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Il tavolo “anticrisi Covid-19” alla presenza di tutte le componenti per fronteggiare il momento ha chiesto agevolazioni soprattutto fiscali e contributive

Il calcio italiano si interroga sul futuro e, per ora, riesce a vederci poco, avvolto nella “nebbia fitta” dell’emergenza per il coronavirus che ha sconvolto e sta sconvolgendo i piani dell’intero sistema. La situazione economica complessiva di un sistema che si reggeva a fatica in situazioni di normalità, rischia di arrivare al collasso oggi che non ci sono certezze sui tempi di ripresa dell’attività e sul completamento dei principali eventi agonistici. E’ stato soprattutto questo il tema dibattuto al tavolo di lavoro “anticrisi Covid-19” al quale il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha invitato i presidenti della Lega di A Paolo Dal Pino, della Lega B Mauro Balata, della Lega Pro Francesco Ghirelli, della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, dell’AIC Damiano Tommasi, dell’AIAC Renzo Ulivieri e dell’AIA Marcello Nicchi. I partecipanti hanno redatto una relazione da inviare al Coni in merito ai danni subiti e, nel rispetto dell’emergenza sanitaria, ha preparato un documento dal presentare al Governo nel quale chiederà che vengano presi provvedimenti in favore del sistema calcio in merito al riconoscimento dello stato di crisi del settore calcistico per cause di forza maggiore, alla proroga delle concessioni d’uso di impianti sportivi e la sospensione del pagamento dei canoni di locazione e concessione, al differimento delle scadenze fiscali, contributive e assicurative, all’estensione della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà ai lavoratori non sportivi e anche per i lavoratori sportivi di B e C, fino ad un massimo di 50 mila euro lordi. Sul tavolo di lavoro è arrivata anche la proposta della creazione di un Fondo Salva Calcio cui parteciperanno tutte le componenti e che permetterà un concreto sostegno alle società che evidenzieranno crisi di liquidità. Più nel concreto, Gravina ha ribadito la necessità che le componenti del calcio trovino soluzioni adeguate in merito al prolungamento della fine di questa stagione a dopo il 30 giugno, trovando anche adeguate misure circa il rinvio del pagamento degli emolumenti fiscali, contributivi e assicurativi (comprese le rateizzazioni e le cartelle degli agenti della riscossione e gli adempimenti Covisoc). Argomento che verrà presto discusso, infine è quello della rinegoziazione a termine dei contratti sportivi e amministrativi di primo livello.

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