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Per la Juventus di Andrea Pirlo, eliminata dal Porto negli ottavi di Champions League, la 27a giornata di Serie A sarà fondamentale per capire se e quanto contraccolpo avrà prodotto sulla squadra l’uscita dalla competizione. I bianconeri scenderanno in campo domenica alle 18.00 in casa del Cagliari, in un match che a questo punto diventa davvero cruciale. Posticipo serale sarà invece il big match tra Milan e Napoli. Il Diavolo ha l’obiettivo di difendere il secondo posto, mentre per Insigne e compagni la sfida di San Siro rischia di essere uno sliding doors per rientrare nella lotta al quarto posto.

Alla Sardegna Arena la Juventus non può non arrivare da favorita: il bilancio recente dice otto successi nelle ultime nove sfide e una sola sconfitta (anche se nella gara più recente disputata proprio sul campo dei rossoblù); una striscia condita oltretutto da ben sette clean sheet. In particolare dal loro ritorno in Serie A (2016/17), i sardi hanno segnato appena tre reti in nove sfide ai piemontesi, che non a caso sono gli avversari con cui hanno registrato la media gol più bassa nel periodo (0.33 a match). Contraccolpo o meno, Ronaldo e compagni sanno che per mirare alle posizioni alte della classifica, domenica servirà fare risultato. Anche in relazione al rendimento fuori casa i numeri dei bianconeri sono nettamente incoraggianti, dato che solo l’Inter (22) ha raccolto più punti della Juventus (19) nelle ultime otto giornate. Discorso leggermente diverso per quel che riguarda i gol, soprattutto nei secondi tempi: la Vecchia Signora ne ha incassati appena 10 in trasferta in questo campionato, ma sei degli ultimi 10 sono proprio arrivati in questo intervallo temporale. Parziale in cui anche i rivali di giornata non brillano, considerato che tutte le ultime sei reti incassate dalla formazione rossoblù si sono concretizzate dal 45’ in avanti. Sfida nella sfida sarà quella tra i singoli: da una parte spicca João Pedro, che ha realizzato almeno 13 gol dopo le prime 26 giornate di Serie A per la seconda stagione di fila (16 nella scorsa); dall’altra la stella più luminosa a disposizione di Pirlo: Federico Chiesa, che ha già eguagliato il suo primato personale di assist in un singolo campionato di Serie A (sei, come nel 2019/20 con la Fiorentina), ma non aveva mai partecipato a 13 gol (sette reti e sei passaggi vincenti) nelle sue prime 23 gare in una singola stagione nel massimo campionato. Curioso invece un dato su Cristiano Ronaldo, tra i meno brillanti nelle ultime uscite dei bianconeri: tra i 18 stadi in cui ha giocato nella massima serie, ce n’è solo uno in cui non è ancora andato a bersaglio: la Sardegna Arena di Cagliari. Difficile pensare che non farà di tutto per timbrare il cartellino anche qui.

Il Milan è invece chiamato ad una prova di forza contro l’insidioso Napoli dell’ex Gattuso. Vietato però dare spazio alle questioni di cuore, perché nel posticipo del weekend i tre punti serviranno come aria ad entrambe le formazioni. I rossoneri sono imbattuti negli ultimi quattro incroci di campionato contro gli azzurri (vittoria nel match d’andata dopo tre pareggi consecutivi), ma attenzione perché è dal 2011 che non raggiungono cinque gare senza sconfitte con i campani (sei in quel caso). È proprio dalla stagione dell’ultimo Scudetto, inoltre, che il Diavolo non batte i partenopei in entrambe le sfide stagionali di Serie A. Ancora più indicativo per gli uomini di Pioli lo score casalingo contro i rivali di giornata, contro cui non vincono dal dicembre 2014. Da allora sono arrivate due sconfitte seguite da tre pareggi (due dei quali senza reti realizzate). Dall’altra parte al Napoli serve una scossa lontano dal “Maradona”: gli ultimi tre punti conquistati on the road risalgono allo scorso 10 gennaio contro l’Udinese. Il passo deve cambiare se l’obiettivo è restare in corsa per un piazzamento in Champions League. Gattuso ha ritrovato pedine fondamentali nel suo scacchiere; primo fra tutti Lorenzo Insigne, che è, al pari di Cristiano Ronaldo e Luis Muriel, il miglior marcatore in campionato da inizio 2021. Otto gol per il capitano del Napoli, che contro il Milan in Serie A ha timbrato ben sei volte il cartellino (tre delle quali proprio al Meazza). Difficile pensare che questo confronto si concluderà a reti inviolate, ma le statistiche suggeriscono di fare attenzione più ai secondi tempi, perché nei primi 45’ di gioco in questo torneo nessuna squadra ha subito meno gol di Milan (nove) e Napoli (10 come la Roma). Ancora più complicato immaginarsi i marcatori del match: i padroni di casa ne contano 15 differenti all’attivo – meno solo dell’Atalanta a quota 16 – e le ultime sette firme dei campani portano cinque nomi diversi, tra cui quelli dello scatenato Zielinski e il ritrovato Osimhen. Duello a 360°, con una posta in gioco altissima che non lascia spazio a dolci ricordi passati.

 

Foto di testa (Lorenzo Insigne) e contenuto a cura di Redazione Opta

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