Uno dei giocatori più vincenti degli anni 2000 appende le scarpe al chiodo. Marcelo Vieira da Silva Junior, o semplicemente Marcelo, si ritira all’età di 36 anni. Nemmeno un’età così avanzata per un campione del suo calibro. Colpa del finale burrascoso con la Fluminense, il suo ultimo club, con il quale ha rescisso il contratto lo scorso novembre dopo la furibonda lite con il tecnico Manu Menezes al termine di una partita, finita anche sul web e diventata ben presto virale. E pensare che, prima di annunciare il suo addio al calcio, Marcelo lo avremmo potuto anche ammirare nel campionato italiano, ma la trattativa con il Lecce a gennaio è saltata proprio all’ultimo.
UN PALMARES DA LEGGENDA
A livello di club, Marcelo ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Con il Real Madrid, l’eclettico esterno mancino brasiliano, dotato di tecnica sopraffina e capace di svolgere benissimo le due fasi, ha conquistato per 6 volte la Liga, per 5 volte la Champions League e in 4 occasioni il Mondiale per Club, senza contare i successi per così dire minori, 5 Supercoppe e 2 Copa del Rey. Tornato il patria nel 2023 con il trasferimento alla Fluminense, ha vinto tutto anche con il club brasiliano, conquistando il Campionato Carioca, la Taça Guanabara e, a livello internazionale, la Copa Libertadores e la Recopa Sudamericana. Il grande acuto gli è mancato solo a livello di nazionale, perchè con la Seleçao si è dovuto accontentare di una Confederations Cup, nel 2013, e di due podi olimpici, conquistando un argento e un bronzo.
IL FINALE AMARO ALLA FLUMINENSE
Dopo 15 anni di Real Madrid, Marcelo ha deciso di ritornare il Brasile, nel club in cui ha mosso i primi passi calcistici: la Fluminense. Un’avventura iniziata alla grande, con la conquista di 4 trofei, ma proseguita sempre peggio e conclusasi in maniera pessima. Durante il match con il Gremio dello scorso 2 novembre, Marcelo si è rifiutato di entrare in campo nei minuti finali, come gli aveva chiesto il tecnico Mano Menezes. Ne è scaturita una lite furiosa tra i due, che ha portato l’esterno a chiedere la rescissione contrattuale con il club a poche ore dall’accaduto.
IL RETROSCENA SUL LECCE
Marcelo aveva salutato così la Fluminense, ma non il calcio giocato. O almeno quelle erano le sue intenzioni. Da svincolato, pensava di trovare un club che gli potesse offrire ancora un ultimo palcoscenico prima del ritiro e il Lecce sembrava la soluzione giusta. Il brasiliano non aveva mai fatto mistero di voler provare a giocare nel nostro campionato e il club salentino era alla ricerca di un esterno, possibilmente dotato di esperienza, da inserire nell’organico di Giampaolo per percorrere la strada verso la salvezza, dopo la cessione monstre di Dorgu al Manchester United. C’era però un problema, i 3 mesi di inattività del giocatore, che avrebbe richiesto del tempo al giocatore per poter riacquistare la forma e poter essere finalmente utile alla causa dei giallorossi. Così, il ds Pantaleo Corvino ha deciso di non portare a termine la trattativa, preferendo puntare sull’ivoriano Konan N’dri. Così, Marcelo non ha potuto fare altro che salutare il calcio giocato.