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L’ultima volta che Inter e Roma si sono incontrate, i giallorossi lottavano per l’Europa coltivando un sogno – poi divenuto realtà: vincere la Conference League –, i nerazzurri invece giocavano gatto al topo col destino: quello che poco più di un mese dopo gli avrebbe inflitto la lezione più pesante, quella che viene da hybris.

Eppure, quell’Inter – rispetto alla versione 22/23, almeno finora – era una squadra vera. Certo, non aveva più quel sacro martello di Conte a tenerla sull’attenti 90 minuti a partita. Inzaghi, abile nel rispettare il lavoro del suo predecessore, aveva modellato la nuova Inter su un gioco più fluido, senz’altro più bello da vedere ma anche estremamente meno solido – oggetto, questo, delle nostre analisi infra.

La Roma, con tutti i limiti di una rosa costruita per iniziare – mica concludere – il percorso di Mou sulla panchina giallorossa, aveva dalla sua l’entusiasmo di chi sogna proprio in quanto debilitato: detto altrimenti, la Roma dello scorso anno era una scheggia impazzita, capace di partite memorabili e tonfi inenarrabili, ma sempre con una sua coerenza (figlia del carattere del suo allenatore). Quest’anno, qualcosa di quell’entusiasmo finora sembra essersi perso. Non nell’atmosfera allo stadio, sempre stracolmo e festante, ma nelle prestazioni sul campo.

Passi pure il capitombolo in casa dell’Udinese: questa Roma – più forte dello scorso anno – sembra subire paradossalmente la pressione di una crescita effettiva, tangibile, avvenuta grazie all’ultima scintillante sessione di mercato. L’infortunio di Wijnaldum, giocatore cruciale negli schemi di Mourinho, ha certamente complicato le cose.

Ma ora lo Special One ha bisogno di un’idea delle sue: di un colpo da maestro – qual è – che sappia risollevare le sorti tattiche ed emozionali di una stagione che dopo lo 0-1 casalingo contro l’Atalanta ha ridimensionato il proprio iniziale clamore.

Inter-Roma in breve

  • Quando si gioca: Sabato 1 Ottobre ore 18:00
  • Dove si gioca: Stadio Giuseppe Meazza, Milano
  • Arbitro: Davide Massa
  • Dove vederla: DAZN in streaming live e on demand
  • Probabile formazione Inter: (3-5-2) Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Gosens; Lautaro, Dzeko
  • Probabile formazione Roma: (3-4-2-1) Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Zaniolo; Abraham.

I precedenti di questa classica

Inter e Roma si sono affrontate 212 volte in tutte le competizioni.

Il bilancio vede avanti i nerazzurri con 94 vittorie, al netto di 57 pareggi e 61 vittorie dei giallorossi. Questa è la sfida numero 183 in Serie A tra queste due squadre.

Sono 182 i precedenti nella massima divisione del nostro campionato: anche qui il confronto vede avanti l’Inter con 76 successi, contro i 51 della Roma Sono 55 i pareggi tra queste due squadre in Serie A.

In casa dell’Inter, il numero di partite si riduce a 90 (sempre calcolando la sola Serie A): passivo ancora più pesante per la Roma, che ha vinto a San Siro appena 15 volte nella sua storia, al netto di 29 pareggi e 46 vittorie dei nerazzurri davanti al proprio pubblico.

L’ultimo successo della Roma su questo campo risale al 2017 (Nainggolan mania). Nelle ultime dieci partite in Serie A, l’Inter non ha mai perso contro la Roma (4 successi e 6 pareggi).

L’ultima squadra capace di arrivare a undici incontri di fila senza sconfitte contro i giallorossi è stata il Milan tra il 1988 e il 1996 (17).

Occhio anche al numero riguardante i gol: quella tra Roma e Inter è una delle sole 17 sfide che hanno prodotto almeno 500 reti nella storia dei cinque grandi campionati europei (514).

Tra queste, è l’unica tra due squadre di Serie A.

Inter e Roma: statistiche a confronto

I numeri non mentono mai, soprattutto quando raccontano un momento negativo.

È il caso dell’Inter, che come i giallorossi sono dovuti passare dal crogiuolo della Dacia Arena (3-1, 4-0 invece il punteggio nella sfida tra Udinese e Roma).

Con l’ultima, sono salite a 3 le sconfitte in 7 giornate di campionato dei nerazzurri. Un momento difficile testimoniato dai problemi in fase difensiva (11 gol subiti). Nella passata stagione, a questo punto, l’Inter non aveva ancora mai perso. Era dal 1994 che l’Inter non perdeva tre gare nelle prime sette di campionato. In tutte e tre le circostanze l’allenatore è stato esonerato.

Quello che preoccupa Inzaghi è la tenuta mentale della sua squadra (nonché dello stesso allenatore piacentino, affetto da una cambigite acuta e a tratti surreale).

Nelle ultime due sconfitte la squadra è sempre passata in vantaggio, facendosi riprendere.

L’Inter quest’anno ha vinto contro Lecce, Spezia, Cremonese e Torino. Nei due big match con Milan e Lazio ha perso, contro l’Udinese (che lotterà per l’Europa quest’anno) anche. Tre sconfitte tutte in trasferta (il Milan ha giocato il derby in casa), con il dato preoccupante dei 3 gol subiti in tutte e tre le circostanze.

Rispetto alla passata stagione l’Inter non ha solo perso 5 punti, ma ha segnato ben 9 gol in meno dello scorso campionato (22 a questo punto, 13 quest’anno) e ha subito di più (3 reti la differenza al passivo).

Discorso più complesso per la Roma, le cui lacune – più che mentali – sembrano essere di natura tecnico-tattica.

La Roma è la squadra che ha schierato il minor numero di titolari in tutta la Serie A, ciò che dimostra la grande differenza tra l’undici ideale di Mourinho e il piano b, quello che a partita in corso – almeno da quando ci sono i 5 cambi – fa la differenza nel calcio del 2022.

Sono 8 i gol fatti dalla Roma, 7 quelli subiti (in campionato). La differenza con le big del campionato è impietosa: il Napoli ha incassato 5 gol, l’Atalanta 3. Udinese e Milan, che hanno subito quanto la Roma, hanno però già scavalcato la doppia cifra nei gol segnati.

Certo, Mourinho può sorridere se si esclude la partita di Udine – dove il passivo ha alterato i dati in fase difensiva. Eppure, la sconfitta contro l’Atalanta ha mostrato l’altro lato sporco della medaglia.

In fase offensiva, infatti, la Roma fatica terribilmente a segnare. Non si tratta solo di sfortuna, i numeri parlano chiarissimo. Basti prendere ad esempio l’ultima gara contro la Dea.

Gli XG dicevano 3.28 contro l’appena 0.14 dell’Atalanta, che è però tornata a casa coi tre punti. Su 21 tiri complessivi dei giallorossi, solo 5 hanno superato la soglia XG dello 0.30 – la Roma è attualmente il nono attacco della Serie A dietro Salernitana e Juventus.

Due gol per Abraham, in netta involuzione rispetto all’ultima parte dello scorso campionato. Tre per Dybala, il migliore dei suoi. Belotti, Shomurodov, El Shaarawy e Zaniolo sono ancora fermi a zero in campionato.

Una tendenza, quella offensiva, che non può ripartire semplicemente dalle palle ferme, dove la Roma ha dimostrato di essere la migliore del nostro campionato.

Si aspettano i gol di Pellegrini e Zaniolo, ma anche e soprattutto di Tammy Abraham.

Come arrivano le squadre alla partita

Senza Mourinho squalificato per un turno, la Roma deve tentare l’impresa per dare un senso serio e profondo al proprio campionato.

L’Inter, dal canto suo, non può fallire. È una partita per cuori forti, ma anche per chi ha sangue freddo. La crisi delle due squadre è sotto la prova dei numeri, e una reazione non solo di nervi ma anche di testa è necessaria per invertire la tendenza.

Inzaghi schiererà il classico 3-5-2 puntando molto sugli esterni, ma lo farà senza le geometrie di Brozovic squalificato. Chance – ma anche battesimo di fuoco – per Asllani, che dovrà tenere testa al temibilissimo attacco giallorosso, oltre alla gestione pulita del pallone per le folate dei suoi compagni.

Dall’altra parte, certo, il centrocampo della Roma non può spaventare l’Inter, né il giovane centrocampista ex Empoli. Cristante e Matic danno equilibrio, a volte anche troppo.

Nel centrocampo della Roma manca chi sappia dare lo strappo, anche se in questo senso Zaniolo – pur partendo più avanti – potrebbe essere fondamentale.

Davanti, dovrebbe tornare Dybala (per il momento dato in panchina), nel duello a distanza tutto argentino col Toro Lautaro Martinez. Lukaku, che sarà in panchina come Calhanoglu (al suo posto l’ex Roma Mkhitaryan), potrebbe spaccare la partita.

Entrambe le squadre giocano coi tre dietro e i quinti a centrocampo: aspettiamoci dunque duelli a tutta-fascia. È qui che potrebbe decidersi l’incontro.

Le probabili formazioni

Inter: Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Gosens; Lautaro, Dzeko (3-5-2)


Roma: Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Zaniolo; Abraham (3-4-2-1)