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Ultima chiamata per il Diavolo. Il Milan pare essere in una profonda crisi, dove a farla da padrone sono svogliatezza e totale assenza di un’idea tecnico-tattica. Pioli sembra aver perso contatto con il gruppo e persino chi era approdato a Milanello con il sorriso e le migliori intenzioni, è ora disilluso, quasi rassegnato ad una stagione deludente.

La sfida contro il PSG è un definitivo bivio. Non solo dal punto dei vista dei risultati, ovvio che avere Kylian Mbappé in rosa rende tutto più complesso, ma serve la prestazione. È necessario credere nei propri mezzi e la sigla della Champions League deve risvegliare quell’istinto europeo che da sempre ha caratterizzato la storia del Milan.

Milan

La stagione del Milan sta avendo una vorticosa impennata verso il basso che neppure il più pessimista dei tifosi si sarebbe potuto aspettare. L’avvio dei rossoneri è stato scoppiettante e frizzante tanto nel gioco quanto nei risultati. Qualcosa a cui non si era più abituati e che è durato fino al Derby. Nella sfida tutta milanese contro l’Inter nulla ha funzionato. Condizione atletica inadeguata e approccio mentale pessimo. Alcuni dei nuovi acquisti che si era contraddistinti sin da subito per la loro esuberanza e fame di successi, sono parsi scialbi ed inconsistenti. I veterani non hanno fatto di meglio. La loro svogliatezza e rassegnazione è stata sintomatica di una squadra incapace saper affrontare i big match. Il campionato è stato poi in parte rimesso in carreggiata, al netto delle sfide perse contro Juventus ed Udinese, tant’è che ora gli uomini di Pioli sono tuttora ancorati alla parte della classifica.

In Champions League è necessario stilare un’analisi differente. La prima uscita europea è stata contraddistinta da una buona prestazione del gruppo. Contro il Newcastle sarebbe stato possibile andare in gol in più occasioni. La più lampante è probabilmente il colpo di tacco lisciato da Leao. Il portoghese è sembrato più interessato a mettere a segno un Eurogol destinato ad essere ricordato e riportato nei giornali piuttosto che a portare a casa tre punti utili alla prima casalinga. L’inizio di una sorta di declino si è verificato con il Borussia Dortmund. La fiumana gialla ha inizialmente intimidito il Milan, in particolare l’ex più prestigioso in campo, ovvero Christian Pulisic. Il primo tempo ha presentato poche note liete, nel secondo i rossoneri sono parsi più convinti ma il risultato non è cambiato. Secondo 0-0 consecutivo ed una capacità realizzativa ai minimi storici. La debacle definitiva si è verificata al Parco dei Principi. Pochi guizzi e poche idee, anzi una netta resa senza lottare, dove a salvarsi non è stata nemmeno la prestazione.

Psg

Il Paris Saint Germain punta come ogni anno alla vittoria del campionato francese. Esattamente come lo scorso anno, la compagine parigina si trova a dover lottare per la vetta con l’underdog di turno. Attualmente si tratta del Nizza, allenato dal tecnico italiano Francesco Farioli. I rossoneri hanno dato prova di forza proprio in casa dei parigini vincendo a casa loro. Tuttavia, la squadra di Luis Enrique è ancora ampiamente in corsa per il titolo nazionale. Lo spagnolo può indubbiamente contare su grandi campioni e giovani leve che tutto sommato si stanno mostrando all’altezza del compito. Warren Zaïre-Emery, nonostante la sua giovane età, si è già rivelato maturo e pronto per poter essere già definito un punto fermo per i compagni. In difesa l’esperienza di Hakimi, Marquinhos, Lucas Hernandez e Skriniar è il più delle volte sintomo di solidità. Per non parlare dell’impatto che hanno avuto Dembelé e Kang-in-Lee. Infine in attacco, il PSG può vantare colui che è universalmente riconosciuto come uno dei maggiori talenti calcisici contemporanei: Kylian Mbappé.

Questi grandi talenti presenti in rosa consentono a Luis Enrique di essere competitivo su più fronti, uno su tutti la Champions League. Il girone F vede il PSG capolista con 2 vittorie e una sconfitta. L’unico risultato negativo è stato maturato al St. James’ Park, unica occasione in cui la compagine francese è parsa opaca. Per il resto, la brillantezza e soprattutto il cinismo ha contraddistinto le sue prestazioni. Mbappé non ha mancato l’appuntamento con il gol quando necessario e sia con il Milan che con il Dortmund, il reparto difensivo si è mostrato all’altezza della situazione. Se il Paris Saint Germain metterà in campo il potenziale faraonico di cui dispone, non avrà alcuna difficoltà ad espugnare San Siro, tinta di rossonero. Al contrario, se i rossoneri daranno il colpo di reni tanto atteso, sarà verosimile poter assistere ad una sfida ad armi pari. Specie a centrocampo.

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