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Impresa centrata per la Juventus che batte 3-0 il Barcellona al Camp Nou e passa il girone da prima in classifica: clamoroso episodio potenzialmente razzista a Parigi e PSG-Basaksehir non si è giocata.

Serviva una notte perfetta e così è stata per la Juventus di Andrea Pirlo che, dopo la vittoria nel derby contro il Torino, ne ottiene un’altra ben più prestigiosa, dando segnali incoraggianti: i bianconeri vincono 3-0 contro un Barcellona irriconoscibile e passano il girone da primi in classifica, avendo un sorteggio sulla carta più abbordabile visto il livello delle seconde classificate. A sbloccare la partita ci ha pensato Cristiano Ronaldo su calcio di rigore al 12′ per un fallo di Araujo ai danni proprio del portoghese mentre al 20′ i bianconeri trovano il raddoppio con McKennie in sforbiciata dopo un’azione magistrale, culminata con il cross preciso di Cuadrado per l’americano, al secondo gol consecutivo dopo quello nel derby. Nella ripresa, Lenglet tocca di braccio in area e, dal dischetto, Ronaldo firma il 3-0 al 52′ mettendo la parola fine sul match. Nel finale segna anche Bonucci ma l’arbitro annulla dopo il check al VAR per posizione di fuorigioco.

La Juventus vince 3-0 e chiude, come detto, al primo posto mentre la grande sorpresa di giornata è la vittoria per 3-2 del Lipsia contro il Manchester United che regala il passaggio del turno ai tedeschi e costringe gli inglesi alla retrocessione in Europa League. Angelino sblocca la partita al 2′ mentre Haidara raddoppia già al 13′: il 3-0 arriva a 20′ dalla fine con l’ex Roma Kluivert, nel finale lo United reagisce e riapre la partita con Bruno Fernandes (rigore) e Pogba ma non riesce a raggiungere il pareggio e viene così eliminato. Tra gli altri risultati, finisce 1-1 tra Chelsea e Krasnodar (gol di Jorginho su rigore per i blues) mentre il Siviglia regola 3-1 il Rennes. La Dinamo Kiev, invece, batte 1-0 il Ferencvaros e approda in Europa League mentre si attendono notizie in merito a PSG-Basaksehir, partita interrotta dopo un quarto d’ora in quanto il quarto uomo avrebbe usato un epiteto razzista “negro” per indicare Webo, assistente del tecnico turco Okan che sarebbe dovuto essere espulso per proteste. In segno di protesta, a loro volta, le due squadre sono rientrate negli spogliatoi, con il Basaksehir che ha di fatto manifestato il fatto di aver subito una mancanza di rispetto. “Respect”, sigla che compare ovunque sui campi in Europa, deve essere non solo uno slogan ma anche realtà.

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