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Nessuna sorpresa in cima alla Ligue 1 nell’11ª giornata: il Paris Saint-Germain liquida con facilità la pratica Montpellier, il Monaco vince contro il Brest e il Nizza di Francesco Farioli mantiene la vetta grazie alla vittoria sul Rennes.

Bicchiere mezzo vuoto per quanto riguarda gli altri due italiani, tornati in campo dopo gli eventi che hanno portato al rinvio di Marsiglia-Lione: Rino Gattuso conquista un punto con il suo Marsiglia contro il Lille, così come un visibilmente segnato Fabio Grosso pareggia per 1-1 in Lione-Metz. In entrambi i casi, risultati che non spostano né in meglio né in peggio una classifica che rimane ancora deficitaria per quanto riguarda i rispettivi obiettivi.

Attento Milan: questo PSG sta iniziando a girare

Il Paris Saint-Germain ha messo in chiaro contro il Montpellier che il periodo di “rodaggio” di Luis Enrique può definitivamente considerarsi concluso.

I parigini sono passati in vantaggio dopo una decina di minuti grazie ad un bellissimo sinistro di Kang-In Lee, il giovane coreano che sta confermando tutto il talento che l’avevo reso uno dei pezzi pregiati della cantera del Valencia. Dopo un infortunio e gli impegni ai Giochi Asiatici, da fine ottobre è entrato stabilmente in formazione: è il suo primo centro in campionato dopo quello messo a segno contro il Milan.

A inizio ripresa poi tutta la qualità del PSG si è vista nel gol del 2-0: scambio di alta classe tra il gioiellino cresciuto in casa Warren Zaire-Emery (che pochi minuti prima aveva mancato il raddoppio tirando debolmente dopo una serpentina strepitosa al limite dell’area) e Ousmane Dembélé, assist di tacco del secondo per per il potente tiro di destro del primo che si insacca in porta mentre tutto il Parco dei Principi si lascia andare in cori di ammirazione.

Non passano nemmeno dieci minuti che il neo entrato Vitinha (subentrato a Lee) conclude un’altra splendida azione portata avanti da Dembélé ed Hakimi (autore anche dell’assist del primo gol) tirando di precisione all’angolino per il gol del 3-0.

Anche quando non è Mbappé a risolvere le gare, il PSG ha ormai assimilato gli insegnamenti di Luis Enrique. Non si può certo dire che sia una squadra che prescinde dalle prodezze dei singoli, ma nella miglior scuola barcelonista del tecnico spagnolo le prodezze individuali sono integrate in un sistema di gioco che le facilita e le valorizza.

Il tutto protetto da una coppia di difensori come Marquinhos (al 300° successo con la maglia del PSG) e Skriniar, che in vista di San Siro sta rispolverando i ricordi dei derby passati (così come Hakimi).

Intanto Farioli continua a blindare la porta e godersi la vetta

Mentre il PSG da spettacolo, il Nizza continua a procedere in testa alla classifica con la porta blindata. La squadra di Francesco Farioli è l’unica squadra europea ancora imbattuta in tutte le competizioni insieme al Bayer Leverkusen (e limitandosi al campionato si aggiunge solo il Bayern Monaco).

Il vantaggio sui parigini è di un solo punto (c’è però da considerare che il Nizza ha vinto al Parco dei Principi), ma quello che impressiona, in particolare in un campionato così ricco di gol come la Ligue 1, è la tenuta difensiva della squadra: solo 4 gol subiti, per un totale di 8 clean-sheet su 11 partite giocate.

Un perfetto baluardo della più autentica tradizione italiana, se è vero che alle spalle del Nizza in Europa ci sono ben 3 squadre italiane tra le difese meno battute in campionato (Juventus con 6, Inter e Bologna con 8).

E l’attenzione difensiva che i ragazzi di Farioli mettono in campo è evidenziata dal fatto che non è ancora mai successo che il Nizza sia andato in svantaggio: quando ha subito gol, è sempre successo dopo essere passati in vantaggio.

È una squadra attenta ed equilibrata, di certo non spettacolare, ma non per questo rinunciataria: si tratta della seconda squadra della Ligue 1 per occasioni create (e anche al secondo per occasioni non concretizzate). Siamo ben distanti insomma dall’”Allegrismo” messo in campo dalla Juventus.

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