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L’Inter ha innescato la fuga, ma lunedì a San Siro arriva l’Atalanta. Il Monday Night della 26a giornata è tutto nerazzurro. Da una parte la capolista di Antonio Conte, a caccia del settimo successo in campionato, dall’altra la Dea di Gian Piero Gasperini, che vorrebbe la quinta vittoria e punta al piazzamento in Champions. Tra le formazioni in lotta per il piazzamento europeo però c’è anche il Napoli, che contro il Bologna domenica sera dovrà dimostrare di aver imparato dagli errori commessi col Sassuolo.

Sei vittorie di fila, primo posto a +6 sul Milan e sei clean sheet nelle ultime otto. L’Inter ora sembra davvero aver trovato la quadra. Antonio Conte, dopo diversi mesi e tanto lavoro, inizia a vedere la sua creatura. I meccanismi sembrano rodati a i suoi uomini rispondono a perfezione ai suoi dettami. Passati i test con Milan e Lazio però al Meazza arriva un’altra corazzata; quella dell’ex allenatore Gasperini. La sua Atalanta è tornata a fagocitare gli avversari e a segnare parecchio (11 reti realizzate nelle ultime tre sfide di campionato), tant’è che si sfidano i due migliori attacchi in questo torneo. Il bilancio recente tra le due formazioni è a favore dei padroni di casa, che dopo aver incassato due sconfitte interne consecutive sono rimasti imbattuti nelle ultime sei: quattro vittorie seguite da due pareggi. L’ultimo successo della Dea contro il Biscione in questo stadio risale infatti a marzo 2014, con Stefano Colantuono in panchina. Da aggiungere che da un lato i meneghini hanno tenuto la porta inviolata a Milano in quattro degli ultimi sei incroci in A e che l’unica occasione in cui l’Atalanta ha incassato più di sei gol in un singolo match nel torneo nell’era dei tre punti a vittoria è stata nel marzo 2017, proprio contro l’Inter in trasferta (7-1). All’epoca mattatori del confronto furono Icardi, Banega e Gagliardini; oggi le armi in attacco si chiamano Romelu Lukaku (18 reti e otto assist nel campionato in corso), Lautaro Martinez (13 e cinque) e in ultimo Alexis Sanchez, reduce da una doppietta in casa del Parma e in grande spolvero. Gli avversari tuttavia non sono da meno, a partire da Luis Muriel (cinque gol con quattro maglie differenti contro l’Inter in Serie A) e passando per Gosens (nove sigilli all’attivo in questa competizione e suo miglior rendimento eguagliato). Una sfida a tutto campo, che mette in palio obiettivi differenti ma che entrambe proveranno a vincere in tutti i modi.

Al Napoli serve un reset + restart. Per evitare qualsiasi contraccolpo dopo il 3-3 col Sassuolo maturato al fotofinish in seguito all’errore di Manolas, gli undici di Gattuso dovranno azzerare le distrazioni della sfida con i neroverdi e ricominciare dal Bologna di Mihajlovic. Al “Maradona” arrivano gli avversari contro cui i campani hanno segnato più gol in Serie A: 181, dei quali ben 42 (il 23%) nelle ultime 15 partite di campionato (2.8 di media a match nel parziale). E anche i rivali contro cui hanno la striscia aperta più lunga di partite con almeno una rete all’attivo (ben 15). Difficile immaginare un match senza reti realizzate, incerto al contrario l’esito finale, visto che la formazione partenopea ha perso due delle ultime quattro gare con gli emiliani (1V, 1N), rimediando tanti ko quanti nelle precedenti 11 sfide (8V, 1N). Protagonisti attesi del match senza dubbio Lorenzo Insigne e Dries Mertens. Insigne è il giocatore che ha segnato la prima rete del match più volte (sette) nella Serie A in corso, ed è a un solo gol dal raggiungere Edinson Cavani (78) al quinto posto nella classifica dei migliori marcatori del Napoli nella competizione. Mertens invece vanta il miglior score contro il Bologna in A, contro cui ha timbrato 11 volte il cartellino in 12 sfide. Senza tralasciare che l’attaccante belga è a -2 da quota 100 gol nella massima competizione (ora a quota 98). Sul versante opposto i pericoli per la retroguardia che schiererà Gattuso si chiamano Barrow e Sansone. Cinque gol e cinque assist per il gambiano (una sola partecipazione in meno finora rispetto alla scorsa stagione); due sigilli e due passaggi vincenti per l’azzurro nelle ultime cinque presenze in campionato (tanti quanti nelle precedenti 39 precedenti partite disputate). Da sottolineare inoltre che contro il Napoli Sansone ha messo a referto due marcature nelle ultime tre uscite, dopo essere rimasto a secco nelle precedenti quattro.

 

Foto di testa e contenuto a cura di Redazione Opta

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