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Momentaneamente terza in classifica la squadra biancoceleste, il Genoa continua a fare risultato, buon punto per il Bologna.

Un sabato di Serie A atipico, con appena tre partite giocate dopo le due di ieri, in cui tutte le luci sono puntate sul Derby. Oggi, però le luci della ribalta sono per la Lazio, ancora vittoriosa: togliendo la debacle con l’Inter di settimana scorsa, sono 7 vittorie nelle ultime 8 per i capitolini, sempre più in alto, 43 punti, terzi come la Roma, che gioca domani. Una partita non facile quella contro la Sampdoria di Claudio Ranieri, vinta con tenacia e determinazione. Non segna Immobile, comunque pericoloso, ma è Luis Alberto a far saltare il banco, grazie alla rete decisiva su assist di Milinkovic-Savic, al settimo passaggio chiave della stagione. I blucerchiati provano a reagire, i padroni di casa sciupano più volte il raddoppio con lo sciupone Muriqi, ma alla fine riescono a centrare l’obiettivo e portare a casa i tre punti.

Genoa – Verona è stata la partita più spettacolare, tra due squadre rocciose e in salute. Ilic porta avanti i suoi poco dopo il quarto d’ora di gioco, Lasagna sbaglia clamorosamente davanti alla porta, cogliendo anche un palo nella ripresa. Su un errore della difesa pareggia Shomurodov, dentro nell’intervallo, ma l’ex Juric torna sotto con il capitano Faraoni al 61esimo di gioco. I liguri rimangono anche in dieci per l’infortunio di Pellegrini, a cambi terminati, ma il Grifone non molla mai, e al quarto di recupero Badelj piega le mani di Silvestri con un missile da fuori. È il gol del 2-2 che dà il settimo risultato consecutivo al Genoa per la gioia di Ballardini, gli scaligeri sono noni in classifica. Un punto più su dei veneti c’è il Sassuolo, bloccato sull’1-1 nel posticipo serale contro il Bologna. Un ottimo punto quello degli uomini di Mihajlovic, perché, dopo il vantaggio di Roberto Soriano, arriva dopo appena mezz’ora il rosso diretto a Hickey per un brutto fallo, e per i felsinei è un’ora di partita in inferiorità numerica. Ciccio Caputo riesce a pareggiare, ma i neroverdi non riescono più a sfondare il muro bolognese, e così lo scontro del Mapei termina senza un vincitore.

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