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Il rinnovo per altre tre stagioni di Maurizio Sarri (fino al 2025, per un totale di 20 milioni in quattro anni) se non è una garanzia certificata per il mercato estivo ci si avvicina parecchio.

Già nella calda sessione estiva 2021/22, la Lazio – solitamente sorniona fino all’ultimo giorno di calciomercato – aveva avviato i contatti con Basic (da lui il prossimo anno ci si aspetta parecchio), Pedro (gran stagione la sua), Felipe Anderson (mai così continuo in carriera come sotto Sarri), Romero (classe 2004, gioiello da osservare il prossimo anno) e Hysaj (quest’anno in uscita).

Sul gong, era arrivato Mattia Zaccagni, dopo la cessione a titolo definitivo di Joaquin Tucu Correa all’Inter (oltre 30 milioni di euro, un affare per Lotito).

La possibile formazione della Lazio 2023

Una possibile formazione della Lazio per il 2023 – in MAIUSCOLO i nuovi acquisti

La Lazio di mister Sarri ci ha messo un po’ ad ingranare, come normale che sia quando ci sono così tanti nuovi concetti da imparare – per una squadra abituata a giocare nello stesso modo da cinque anni a questa parte – ma ha dimostrato di poter competere con chiunque, e con qualche buon innesto, conservando tutti o quasi tutti i big della squadra attuale, i tifosi possono sognare grandi traguardi.

D’altra parte è stato lo stesso patron Lotito, solitamente restio a certi sbilanciamenti, ad accendere la miccia: “Lo scudetto non è più un sogno, con Sarri è un obiettivo”.

Intanto, però, l’indice di liquidità sta bloccando alcune operazioni: sono quasi tutte concluse, ma manca la chiave burocratica per sbloccarle. Supponendo che tutto vada per il meglio sul fronte legale ed economico (come crediamo che sarà), quali mosse di mercato la Lazio sta preparando per il ritiro di Auronzo (dal 6 luglio)?

Probabile Lazio 2023 (4-3-3): Carnesecchi; Lazzari, Patric (Casale), Romagnoli, Marusic; Marcos Antonio, Milinkovic-Savic, Ilic; F. Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Maurizio Sarri

Le cessioni necessarie per il mercato laziale

In oltre un mese di fantamercato sul fronte Lazio sono stati lanciati i nomi più improbabili.

La rivoluzione di mister Sarri richiede tempo, ma soprattutto risorse, e quest’anno la Lazio – tra cessioni obbligate e parametri zero ai titoli di coda con i biancocelesti – non deve semplicemente migliorare la rosa ma ricostruirla. Un compito non facile considerando le (esigue) risorse economiche del patron Lotito. In questo senso, sarebbe fondamentale fare cassa con qualche cessione ma Tare negli ultimi anni ha abituato male i tifosi della Lazio su questo fronte.

Non rientrano più nei piani tecnici di Sarri i vari Muriqi, Acerbi, Hysaj, Vavro, ma al momento le offerte per questi calciatori sono ridotte all’osso. Muriqi ha due offerte: dal Mallorca (che però lo valuta non più di 7 milioni, la Lazio ne chiede almeno 12) dove ha giocato una buona seconda metà di stagione, e dal Galatasaray (il club turco lo vorrebbe per 15 milioni, ma al momento è più una voce che altro).

Acerbi, in rotta di collisione con la tifoseria, vuole andare via. Il suo ingaggio libererebbe Romagnoli, che è ormai ad un passo dal club per il quale ha sempre tifato fin da bambino.

L’ex Milan è seguito da più squadre, ma vuole la Lazio, la cui ultima offerta recita 2.8 milioni + bonus. Acerbi potrebbe finire proprio al Milan, ma anche all’Inter, con Inzaghi che nelle ultime ore avrebbe espresso una preferenza per il difensore centrale biancoceleste che ha allenato – e bene – per tanti anni.

Hysaj non ha vere e proprie offerte, ma non ha convinto ed è stato messo sul mercato. Vavro, che non ha mai usato parole tenere per la Lazio, potrebbe finire al Copenaghen (dove si trova da gennaio), ma il club danese al momento non raggiunge (5 milioni) la richiesta biancoceleste (8 milioni).

La porta è uno dei ruoli caldissimi dell’estate biancoceleste. Carnesecchi rimane in pole, ma l’intervento alla spalla ha complicato i piani della Lazio (rientro previsto per ottobre; la Lazio dovrà quindi presumibilmente comprare due portieri, perché Reina non dà garanzie); sullo sfondo Provedel, Vicario e Kepa.

In difesa Patric – il migliore quest’anno nel quartetto difensivo di Sarri – ha rinnovato il contratto, Luiz Felipe si è svincolato andando al Betis e Acerbi è in uscita. Hysaj potrebbe rimanere, in panchina scalpitano Kamenovic (che a Sarri non è mai piaciuto davvero) e Radu (rinnovo per un altro e ultimo anno).

Sulle corsie laterali Lazzari e Marusic rimangono i titolarissimi, ma la Lazio sta trattando un giovanissimo terzino del Santos, il 19enne Pedrinho. Dietro, con l’acquisto di Romagnoli, rimarrebbe almeno un altro colpo da fare: probabile l’arrivo di Casale, visti gli ottimi rapporti tra Setti e Lotito.

Centrocampo con le porte girevoli

Sempre rimanendo a Verona, occhio al colpaccio Ilic – valutato sui 20 milioni. Il testa a testa è con l’Atalanta, la Lazio aspetta di capire l’evolversi della situazione per Milinkovic-Savic, che appare in uscita dopo una stagione da MVP del campionato nel suo ruolo (12 gol e 11 assist solo in Serie A).

Luis Alberto potrebbe rimanere, ma le sirene del Sevilla (e Napoli…) si fanno sentire. Al momento comunque non c’è nulla di ufficiale, né sul fronte dello spagnolo né su quello del serbo – che ha varie richieste in Premier League, su tutte Arsenal, Newcastle e (forse) Chelsea. Tare in settimana è stato a Londra, ma non è chiaro chi abbia incontrato nella City – capitale del calciomercato mondiale insieme a Milano.

A Roma, arriva Marcos Antonio. Per il brasiliano ex Shakhtar (classe 2000), tutti gli esperti di mercato parlano di un colpo da 90 per la scuderia Tare-Lotito. Un colpo che, pagato 10 milioni, sarebbe valso almeno 4 volte in circostanze normali.

Davanti, per il momento, si muove poco, ma la Lazio dovrà comprare a Sarri almeno un vice-Immobile. Caldo il nome di Cabral, ma occhio al sogno Mertens, in costante contatto telefonico con l’allenatore che lo ha reso leggenda al Napoli.