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Bisogna dubitare sempre di chi parla a targhe alterne di ‘partita della svolta’. È capitato per il Milan dopo la vittoria all’Olimpico contro la Roma, prima di prendere cinque fischi contro l’Inter nel Derby. È capitato alla Lazio di Sarri, addirittura in tre occasioni finora, dopo la vittoria a Napoli – cui è seguita la sconfitta con la Juventus –, il pareggio contro l’Atletico Madrid con Provedel al 94’ – poi 1-1 col Monza – e infine ieri, dopo il successo casalingo contro il Torino (2-0).

E allora? Cosa aspettarsi dal big match del settimo turno di Serie A tra Milan e Lazio? Sono due squadre in crescita, quella di Pioli e quella di Sarri, ma sono anche due squadre che continuano ad avere le proprie fragilità – magari nascoste momentaneamente dalle due vittorie, ma pur sempre presenti sullo sfondo. Cerchiamo di studiare insieme dati, statistiche e numeri a confronto delle due squadre per capire che tipo di partita potrà uscire fuori sabato.

Prima però qualche info utile sul match, per seguirlo al meglio.

Le info utili su Milan-Lazio

  • Quando e dove si gioca: Milan-Lazio si giocherà a San Siro, Milano, sabato 30 settembre 2023. Il calcio d’inizio è fissato per le 18:00.
  • Dove vederla in TV: La partita sarà visibile su DAZN, via tv attraverso l’associamento del pacchetto all’abbonamento Sky, o in streaming.
  • Chi arbitra la sfida: –

I precedenti tra le due squadre

  • Partite totali: 188
  • Vittorie Milan: 84
  • Vittorie Lazio: 40
  • Pareggi 64
  • Gol fatti Milan: 302
  • Gol fatti Lazio: 223

Le scelte di Pioli e Sarri per Milan-Lazio

  • Qui Milan. Contro il Cagliari Pioli ha impiegato un massiccio turnover che ha messo in mostra la bontà del mercato rossonero. Aspettiamoci qualche cambio contro la Lazio, contando però che in settimana – come per i biancocelesti – i rossoneri riprenderanno il cammino in Champions League. Possibile 3-5-2 con Pulisic in panchina e Adli nuovamente impiegato in mediana davanti alla difesa.

MILAN (3-5-2): Maignan; Thiaw, Kjaer, Tomori; Calabria, Loftus-Cheek, Adli, Reijnders, Theo Hernandez; Giroud, Leao.

  • Qui Lazio. Mister Sarri, che contro il Toro ha sorpreso tutti – inserendo Rovella al posto di Cataldi e Vecino al posto di Kamada –, è ancora alla ricerca dell’undici titolare. Contro il Milan, squadra muscolare per eccellenza, aspettiamoci la conferma dell’uruguaiano: possibile anche l’impiego di Kamada dal primo minuto. Possibile cambio anche in attacco, con Pedro che insedia Zaccagni dal 1’.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Kamada, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.

Le statistiche di Milan e Lazio

Dall’ultimo match giocato, escono dei dati molto interessanti tanto sul Milan quanto sulla Lazio. Partiamo dai rossoneri, che hanno attaccato in massa la porta di Radunovic – realizzando 17 tiri totali verso lo specchio, secondo numero più alto in stagione dopo quello contro il Newcastle – ma che hanno anche subito tantissimo: 16 tiri (di cui appena 6 in porta, però). Alla Unipol Domus, il Milan ha vinto il 59,2% dei duelli ma ha anche aumentato la qualità del palleggio rispetto alla media stagionale (intorno al 90%) realizzando il 93% di precisione nei passaggi tentati.

C’è un altro dato, diciamo caratteriale, che può rincuorare Pioli: per la prima volta da settembre 2022 (in quel caso contro l’Inter, 3-2) il Milan è riuscito a rimontare da situazione di svantaggio. Non solo: le reti di Okafor e Tomori (1-1 e 1-2) sono arrivate nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, come era già accaduto altre tre volte in questo campionato – nessuna squadra di Serie A ha fatto meglio.

Dall’altra parte c’è una Lazio che ha i migliori numeri del campionato dal punto di vista fisico: 116,705 km medi a partita, due in più rispetto al Monza (114,698 km) che è seconda nel campionato in questo fondamentale. I numeri della Lazio sono impressionanti anche per quanto riguarda la media di scatto: 9,788 km a partita, nessun altro ha questi numeri in Serie A. Questi dati vanno però interpretati: quest’anno finora abbiamo visto spesso una Lazio lunga tra i reparti, che se correva lo faceva in modo confuso. Non è capitato col Toro: la squadra è stata sempre molto corta, merito soprattutto dell’equilibrio a centrocampo portato da Vecino e Rovella. Quest’ultimo ha chiuso da recordman di km percorsi (13,680) e al secondo posto per velocità media rispetto ai compagni (10,98 km/h).

La Lazio è una squadra che continua a produrre poco – ieri 3 tiri nello specchio, con due gol – ma che sta ritrovando quella solidità difensiva che lo scorso anno è stata la chiave per raggiungere il secondo posto – con 21 clean-sheets totali. Inoltre contro il Torino ha ritrovato uno smagliante Zaccagni, tornato al gol dopo 14 partite a secco in campionato.

Cosa attendersi dalla sfida

La Lazio non vince a San Siro dal 2019 e, con Sarri, ha sempre perso in questo stadio tra campionato e coppa. Difficile ricordare una trasferta più ostica, storicamente, per la Lazio del Comandante. Eppure, il Milan ha dimostrato finora tanta qualità davanti quanta fragilità dietro, e se la Lazio saprà difendersi come dimostrato contro il Torino potrà alla lunga inserirsi negli spazi lasciati aperti dalla difesa rossonera.

Il Milan aggredirà subito i biancocelesti, in uno stadio che spingerà i rossoneri dal 1’ al 90’. Pioli sa che questa è già una tappa decisiva per le speranze di titolo e non può fallire. Attenzione anche al fattore cambi, con le due squadre che dovranno necessariamente gestirsi in vista dell’impegno in Champions in settimana.