutto questo, ovviamente, la grandissima favorita è il Bayern Monaco, protagonista di uno splendido Triplete l’anno scorso grazie ai successi in campionato, Coppa di Germania e Champions League. Impressionante soprattutto la marcia nella bolla della scorsa estate: 4-1 al Chelsea dopo il 3-0 di Londra, 8-2 al Barcellona, una delle sconfitta più pesanti nella storia blaugrana, 3-0 alla sorpresa Lione e 1-0 in finale contro il Psg, per la sesta Champions della sua storia. Quest’anno i tedeschi hanno già vinto la Supercoppa Tedesca e la Supercoppa Europea, potendo quindi puntare ai sei titoli in un anno, impresa riuscita solo al Barça nel 2009. I biancorossi di Flick paiono inarrestabili, 22 vittorie, 5 pareggi e appena 2 sconfitte in stagione fino ad ora, primi nella Bundesliga con sette punti di vantaggio sul Lipsia secondo, già in volata per vincere il nono Meisterschale di fila. Il Bayern, già due volte vincitore della Coppa Intercontinentale, ha già sollevato il Mondiale per Club nel 2013, al termine della finale con cui superò 2-0 i marocchini del Raja Casablanca. L’ultimo trionfo di una formazione non europea risale all’anno prima, quando il Corinthians batté il Chelsea, per il resto, nelle ultime sette edizioni è stata sempre la vincitrice Uefa a trionfare. Dopo il Bayern ci sono state quattro vittorie del Real Madrid e una a testa per Barcellona e Liverpool, con le squadre sudamericane, in teoria le più forti sulla carta, che per ben tre volte non sono riuscite neanche a centrare l’obiettivo finale. L’anno scorso il Liverpool ebbe bisogno dei supplementari per avere la meglio sui carioca del Flamengo, quest’anno l’atto conclusivo del torneo è previsto per l’11 febbraio, giovedì prossimo, in cui vedremo se ci saranno state sorprese o se sarà ancora una volta tripudio tedesco.

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