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Grande carisma e carattere indomito le caratteristiche del forte centrocampista e dell’allenatore vincente che oggi compie 74 anni

Fabio Capello è nato a Pieris, in provincia di Gorizia, il 18 giugno 1946. E’ stato un forte centrocampista ed è stato uno degli allenatori più vincenti tra quelli in circolazione. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Spal, con la quale ha esordito in massima serie nella stagione 1963-1964, ha speso la propria carriera agonistica tra Roma, Juventus e Milan, vincendo quattro campionati (tre con la Juventus e uno con il Milan) e due Coppe Italia (una con la Roma e una con il Milan). Dal 1972 al 1976 ha collezionato 32 presenze in nazionale maggiore realizzando 8 gol, compreso quello che ha permesso all’Italia di vincere per la prima volta in casa dell’Inghilterra a Wembley nel 1973. Regista dai piedi perfetti e freddo rigorista, Capello è stato il punto di riferimento a centrocampo per tutte le squadre in cui ha militato. Veniva ammirato per la semplicità del suo gioco, l’intelligenza tattica e la spiccata propensione al gol. Il forte carattere che sempre lo ha contraddistinto lo rendeva leader in campo, essendo sempre stato pronto a stimolare i propri compagni di squadra. Conclusa la carriera da calciatore, ha intrapreso una proficua carriera da allenatore, affermandosi come uno dei migliori tecnici della propria generazione. Nel suo palmarès può vantare la vittoria di cinque campionati italiani (quattro con il Milan e uno con la Roma) e due spagnoli (entrambi con il Real Madrid), quattro Supercoppe italiane (tre con il Milan e una con la Roma) nonché una UEFA Champions League nella stagione 1993-1994 e la Supercoppa UEFA del 1994, entrambe con il Milan. Dal 2007 al 2012 è stato il commissario tecnico nell’Inghilterra, che ha guidato al campionato mondiale 2010, dove è stato eliminato dalla Germania agli ottavi di finale, e dal 2012 al 2015 è stato il selezionatore della Russia, che ha condotto durante il campionato mondiale 2014, non andando oltre il terzo posto nel girone eliminatorio. «Quando si arrabbia – ha detto di lui Zlatan Ibrahimović – sono pochi quelli che osano guardarlo negli occhi. Se ti offre una possibilità e tu non la sfrutti puoi anche andare a vendere salsicce fuori dallo stadio. Nessuno va da lui a parlargli dei suoi problemi. Capello non è tuo amico. Non chiacchiera con i giocatori, non a quel modo. Lui è il sergente di ferro, e quando ti chiama in genere non è un buon segno. D’altro canto non puoi mai sapere. Lui distrugge e costruisce».

La forte personalità di Fabio Capello lo rese un allenatore molto severo, tanto da ricevere il soprannome di “sergente di ferro”: le sue gestioni furono caratterizzate da un rigido rispetto delle regole, soprattutto in ritiro, sostenendo che non osservarle comportasse un danno per lo spogliatoio. Il punto di forza di Capello risiedeva nel riuscire ad adattarsi alle diverse squadre in cui ha allenato, studiando i giocatori a disposizione e riconoscendone veri e falsi leader, ponendosi così un obiettivo da raggiungere. Inoltre, considerava importante osservare e imparare dagli altri allenatori, di modo di riproporre ai propri giocatori, i quali a loro volta imparavano tra loro. Il modulo più usato durante la sua carriera da allenatore è stato il 4-4-2, caratterizzato da una robustezza difensiva e da un gioco basato sulla velocità e sulle ripartenze.

In parallelo alla carriera in panchina, Capello ha intrapreso anche l’attività di commentatore televisivo: l’esordio fu nel 1983 a Telemontecarlo dove, alternandosi con Altafini e Bulgarelli, affiancava Luigi Colombo. Ha poi svolto tale incarico anche per Fininvest e Tele Capodistria. Durante la stagione 1998-99 collaborò con Bruno Pizzul per le gare della nazionale italiana, ruolo svolto anche nel periodo precedente l’esperienza inglese. L’11 giugno 2017 venne annunciato ufficialmente come nuovo tecnico dello Jiangsu Suning, squadra di proprietà del gruppo Suning. Lo staff tecnico era completato da Gianluca Zambrotta e Cristian Brocchi come assistenti, Franco Tancredi come preparatore dei portieri e Giampiero Ventrone come preparatore atletico. Esordì nella sconfitta interna per 1-0 contro il Changchun Yatai. Dopo appena un mese alla guida del club cinese venne eliminato al quinto turno della Coppa della Cina dal Shanghai Shenxin. In campionato condusse la squadra al dodicesimo posto e centrò una sofferta salvezza. Il 28 marzo 2018, dopo appena 3 partite di campionato (in cui aveva totalizzato una vittoria e 2 sconfitte), rescisse consensualmente il contratto. Dopo la risoluzione del contratto con lo Jiangsu Suning, il 9 aprile 2018 annunciò il proprio ritiro da allenatore dopo 37 anni di carriera. Dal 2013 al 2018 è stato opinionista per Fox Sports, passando poi a Sky Sport.

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