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È ormai in rampa di lancio la seconda gamba delle semifinali di Coppa Italia, per le quali saranno impegnate Milan e Inter da una parte e Juventus e Fiorentina dall’altra.

La nostra analisi fa capo alla partita dell’Allianz Stadium, la seconda semifinale. Juventus e Fiorentina giocheranno l’una contro l’altra alle ore 21,00 di mercoledì 20 aprile, sapendo già il nome della prima finalista.

I precedenti di Coppa Italia tra Juventus e Fiorentina

PRECEDENTI IN COPPA ITALIA
Partite giocate15
Vittorie Juventus5
Pareggi4
Vittorie Fiorentina6
I precedenti in coppa Italia tra Juventus e Fiorentina

La Juventus sfida la Fiorentina in quello che è un sentitissimo grande classico del nostro calcio.

La rivalità tra le due squadre è sempre stata piuttosto accesa e ciò è accaduto sia negli anni ruggenti della Viola, quando, a inizio anni 80, rendeva la vita difficile ai bianconeri per la conquista dello scudetto.

Poi è successo negli anni successivi, quando alcuni giocatori di maggior spessore tecnico, sono passati dalla Fiorentina alla Juve, aumentando così la tensione tra le due tifoserie.

Per questo motivo la sconfitta dell’andata giunta in modo più che rocambolesco, brucia ancora di più ai tifosi viola, costretti a ingoiare l’amarissimo calice dell’autogol di Lorenzo Venuti quando tutto sembrava portare alla 0-0 finale.

Quello dell’andata è stato il 15° match di Coppa Italia disputato dalle due squadre l’una contro l’altra. Nonostante la Fiorentina sia la squadra che ha battuto in più occasioni la Juventus in questa manifestazione, in relazione ai match giocati, 6 su 15, nelle ultime sette partite la Juventus ha messo KO gli avversari in ben 4 occasioni, perdendo una sola volta e pareggiandone due.

La partita di andata: le statistiche del match

JUVENTUSFIORENTINA
45%% possesso palla55%
6Tiri Totali22
3Tiri in porta9
3Corner3
13Falli16
Le statistiche della gara di andata – Fonte https://www.transfermarkt.it/

È passato ormai più di un mese e mezzo dalla partita di andata e tante cose sono successe da quel fatidico 02 marzo che ha regalato la cocente delusione ai tifosi del Franchi.

Abbiamo perso un altro mondiale dove non saremo protagonisti, la Juventus è caduta in casa dell’Inter dicendo probabilmente addio alla corsa scudetto, per la quale comunque nutre ancora qualche speranza legata a potenziali frenate di Milan Napoli e delle stessa Inter e l’ultimo periodo sia per la Juventus che per la Fiorentina, è stato uno dei migliori della stagione.

Cominciamo col dire che la partita di inizio marzo fu piuttosto nervosa, con l’arbitro Guida intento a distribuire 5 cartellini gialli, cosa che, con ogni probabilità, farà la notte del 20 aprile anche il suo omologo, ancora non conosciuto nel momento in cui usciamo online.

Durante i 90 minuti dell’andata, la Fiorentina giocò un calcio più propositivo rispetto alla Juventus, mantenendo il possesso palla per un 55% piuttosto chiaro e tirando verso la porta avversaria 6 dei 21 tiri effettuati.

Fu uno solo quello dei bianconeri, sui sei totali.

In quella occasione, con Perin in porta, alla Juve mancò una caterva di materiale umano. A parte i lungo degenti Kajo Jorge, McKennie e Chiesa, quello era il periodo dei problemi fisici maggiori a Chiellini, Dybala, Alex Sandro e Rugani, tutta gente che, escluso quest’ultimo, ha ripreso il proprio posto da titolare, dando il via alla rimonta bianconera che ha permesso alla squadra di Allegri di prendersi la quarta posizione, l’ultima utile per partecipare alla Champions League dell’anno prossimo.

C’è poco di più da chiedere ad una Fiorentina volenterosa come all’andata e Italiano sarebbe ben contento di rivivere una serata come quella, magari con un risultato finale diverso.

Le chiavi tattiche della partita

Per la Fiorentina è necessario valutare le condizioni di Bonaventura e Odriozola, che probabilmente partiranno dalla panchina nel match contro il Venezia in campionato, per poi presentarsi al match con la Juventus, con qualche minuto in meno nelle gambe.

Il dilemma più importante in casa viola è l’utilizzo di Cabral. La punta arrivata a gennaio ha cominciato a fare bene nelle ultime settimane, con Piatek reduce da qualche acciacco che si porta dietro dalle partite in nazionale, ma ormai prontissimo in caso di necessità.

In realtà nessuno dei due ha fatto male nelle ultime uscite, ma l’allenatore della Fiorentina sa benissimo che i problemi di abbondanza sono sempre ben accetti.

La difesa a 4 dovrebbe essere la stessa dell’andata, con Biraghi, Igor, Milenkovic e Odriozola. È rientrato nei ranghi anche Torreria, ormai titolare a pieno regime, che agirà nel centrocampo a tre Castrovilli e Bonaventura.

Proprio il ruolo interscambiabile tra i tre, che giostrano sempre piuttosto bene con i due esterni offensivi, con ogni probabilità Nico Gonzalez e Ikone, saranno il punto focale sul quale lavorerà Italiano, vista anche la pericolosità sulla tre quarti della partita di andata.

Servirà maggiore precisione e cattiveria sotto porta, cruccio che ha fatto dell’andata un’occasione persa dalla Fiorentina.

La Juventus, eccezion fatta per la disgraziata partita contro il Villarreal e la già citata sconfitta contro l’Inter in campionato, arriva anch’essa da un periodo notevole sotto il punto di vista dei risultati.

Vlahovic sta segnando esattamente come la società e Allegri gli ha chiesto di fare per raggiungere la Champions League e, a prescindere dalle voci di mercato che lo vedrebbero lontano da Torino nella prossima stagione, anche Dybala, con tutte le difficoltà del mondo, sembra essere tornato ai livelli di un tempo.

Rispetto alla partita di andata, l’allenatore livornese ritrova Chiellini, Alex Sandro, Bernardeschi, Rugani e lo stesso Dybala, ma perde a centrocampo una pedina fondamentale come Locatelli, che all’andata giocò un match da mille e una notte.

Si dovrebbe rivedere Perin, portiere di Coppa, con due centrali della difesa a 4 che dovrebbero essere Chiellini e De Ligt, con Bonucci pronto a entrare in caso di necessità. Sandro e Danilo esterni bassi a supportare un centrocampo formato da Zakaria e Rabiot, con Vlahovic punta centrale, Cuadrado a destra uno tra Morata e Bernardeschi a sinistra e Dybala a giostrare dietro il centravanti serbo.