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Quarantotto anni oggi per il difensore centrale olandese che fece parte dell’United pigliatutto ma che ha fatto anche le fortune della Lazio. Oggi è apprezzato mister in USA

Jakob Stam è nato a Kampen il 17 luglio 1972. Ex calciatore, ruolo difensore, dopo aver ricoperto ruoli dirigenziali è attualmente l’allenatore del Cincinnati. Jaap (così era soprannominato) Stam era un centrale di difesa che all’occorrenza poteva giocare anche come terzino destro. Alto e robusto, discretamente rapido nello scatto nonostante la mole, aggiungeva una buona elevazione che lo rendeva molto abile nel gioco aereo. Nel 1996 venne acquistato dal PSV Eindhoven e al suo primo anno vinse la Coppa d’Olanda, il campionato olandese e la Supercoppa d’Olanda. L’anno successivo il PSV bissò il successo in Supercoppa d’Olanda e Stam esordì in UEFA Champions League. Nel 1998 Stam lasciò i Paesi Bassi e si trasferì in Inghilterra alla corte del Manchester United che lo acquistò per 10,6 milioni di sterline (la cifra più alta mai pagata ai tempi per un calciatore olandese). Esordì con la maglia dei Red Devils il 9 agosto 1998, nella sconfitta in FA Charity Shield contro l’Arsenal, mentre il 16 gennaio 1999 realizzò il suo primo gol con la maglia del club di Manchester, fissando il definitivo 6-2 nella vittoria contro il Leicester. Confermato titolare da Alex Ferguson, Stam contribuì ai trionfi dello United che, in quella stagione, conquistò il tanto ambito “treble” (campionato, Champions League e FA Cup), inanellando fra l’altro la serie record di quarantacinque incontri consecutivi senza sconfitte (dal 24 dicembre 1998 al 3 ottobre 1999). Nella stagione 1999-2000 arricchì il suo palmarès con la vittoria della Coppa Intercontinentale, vinta dai Red Devils contro i brasiliani del Palmeiras, e della seconda Premier League. Nella stagione 2000-2001 conquistò la sua terza Premier League. Quest’ultima annata si rivelò controversa per Stam, a causa sia di un grave infortunio che ne limitò il minutaggio, sia da sopraggiunte polemiche legate alla sua autobiografia, nel quale il difensore criticava i compagni di spogliatoio e l’allenatore Alex Ferguson. In estate, dunque, Stam venne messo sul mercato. Anni dopo, intervistato da Daily Mail, Fergurson definì la cessione dell’olandese come una delle sue scelte peggiori in carriera. Nell’agosto 2001, per compensare gli onerosi acquisti di Veron e Van Nistelrooy, il Manchester United cedette Stam alla Lazio, accettando la sostanziosa offerta della società biancoceleste da 48 miliardi di lire. Dopo una stagione difficile a causa dell’adattamento al calcio italiano, nella stagione 2002-2003 contribuì al quarto posto della Lazio in campionato e all’approdo alla doppia semifinale di Coppa UEFA contro il Porto. L’olandese, tuttavia, si infortunò poco prima della gara d’andata contro i portoghesi e la Lazio non riuscì a sopperire all’assenza del suo leader difensivo: dopo una sonora sconfitta per 4-1 nella gara d’andata, gli uomini di Roberto Mancini non andarono oltre lo 0-0 nel ritorno disputato a Roma, uscendo di scena dalla competizione. Nel mese di giugno, agli albori della nuova stagione 2003-2004, Stam attaccò duramente la politica di risanamento varata da Luca Baraldi, l’allora amministratore delegato del club biancoceleste: «Mi hanno offerto di pagarmi i quattro mesi di stipendio rimasti, relativi a questa stagione – ammonì – con delle azioni della società. In secondo luogo, la società richiede che per il prossimo anno tutta la squadra accetti una riduzione del 45% delle cifre stabilite dai contratti. Secondo me si tratta di una proposta ridicola. Capisco che il club sta attraversando un momento difficile, ma io non posso andare al supermercato e fare la spesa per la mia famiglia pagando con delle azioni». Le sue dichiarazioni non fecero altro che alimentare le voci di mercato, messe a tacere sia da Baraldi che dallo stesso Stam. L’olandese, così, cominciò la stagione 2003-2004 realizzando il primo dei due gol che permisero alla Lazio di battere il Beşiktaş nella prima gara della fase a gironi di UEFA Champions League. Chiuse poi la stagione con la vittoria della Coppa Italia, disputando da titolare entrambe le finali contro la Juventus. Il suo periodo biancoceleste si concluse così con 70 presenze e 3 reti in campionato. Il 17 maggio 2004, giorno della vittoria del suo 17º scudetto, il Milan annunciò l’acquisto di Stam dalla Lazio per 10,5 milioni di euro pagabili in due rate: il trentunenne difensore olandese sottoscrisse un contratto biennale fino al 30 giugno 2006 e fece il suo esordio in maglia rossonera il 21 agosto successivo, in occasione della Supercoppa italiana vinta contro la Lazio, sua ex-squadra. L’avventura di Stam al Milan finì nel gennaio del 2006, quando il club rossonero annunciò il trasferimento del difensore all’Ajax. Dopo aver vinto una Supercoppa d’Olanda contro il PSV, a causa di continui problemi fisici si ritirò dal calcio giocato. Intraprese allora la carriera di allenatore: dopo aver allenato nel settore giovanile dello Zwolle e dell’Ajax, esordì nel 2016 alla guida del Reading, passò nel 2018 alla prima squadra dello Zwolle, resto un anno, il 2019, al Feyenoord e dall’inizio del 2020 è al Cincinnati, team che partecipa al massimo campionato americano, la MLS.

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