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Le Leghe di Serie A, Serie B e Lega Pro si sono riunite per fare il punto della situazione: si resta fermi almeno sino al 13 aprile. Ma la voglia di tornare in campo non manca

Il calcio italiano per ora resta alla finestra, in attesa che diventino maturi i tempi in cui si potrà ricomincia e parlare di calcio giocato. Dalla Serie A sino alla Serie C, nelle ultime ore sono emersi i “modus operandi” che ciascuno attuerà in queste ulteriori due settimane di stop totale dell’attività, disposte dalla proroga del già tristemente noto Decreto del Presidente del Consiglio inerente i provvedimenti attuati per far fronte all’emergenza sanitaria per contenere il contagio da corona virus. A ciò si aggiungono anche le disposizioni, anch’esse improntate alla prudenza, della Uefa, dell’Eca e delle Leghe Europee. Senza dimenticare, oltretutto, il preciso monito del presidente della Fifa Gianni Infantino che ha dichiarato come: «Nessuna partita di calcio può valere una vita» facendo intendere che la ripresa può aspettare, al di là di tutti gli interessi che fanno da cornice al calcio professionistico. Cerchiamo ora di riassumere quanto hanno dichiarato le parti in causa del calcio italiano.

SERIE A – Alla video assemblea della Lega, presenti tutte le società, il punto di partenza della discussione è stato proprio quanto scritto sinora. I club italiani, come registrato nei giorni scorsi, hanno posizioni diverse in merito alla ripresa degli allenamenti. La disposizione governativa che ne dispone il totale divieto almeno sino al 13 aprile, ha però messo tutti d’accordo. La Lega di Serie A ha ribadito l’interesse di voler portare a termine la stagione: «quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, attenendosi, come ha sempre fatto, ai decreti del Governo e tenendo in primaria considerazione la tutela della salute degli atleti e di tutte le persone coinvolte». Alla ripresa dell’attività sono legate altre situazioni delicate, in primis il rapporto contrattuale che lega i club ai giocatori e agli sponsor. L’organismo che riunisce le società di Serie A ha precisato che proseguirà nei prossimi giorni il lavoro approfondito dei «tavoli di lavoro già costituiti, al fine di analizzare l’impatto e le conseguenze del Covid-19 a livello medico, economico, normativo, sportivo e di risk assessment per i Club e la stessa Lega Serie A». Annunciata anche l’attivazione della pagina http://www.legaseriea.it/it/weareoneteam all’interno della mettere in evidenza il contributo concreto che le squadre di Serie A porteranno ad ospedali, medici, infermieri tutti i giorni in prima linea nella “partita” da vincere col corona virus.

SERIE B – Si è riunita anche la Lega Nazionale Professionisti Serie B guidata da Mauro Balata. I temi discussi sono identici e praticamente uguali le decisioni finali. Nel documento pubblicato al termine della video riunione del 4 aprile, il massimo dirigente della LNPB ha determinato: «la sospensione di tutte le gare organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B (ovvero, Campionato Serie BKT 2019/2020 e Campionato Primavera 2 2019/2020) in programma nel corso di tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni imposte dal DPCM del 1 aprile 2020 nonché dal Comunicato Ufficiale della FIGC 182/A del 2 aprile 2020 e, comunque, sino a quando le disposizioni statali e federali non intervengano a modificare le stesse. Si invitano le società a continuare ad attenersi scrupolosamente al rispetto delle raccomandazioni igienico-sanitarie, suggerendo anche tutti i propri tesserati e dipendenti a rispettarle. Si ricorda infine, nuovamente, il divieto delle sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo, come previsto dal già citato DPCM del 1 aprile».

LEGA PRO – E’ entrata un po’ più nel merito delle difficoltà attuali prevedibili, l’Assemblea dei Club di Lega Pro che non ha mancato, con grande commozione, di ricordare tutti coloro che direttamente o indirettamente sono stati toccati dall’epidemia da Covid-19. Il presidente Francesco Ghirelli ha potuto evidenziare, nel corso della video conferenza, i risultati del lavoro sin qui svolto dal Comitato di Crisi (che si è avvalso della consulenza della PWC TLS). Ghirelli ha sottolineato che: «Ho già rappresentato alla Federazione le necessità e le istanze dei Club. È necessario trovare un punto di equilibrio tra le questioni etiche, le responsabilità collettive e la possibilità per le squadre della Serie C di continuare a spendersi in prima linea per quel calcio che fa bene al Paese. Abbiamo tracciato una linea comune sull’esigenza di riforme basate sul taglio dei costi ai fini della sostenibilità economica. Il rischio è enorme per la C anche in relazione alla continuità aziendale». Club che in primis, hanno chiesto a Ghirelli di farsi promotore nei confronti della Serie C della necessità di adottare misure che per la categoria sono di essenziale importanza, in primis svincolo sulle fideiussioni e la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione in Deroga. Parallelamente i club hanno chiesto a Ghirelli di far sentire la voce della Lega Pro sui tavoli con Aic e Aiac affinché venga messa in rilievo una soluzione che possa curare gli interessi di tutte le parti in causa. In merito alla possibilità di tornare in campo, Ghirelli ha ribadito che la priorità è la salute dei giocatori ed ha ricordato il contenuto della lettera che il presidente della FIFA Gianni Infantino ha scritto al suo omonimo calciatore della Carrarese: «Tu e i tuoi colleghi siete un punto di riferimento dei tifosi, dei bambini. Con le tante iniziative che attraverso i social diffondete, siete un esempio di educazione nei comportamenti che occorre tenere, perché la salute, il bene più prezioso che abbiamo, venga salvaguardata. La salute al primo posto, ieri, oggi e domani. La voglia e la speranza di tornare a gioire per un goal che entra in rete. Sta in questo binomio salute e goal, cioè paura e speranza il nostro agire di ogni giorno».

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