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La nuova stagione si aprirà con un dato di fatto: il Paris Saint-Germain è ancora la grande favorita per il tricolore. La formazione allenata da Luis Enrique, reduce dall’ennesimo titolo nazionale, andrà a caccia del quattordicesimo sigillo della propria storia. La corazzata parigina dispone di una rosa di altissimo livello e di mezzi tecnici ed economici che nessun’altra squadra in Francia può eguagliare. La vittoria della Champions League ha dato, inoltre, maggiore consapevolezza del valore della propria rosa e maggior sicurezza ai giocatori. L’unico neo della stagione appena trascorsa è stata la finale del Mondiale per club disputata in America a luglio, dove il Chelsea di Maresca ha dato una lezione di calcio al PSG. Tuttavia, la stagione passata rimane da incorniciare per ciò che ha dimostrato sul campo la squadra di Luis Enrique! Ultima squadra ad andare in vacanza e prima squadra a ricominciare ufficialmente, infatti, la squadra parigina è già chiamata stasera a iniziare la stagione con la finale di Supercoppa Europea a Udine. Il grande assente? Donnarumma, eroe della stagione straordinaria del triplete, messo ai margini del progetto dal suo allenatore per motivi tecnici. Chissà se il PSG si confermerà ai vertici nonostante l’assenza del portiere migliore del mondo.

Nelle ultime stagioni, la concorrenza di Marsiglia e Monaco si è fatta più concreta, e le due rivali sembrano pronte a riprovarci. L’OM di Roberto De Zerbi, fresco di un secondo posto in classifica, è riuscito a garantire stabilità e continuità di rendimento, guadagnandosi la qualificazione diretta alla prossima Champions League. Il Monaco, invece, ha completato il podio del campionato scorso, confermando la bontà del progetto tecnico e una rosa capace di competere ai massimi livelli. Occhio al ritorno in campo di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Paul Pogba! Il Nizza, quarto classificato, rappresenta la mina vagante: partirà dai preliminari di Champions League e, se riuscirà a qualificarsi alla fase a gironi, potrebbe avere il morale alle stelle per lanciare anche un assalto alle prime posizioni in campionato.

Le ambizioni europee: un gruppetto agguerrito

Oltre alle pretendenti al titolo, c’è un folto gruppo di squadre che punterà a piazzarsi in zona Europa. Lille e Lione ripartiranno dall’Europa League, con l’obiettivo di fare bene anche in campionato e magari risalire sul podio. Entrambe hanno vissuto un’annata positiva ma non priva di alti e bassi, che ha impedito di contendere seriamente il titolo. Il Lione in particolare, ha vissuto un’estate turbolenta. Infatti, era stato retrocesso in Ligue2 a fine giugno per gravi problemi finanziari salvo poi ribaltare la sentenza a inizio luglio continuando a giocare nella massima serie e partecipare all’Europa League, seppur con limitazioni su stipendi e budget di mercato.

Da tenere d’occhio anche lo Strasburgo, che ha centrato un posto nei play-off di Conference League. Per i biancoblu, il primo obiettivo sarà superare lo scoglio estivo e accedere alla fase a gironi, ma non mancherà la voglia di migliorare la posizione in classifica in Ligue 1. Il Lens, ottavo nella passata stagione, è rimasto il primo escluso dall’Europa e rappresenta forse la più grande delusione nella corsa continentale. Dopo l’ottima stagione precedente, che aveva regalato anche la Champions, i giallorossi hanno pagato un’annata di transizione. L’obiettivo ora è tornare a lottare per l’Europa sin dalle prime giornate. A completare la fascia medio-alta troviamo Brest e Tolosa, rispettivamente nona e decima forza del campionato. Nonostante non siano riuscite a inserirsi nella lotta europea, entrambe hanno mostrato un’identità di gioco chiara e la capacità di mettere in difficoltà anche le big. Nel 2025/2026 potrebbero diventare outsider per le zone nobili della classifica.

Zona salvezza: chi dovrà lottare per restare in Ligue 1

La scorsa stagione ha dimostrato quanto la lotta per la salvezza in Francia possa essere imprevedibile e combattuta. Tra le squadre che ripartiranno con l’obiettivo primario della permanenza in Ligue 1 troviamo l’Auxerre, che da neopromossa è riuscita a centrare un sorprendente undicesimo posto, e l’Angers, altra debuttante in massima serie, che si è salvata con un margine di soli tre punti sulla zona play-out. Più complessa la situazione del Le Havre, che ha chiuso al quindicesimo posto con appena due lunghezze di vantaggio sul Reims, poi retrocesso allo spareggio. Il club normanno dovrà lavorare per evitare un’altra stagione di sofferenza, magari rinforzando la rosa in estate.

Le neopromosse: vecchie conoscenze e un debutto storico

Le tre squadre che hanno guadagnato il diritto di giocare in Ligue 1 nel 2025/2026 arrivano con motivazioni diverse. Il Lorient ha dominato la Ligue 2 e ha conquistato la promozione diretta da campione, tornando nella massima serie dopo appena un anno di assenza. Il Paris FC ha scritto una pagina storica, centrando per la prima volta nella sua storia la promozione in Ligue 1. Il secondo posto in campionato ha garantito ai parigini il pass per il massimo livello e, soprattutto, l’occasione di disputare il primo derby della capitale contro il PSG. Una sfida che, per atmosfera e significato, si preannuncia tra le più attese della stagione. Infine, il Metz ha completato il quadro vincendo lo spareggio contro il Reims. Terzo in Ligue 2, il club granata ha dimostrato di avere nervi saldi e carattere, ribaltando i pronostici e tornando tra le grandi.

Uno sguardo d’insieme

Il campionato 2025/2026 si preannuncia ricco di spunti e duelli interessanti. In vetta, il PSG dovrà difendersi dall’assalto di Marsiglia e Monaco, con Nizza pronto a inserirsi. Alle loro spalle, Lille, Lione e Strasburgo punteranno alle competizioni europee, mentre Lens, Brest e Tolosa cercheranno di alzare l’asticella. Nella parte bassa, Auxerre, Angers e Le Havre dovranno confermarsi, mentre Rennes e Nantes sono chiamate a riscattarsi. Per le neopromosse Lorient, Paris FC e Metz, la missione sarà duplice: centrare la salvezza e, al contempo, regalare emozioni ai propri tifosi. Alla fin fine, la prossima Ligue 1 avrà una miscela di certezze, ambizioni e sogni. E come la stagione appena conclusa ha insegnato, in Francia non si può mai dare nulla per scontato: anche la squadra più favorita può inciampare, e chi parte con l’etichetta di outsider può sorprendere tutti.