Vai al contenuto

Torna per la 204ª volta in campionato il Derby d’Italia, la sfida tra Juventus e Inter che mette sul campo ben 90 titoli nazionali (59 per i bianconeri e 31 per i nerazzurri), di cui 36 scudetti che hanno preso la via di Torino e 19 invece quella di Milano. 

Entrambe le squadre, sia i nerazzurri campioni d’Italia in carica che i bianconeri vincitori dei precedenti 9 campionati, hanno l’imperativo di vincere per cercare di ridurre, o quanto meno non incrementare, la distanza dal Napoli capolista a pieni punti e impegnato sul difficile campo della Roma appena prima di questo match: sono infatti 7 le lunghezze che separano l’Inter dalla vetta della classifica, con la Juventus a distanza di ulteriori 3 punti.

Andiamo a vedere quali saranno i temi maggiormente interessanti della partita.

Centrocampo: il duello tra i campioni d’Europa Locatelli e Barella

Una delle chiavi del match con ogni probabilità risiederà nel confronto a centrocampo tra due azzurri stanno diventando sempre più importanti non solo per le loro squadre ma anche per Roberto Mancini: Nicolò Barella e Manuel Locatelli.

Il Barella visto in azione in questa prima parte di stagione è una sorta di naturale evoluzione del giocatore della scorsa stagione, maggiormente libero di prendere spazio in avanti e così molto più efficace in zona gol: 1 gol e 5 assist finora in campionato, con una media di 1,6 tiri e 2,1 passaggi chiave a partita.

Il centrocampista nerazzurro ha ampliato notevolmente il raggio d’azione rispetto alla scorsa stagione, retrocedendo maggiormente per recuperare palla e allargandosi spesso anche sulla fascia destra, approfittando della maggiore tendenza di Darmian a tagliare dentro il campo.

Dovesse andare a segno domenica, sarebbe il primo centrocampista dell’Inter a segnare in due stagioni consecutive contro la Juve dopo Lothar Matthaus (89/90 e 90/91), dal momento che l’ultima sfida è stata decisa proprio dai gol suoi e di Arturo Vidal (che può ambire allo stesso obiettivo, dovesse giocare).

L’uomo della Juventus che dovrà prestare maggiore attenzione ai movimenti del centrocampista sardo sarà il suo compagno di nazionale Locatelli, che giornata dopo giornata sta interpretando sempre meglio il ruolo di regista davanti alla difesa, verticalizzando velocemente l’azione come gli chiede Allegri (4,8 passaggi lunghi a partita) riuscendo però ad essere anche sempre propositivo in avanti, pressando e recuperando un gran numero di palloni in zona offensiva riuscendo quindi a far ripartire l’azione già sulla trequarti e a proporsi in fase di conclusione (1 gol e 1 assist in campionato).

Ma è in fase difensiva che il suo lavoro può essere fondamentale in quanto è colui che si va a piazzare in linea con i difensori nel momento in cui uno dei due centrali si allarga. Visti i movimenti di Dzeko incontro alla palla, è facile che sia proprio Locatelli a dover coprire il compagno che seguirà il bosniaco in quelle zone di campo che normalmente sono preda proprio degli inserimenti di Barella.

Il centrocampo interista poi sarà composto dal solito, imprescindibile Brozovic, regista arretrato e fondamentale nella copertura difensiva, e uno tra Calhanoglu e Vidal, con il turco favorito anche per sfruttare al meglio i calci piazzati.

I bianconeri, dal canto loro, affiancheranno a Locatelli una mezzala brava nel contrasto e nella pressione come Bentancur, nell’ottica di bloccare il gioco per vie centrali e costringere i nerazzurri verso l’esterno dove possono raddoppiare e contrastare più agevolmente.

Le fasce: spauracchio Cuadrado 

La Juventus si presenterà con il consueto 4-4-2 che, con l’inserimento di un giocatore che tende a giocare sull’esterno come Chiesa in attacco, offre la possibilità di sviluppare il gioco sulle fasce, in particolare grazie ad un Cuadrado che negli anni si è sempre dimostrato un’autentica spina nel fianco per l’Inter.

I nerazzurri sono infatti la vittima preferita in Serie A dell’esterno colombiano, che ha messo a segno 5 gol nelle sfide precedenti, tra cui i due che anno deciso la sfida dello scorso maggio a Torino, conclusasi 3-2.

Sul lato opposto giocherà un altro giocatore offensivo come Bernardeschi (vista la positività al Covid di Rabiot), con i terzini Danilo e Alex Sandro (anche se le quotazioni di De Sciglio sono in ascesa)che rimarranno più bloccati dietro a dare copertura.

Si preannuncia quindi una gara accorta per gli esterni dell’Inter, in particolare sulla sinistra dove saranno decisive le uscite dalla difesa di Bastoni in aiuto a Perisic per contrastare le scorribande di Cuadrado.

Possibile che Inzaghi possa scegliere un atteggiamento più accorto con Dimarco sull’esterno sinistro al posto di Perisic, ma è più probabile che sia una carta da giocare a partita in corso. Sulla destra invece Darmian è nettamente favorito su un Dumfries che deve ancora assimilare al meglio gli automatismi di squadra.

Attacco Juve: Dybala asso nella manica

Max Allegri schiererà dal primo minuto Alvaro Morata affiancato da Federico Chiesa, il quale avrà il compito di svariare maggiormente e creare occasioni grazie alla sua velocità, mentre il centravanti spagnolo cercherà maggiormente la profondità impegnando la linea difensiva nerazzurra.

Sarà con ogni probabilità Milan Skriniar il giocatore deputato a limitare le scorribande di Chiesa, mentre Stefan de Vrij si spenderà in marcatura su Morata, aiutato da Bastoni.

Per superare gli arcigni difensori nerazzurri può essere una preziosa risorsa il recuperato Dybala, che partirà dalla panchina ma che può essere la chiave per creare azioni pericolose partendo dalla trequarti sottraendosi così alla marcatura avversaria.

Attacco Inter: Lautaro per la profondità, Dzeko per la costruzione

Simone Inzaghi si affida a quella che è la coppa d’attacco titolare, ovvero Lautaro Martinez e Edin Dzeko.

Il bosniaco è reduce da una prestazione maiuscola contro lo Sheriff Tiraspol, dove oltra ad essere andato a segno ha giocato come regista offensivo, ripiegando sulla trequarti e smistando il pallone alla perfezione favorendo gli inserimenti dei compagni.

I movimenti incontro al pallone di Dzeko possono essere molto pericolosi per la linea difensiva della Juve, dato che comunque avranno sempre un Lautaro Martinez a cui badare, che aggredirà la profondità cercando di approfittare del disallineamento dei difensori bianconeri.

Sicuro del posto Leonardo Bonucci, che dovrà attendere le ultime scelte di Allegri per sapere se sarà Chiellini o de Ligt ad affiancarlo.